A forza di parlare di lei, di Yoko intendo, mi è venuta un po' di nostalgia. Si sarà anche scordata di me, molto probabilmente, dopo tutto questo tempo, e della gita al Six Flags. Mi sta bene. Sul serio. Avrà conosciuto altra gente, si sarà fatta nuovi amici. Per lei era tutto molto semplice, come vi ho detto; vorrei lo fosse stato anche per me. Vorrei aver avuto il trenta percento del carisma che Yoko possedeva, e lasciargliene il settanta per eventi straordinari. La sua vita, per quanto noiosa potesse essere, era sempre piena di eventi straordinari. Anche la noia era un evento straordinario, perché la portava ad alzarsi e ad andare a parlare con due sfigati seduti in mensa a mangiare purè di patate. Le due persone più tristi sulla faccia della terra per Yoko erano spunto di riflessione. C'è poco da fare: il padre è uno scrittore.
Ci siamo persi di vista. Mi ha scritto una mail, qualche anno fa, in cui mi raccontava un po' della sua vita. Studia biologia e lavora part-time in una caffetteria vicino all'autostrada. Ha concluso chiedendomi di passarla a trovare; mi ha lasciato l'indirizzo e tutto il resto. È stato un gesto carino, da parte sua. Tuttavia, credo che ora mi detesti: a quella mail non ho mai dato una risposta; non sapevo che dire, quindi ho rimandato. Poi, dopo mesi, ho deciso che ormai non ne valesse più la pena. Probabilmente l'avrei solo distratta, e sapevo quanto odiasse dover riniziare tutto da capo dopo aver perso il filo delle cose.
Ora, dopo aver letto questo insieme di parole messe a caso, ma pur sempre mantenendo un ordine, potrei immaginarvi dire uau! ho perso minuti interi della mia vita a leggere una cavolata del genere! oppure cavolo! ne voglio di più!. in entrambi i casi, posso dirvi che di più - purtroppo o per fortuna - non ce n'è, e che questo è tutto ciò che riesco a darvi, adesso come adesso.
Ma una buona notizia posso darvela: sono su un treno, proprio in questo momento, e sto andando a trovare una mia zia che vive nel Minnesota. E non crederete mai a chi sta seduta proprio di fronte a me, con una rivista ed una bottiglia d'acqua in mano: la buona vecchia Alice. Spero stia andando a trovare sua sorella, così posso farle portare le mie scuse e, già che ci sono, anche un bacino sul naso. D'altronde, che c'è di male?
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mourvi ;;
General Fiction❝ mi piaceva il modo in cui pronunciasse il mio nome. lo faceva un po' all'inglese, sapete. non lo saprei riscrivere, ma somigliava molto a "Mourvi". faceva quasi tenerezza. ❞ 。・:*:・゚★,。・:*:・゚☆ find me on ig: @spookymanuls / @babystarki [ in copert...