Le belle ragazze non dovrebbero piangere

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I Signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso
Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori
Sono fieri di presentarvi
La Mappa del Malandrino

"Questo porta dritto nella cantina di Mielandia. L'abbiamo usato un sacco di volte. E come avrete notato, l'ingresso è fuori da questa stanza. Si passa dalla gobba di quella vecchiaccia orba." Quella mappa secondo Trix era in assoluto la cosa più geniale del Mondo Magico. Harry e Trix stentavano a crederci: avevano Hogwarts nelle loro mani!
"E non dimenticate di cancellarla dopo che l'avrete usata..." Si raccomandò George Weasley con aria solenne.
"...altrimenti potranno leggerla tutti." Completò Fred.
"Dovete solo dire fatto il Misfatto! E sparirà tutto."
"Ci vediamo da Mielandia." Disse George facendo l'occhiolino ai due.

(Ragazze/i per questo dialogo terrò conto delle parole del libro ma non andrò proprio passo passo perché è un pezzo che dura pagine e non mi sembra il caso anche perché le cose prendono una piega diversa)
"Oh miseriaccia se vi vedono è la fine!" Esclamò Ron invaso dalla preoccupazione.
"Mobiliarbus!" Disse Hermione con voce bassa estraendo la bacchetta. L'albero di Natale si spostò davanti al loro tavolo coprendogli dal tavolo dai professori e del Ministro.
"Siamo dei maledetti sfigati Harry!" Sbuffó Trix roteando gli occhi.
"Shh fammi sentire un po'."
"Sei proprio un ficcanaso Potter." Affermò divertita la rossa.
"Allora, che cosa l'ha portata qui in mezzo ai boschi, Ministro?" Chiese affabile Madama Rosmerta.
Caramell preso alla sprovvista da quella domanda avvampò e si agitò sulla sedia sentendosi a disagio. Si avvicinò a Madama Rosmerta per far sì che orecchie indiscrete non udissero le sue parole.
"Chi altri se non Sirius Black?"
"Lo sapete che i Dissennatori hanno perquisito il mio locale ben due volte?" Madama Rosmerta era assolutamente indignata, dopo tutto la presenza dei Dissennatori di certo non favoriva gli affari.
"Parlano di Sirius Black!" Esclamò Trix curiosa. Sirius Black era sulla bocca di tutti ma effettivamente nessuno sapeva granché di quell'uomo.
"Tutti parlano di Black." Affermó Hermione. Le due ricevettero un'occhiataccia da Harry che voleva continuare ad ascoltare la conversazione.
"Non hai la più pallida idea di quello che ha fatto, Rosmerta." Disse rosso dalla rabbia il Ministro Caramell e la McGranitt abbassò lo sguardo sulle sue mani piena di sconforto. La intristiva quell'argomento, davvero non capiva come fosse potuta accadere una cosa simile, stentava ancora a crederci.
"Ti ricordi chi era il suo migliore amico?" Domandó Minerva amareggiata.
"Ma certo." Ridacchiò Madama Rosmerta.
"E ti ricordi di sua moglie?" Continuò la McGranitt.
"La ragazzina con i capelli rossi? Certo che la ricordo! Girava sempre con loro insieme a Lily Evans!"
"Sembrava che Black e Potter fossero fratelli! Inseparabili!" Ricordò il professor Vitious.
"Quando finirono la scuola, nulla cambiò. Black e Cassandra furono i testimoni di quando James sposò Lily e viceversa. Sirius venne scelto come padrino di Harry..." Il cuore di Harry perse un battito a quelle parole.  Le orecchie gli fischiavano. Sirius Black era il suo padrino, una marea di emozioni si riversarono in lui: rabbia, delusione, gioia...
Hermione guardò Harry sconvolta e si avvicinò a lui per abbracciarlo ma venne respinta.
Bellatrix si rimise in ascolto ormai troppo presa dalla conversazione che stava avvenendo a quel tavolo.
"Silente disse loro che la cosa migliore era usare l'Incanto Fidelio..." 
"Allora Black era il custode segreto dei Potter?" Domandó con voce rauca ed inorridita Madama Rosmerta.
"Ma certo." Disse sconfortata Minerva giocherellando con i suoi anelli.
"Black li tradì?"
"Proprio così ma c'è di peggio mia cara...."
"Di peggio? Cosa può esserci di peggio di questo Ministro?"
"La sua famiglia, tradì anche sua moglie e la sua bambina..." Minerva sentì un groppo alla gola appena udì le parole di Cornelius, sentirlo dire per lei era davvero troppo.
"Abbiamo trovato sua moglie morta e della bambina non ne era restata alcuna traccia..." Madama Rosmerta aveva gli occhi umidi, per lei ciò che aveva fatto Sirius Black era impensabile, imperdonabile.
"... finché tre anni fa nella Sala Grande arriva questa bambina identica a Sirius e a Cassandra, nessuno aveva tenuto conto dell'amicizia di Cassandra con Bellatrix." Affermò il professor Vitious.
"Intendi Bellatrix Black?"
"Lestrange adesso, nessuno conosce come ha fatto ma ha messo in salvo la sua figlioccia.." Disse Cornelius pensando che quella strega nella vita qualcosa di buono una volta l'aveva fatto.
"Vuoi dire che la seguace più fedele di Tu-sai-chi è la madrina della piccina?" Esclamò Rosmerta sorpresa, la McGranitt annuì.
"Come avete fatto a riconoscerla?" Chiese ancora Madama Rosmerta.
"Oh bhe Bellatrix ci ha lasciato un indizio, le ha lasciato il nome di battesimo e il suo cognome come segno di riconoscimento." Sorrise Minerva.
Trix sgranó gli occhi e sentì una voragine squarciarle il petto. La sua testa si fece pesante e respirava a fatica mentre Harry, Ron ed Hermione puntavano lo sguardo su di lei. Si alzò rovesciando la sedia e scappò via più veloce che poteva. Si addentrò fra gli alberi non importandosi di quanto lontana fosse ormai dagli altri, le lacrime rigavano le sue guance e inondavano i suoi occhi. Mai prima di allora si era sentita così persa. Si fermo sotto i rami spogli di un albero e si abbracció le ginocchia, l'intero albero si ghiacciò. Tutto intorno a lei iniziava a ghiacciare.
Rimase immobile per qualche minuto, cercando di non pensare a che disastro avrebbero provocato tutte queste emozioni, fu allora che sentì uno fruscio e poi, poi, lo vide.
Aveva i capelli castano scuro che gli coprivano gli occhi di un verde simile a quello degli alberi nei boschi. Aveva un portamento innato, era bellissimo ed avanzava a passo svelto verso di lei.
Il ragazzo le sorrise e poi le porse la mano per aiutarla ad alzarsi da terra.
"Le belle ragazze non dovrebbero piangere sai?" Trix inconsapevolmente ghignò.
"Come è che ti chiami serpe?" Chiese Trix facendo caso alla sua divisa.
"Eric Gaunt al suo servizio Mademoiselle!"
"Io sono Bell... solo Trix." Si presentò lei semplicemente.
"Onorato di conoscerti solo Trix." La prese in giro Eric ed a Bellatrix parve scorgere nei suoi occhi una luce malandrina.

Voi non potete capire quanto ho odiato leggere di nuovo quella conversazione, è stato bruttissimo visto il mio palesissimo amore per Sirius ma era mio dovere. Comunque questo è solo un capitolo, come lo sarà il prossimo, di "passaggio" visto che ho bisogno di farvi capire come avvengono determinate conoscenze e come si evolvono gli eventi. La vera e propria storia sarà ambientata durante l'Ordine della Fenice.
Alla prossima settimana!

The Black's daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora