CAPITOLO SETTE.

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Una volta acceso il fuoco, per merito mio perché quei dementi non sarebbero mai riusciti ad accendere un dannatissimo falò con un accendino, Cart sfoderò una chitarra classica rossa e nera. A quella vista mi si accesero gli occhi
«Brook ha una voce fantastica sai Cart?» disse Sierra
«Già, ti fa salire i brividi»risponde Alexis.
E io in tutto questo, facevo finta di niente, come se non stessero parlando di me, modestissima come sono...
«Brook vieni qua» mi fece cenno il mio futuro principe azzurro. Che sia chiaro principe azzurro nei miei sogni.
Mi alzai e andai vicino a lui.
«Che c'è?» dissi sorridente
«Canteresti per me?» mi chiese sorridente.
«va bene, certo...» risposi piuttosto imbarazzata.
Guardandomi un secondo intorno, vidi che Brian e Gemma, qualunque sia il nome dell'ochetta, stavano andando in tenda a fare non so cosa.
"Secondo te cosa vogliono fare, giocare a carte o meglio alle Winx?"

Sei uno strazio, semplicemente non volevo immaginarmi scene non degne della mia conoscenza, ma siccome devi sempre parlare le ho appena immaginate, grazie tante coscienza.

"Di nulla, ahahaha,"

Ti odio.
«Allora cosa mi canti?» chiede nuovamente Cart
«too good at goodbyes » dico decisa.
Inizia con un giro di accordi alla chitarra e io facendomi guidare dalla melodia iniziai cantare come non avevo mai fatto, forse il fatto che io lo facessi per lui mi rendeva così felice, che feci del mio meglio.
Finita la canzone mi guardo stupito e disse complimentandosi
«Hai una voce fantastica, dovresti iniziare a cantare seriamente, potresti avere una carriera in futuro. Dovresti cantare più spesso, perché sei più bella del solito ed il tuo solito è difficile da superare.» porta lo sguardo all'orizzonte.
Gli prendo la chitarra delle mani e gli porgo la mano, che non tarda ad afferrare e lo porto sotto un salice piangente fiorito, ovvio siamo a metà maggio. Lo faccio sedere e gli restituisco il suo strumento.
«Ora canta tu per me» gli dico determinata
«A una sola condizione»
«Quale?» chiedo curiosa
«Questa» dice poggiando la chitarra a terra. Si avvicina in fretta a me mi prende il viso tra le mani e bacia le mie labbra. In quel momento le sue labbra, che erano state create soltanto per essere baciate, toccarono le mie e in quel momento capii cosa significasse avere le farfalle nello stomaco.
Quando ci staccammo lo abbracciai e restammo così per un'eternità.

IMMENSAMENTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora