"Devono mancarti molto vero?"

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Hogwarts brulicava di dissennatori, creature senza scrupoli. Erano stati sguinzagliati dal Minisero della Magia dopo la clamorosa fuga da Azkaban del famigerato pluriomicida Sirius Black. L'unica consolazione quell'anno per Trix era il nuovo professore di difesa contro le Arti Oscure, Remus Lupin.
"Niente paura, c'è un Molliccio lì dentro." Disse il professor Lupin alla sua classe terrorizzata dall'armadio che ondeggiava. Nessuno sembrò esser convinto dalle parole del professore soprattutto Neville.
Hermione si girò verso Trix che guardava meravigliata Lupin.
"Già l'adoro." Mormorò fra di sé Trix.
"Con Allok queste lezioni le sognavamo." Le diede man forte Hermione raggiante mentre alzava la mano.
"È un mutaforme, può assumere l'aspetto di quello che ritiene ci spaventi di più." Come sempre Hermione era brillante.
"In pratica ci legge dentro e usa le nostre paure più intime contro di noi." Continuò Bellatrix.
"Non avrei saputo dirlo meglio." Sorrise raggiante il professore. Per la seconda volta da quando aveva varcato la soglia di Hogwarts a Trix tremarono le ginocchia. Lei sapeva benissimo quale era la sua paura più grande, conosceva alla perfezione i suoi demoni e conosceva benissimo cosa sarebbe diventato il suo molliccio.
"L'incantesimo per respingere un molliccio è semplice, ma richiede una grande forza mentale. Sapete ciò che sconfigge un molliccio sono le risate. Quello che dovete fare è costringerlo ad assumere una forma che trovate divertente. Ora proviamo l'incantesimo senza le bacchette magiche. Dopo di me, prego... Riddikulus!" Spiegó il professore alla sua classe che ripetè la formula in coro.
Il primo a 'battersi' fu Neville, la sua paura più grande non era altri che il professor Piton. Neville combatté la sua paura egregiamente, nessuno riuscì a trattenere le risate di fronte a un Piton vestito da signora. Arrivò il turno di Trix che titubante si avvicinò al Molliccio. Crack!
Al centro della stanza c'era Melissa Foster una donna terribilmente bella e dall'animo gentile, Melissa Foster era la madre adottiva di Bellatrix. La paura più grande della rossa però non era Melissa Foster. La donna era lì immobile con il braccio alzato che puntava il dito, contro la figlia, completamente ricoperta da una patina di ghiaccio. Trix aveva il terrore negli occhi e avrebbe tanto voluto far qualcosa ma non poteva non poteva fare nulla era come congelata. Il professor Lupin guardava la scena con malcelata sorpresa, Trix le ricordava così tanto Cassandra Elbourne. Trix...Trix...Bellatrix Lestrange Foster! Come aveva potuto non farci caso prima di allora si chiese con sgomento. Era la loro copia spiccicata !
Aveva lo stesso ghigno e la stessa impertinenza di Sirius e fisicamente era innegabile la somiglianza con Cassandra: stessi occhi, stessi capelli color fuoco e purtroppo stesso tormento.
Trix cercò di riprendere il controllo sulle sue azioni. Guardò il molliccio con aria di sfida ed impugnò saldamente la bacchetta.
"Riddikulus!" Disse con sguardo fiero ed il molliccio si trasformò in ehm... ehm... Ron con la minigonna...
Un coro di risate si levó nella stanza, Ron diventó bordeaux per la vergogna maledicendo mentalmente quella traditrice di Trix.
Fischi d'approvazione partirono dall'ultima fila di studenti, la mia reputazione è rovinata pensò Ron sconsolato.
"Bravissima Trix!" Applaudì sinceramente divertito Remus Lupin. "Dopo la lezione vorrei che tu ti fermassi un attimo a parlare con me."
Ecco che i piani di Trix per lo scherzo organizzato con i gemelli Weasley andavano completamente in fumo.
"Certo professore." Sorrise Bellatrix amaramente, chissà cosa voleva Lupin da lei.

La chiacchierata con Lupin andò a farsi benedire grazie ad Harry ed il suo piccolo incidente di percorso. Remus Lupin guardava dal suo tavolo Bellatrix con noncuranza.
"Le somiglia molto, non trovi?" Disse Silente assicurandosi che l'unico che riuscisse ad udire le sue parole fosse Lupin.
"Somiglia molto ad entrambi." Sorrise Lupin con malinconia.
"Devono mancarti molto vero?"
"Ogni giorno." Affermò Lupin mentre un mare di ricordi inondavano la sua mente. Non avrebbe mai dimenticato i giorni passati ad Hogwarts come studente, non avrebbe mai scordato Lily e James che litigavano, mai gli si sarebbe cancellata dalla memoria Cass che piangeva in un remoto angolino di Hogwarts né tanto meno Sirius che ghignava.
Aveva nostalgia dei giorni che avevano preceduto quel fatidico 30 Ottobre, da quella notte nella sua vita era andato tutto storto ed era rimasto solo.
Si alzò di scatto dal tavolo dei professori dirigendosi a grandi falcate verso quello dei Grifoni dove Bellatrix Foster discuteva animatamente con Fred Weasley.
"Bellatrix, abbiamo una chiacchierata in sospeso, se non le dispiace." Parlò solennemente Remus Lupin, Bellatrix di tutta risposta si incamminò fuori dalla sala.
"Professore a che devo l'onore di questo colloquio privato?" Chiese schietta Bellatrix.
"Voglio farti un paio di domande...nulla di preoccupante."
"E se io non volessi risponderle?" Lo sfidó con un ghigno camino Trix.
"In tal caso sarai libera di non rispondermi." Non era affatto sorpreso dal temperamento di quella ragazzina, dopotutto aveva passato sette anni nella stessa camera con Sirius Black.
"Sei stata adottata?"
"La sua più che una domanda mi pare un'affermazione professore."
"Lo è infatti." Sorrise benevolo Lupin.
"Sai chi sono i tuoi genitori naturali?" Continuó il professore.
"Non m'importa saperlo mi hanno abbandonata, i miei genitori sono John e Melissa Foster per quanto mi riguarda." Ripose gelida Bellatrix.
"E della donna ghiacciata cosa mi dici?"
"Io credo che la conversazione sia terminata, buonanotte professore." Disse impertinente Trix e poi si dileguò con la tempesta che animava il suo cuore.
Remus Lupin abbassò lo sguardo e sorrise tra sé e sé, era proprio identica a loro.

Non so assolutamente come ho fatto a campare fino ad ora senza scrivere, più scrivo e più mi sento completa anche se è un po' una rogna visto che devo riportare pezzo pezzo alcune delle conversazioni dal libro. Grazie a tutte/i quante/i per star leggendo la storia e soprattutto grazie per la pazienza!

The Black's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora