CAPITOLO QUATTRO

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In quella notte ho dormito tanto. stavo pensando, riflettendo sul mio futuro, dove sarei arrivata da adulta, dopo tanti sforzi a scuola, la mia media del 9, un lavoro part-time da cameriera, ma poi penso a questi giorni così felici e credo che focalizzarmi principalmente sul mio presente sia la cosa giusta. Vorrei seguire il mio istinto, fare ciò che sento e la cosa bella è che non so prendere una decisione.
E in quella notte, ad interrompere i miei pensieri all' una, fu il mio telefono o meglio Carter.
La vibrazione del mio cellulare mi  avvertì del messaggio appena arrivato. Accesi la schermate del mio iphon 8 e lessi:

2 nuovi messaggi da CART😈

Il mio dito, alla vista di quel nome scivolò sbloccando il telefono ed aprì whatsapp.
CART😈
Ei noi siamo qui sotto
01:04 a.m

Scendi o saliamo noi?
01.05 a.m.

Vi apro subito
01.05


Saltai giù dal letto e mi diressi alla porta d'ingresso, ma mi ricordai di essere in pessime condizioni, perciò non evitai di andare il bagno ad aggiustarmi il poco trucco che avevo, che oramai mi dipingeva come un panda.
Feci abbastanza in fretta e mi precipitai ad aprire la porta facendo entrare i miei amici.

«cosa vi salta in mente cretini, è l'una di notte, dai accomodatevi»

Si misero a ridere e fecero ciò che gli avevo chiesto

«fai le valige, che domani si parte presto»
dice all'improvviso Cam

« cavolo me ne sono dimenticata totalmente» disse Sierra

« oddio anche io, Cameron ci accompagni, per favore al college?» ribatte Sierra imbarazzata

« certo donzelle. Ragazzi noi andiamo, Carter fai il bravo, ci siamo capiti.
Ah comunque tra poco arriverà anche Brian.»
disse Cam facendo l'occhiolino
E le ragazze si misero a ridere.
Io lo fulminai con lo sguardo e lui fece segno di resa alzando le mani al cielo e mimando un "scusa".
I ragazzi uscirono di casa ed io e Carter ci ritrovammo da soli.

«Ei Carter ti offro qualcosa, non so da bere»

«potresti offrirmi una sigaretta» mi disse sorridendo.
  Gli feci cenno di seguirmi e lo portai in camera,

"Tesoro, cosa stai facendo, arrivi dritto al sodo con lui eh. Mi raccomando usate le protezioni"

Tu pensi sempre male uffa.

Aprii la porta della mia camera e presi dal comodino il mio pacchetto di camel e subito dopo aprii la porta finestra. Da lì si accedeva alla terrazza di casa, che era enorme e bellissima.

Mi sedetti sul cornicione di essa e mi accesi la sigaretta, mentre Cart si mise davanti a me.
Eravamo in silenzio, ci guardavamo tra un tiro e l'altro e ogni volta che i nostri occhi si incontravano ci scappava un sorriso.
Finita la sigaretta Cart si avvicinò pericolosamente a me e mi accarezzo il viso. I suoi occhi erano sulle mie labbra, poi sui miei occhi e di nuovo sulla mia bocca.
Peggió le mani sulle mie cosce nude, e sempre mantenendo il contatto visivo mi disse
« spiegami il perché non riesco a capirti, solo con te succede, è come se tu non vuoi che io ti conosca.
E poi non puoi capire che effetto mi fai, sei così bella, intelligente e i tuoi occhi alla luce della luna sono ancora più belli»
Mi imbabolai a guardare le sue labbra, non riuscivo a distogliere lo sguardo e mi morsi il labbro per essere così stupida da far capire che mi piace.  A quel mio gesto Si infiltrò tra le mie gambe e mi cinse la vita con le sue braccia muscolosissime del tipo sbavo.

Ok la cosa si mette male, oddio mio che faccio ora?
Ansia ansia ansiaaaa voglio morire.
Ma che cazzarolaaaa.

"Ma cazzo lo vedi che non sai neanche cosa vuoi, è il momento che aspetti da tutta la tua miserabile vita cazzo lasciati baciare"

Questa volta potresti aver ragione, ma io ho paura di rovinare tutto.

"Se non ci provi mai non lo sai mai"

Il moro avvicina il suo viso al mio viso e con un casto bacio a stampo annienta la distanza e la tensione che ci separavano.
Poco dopo Carter si stacca per vedere la mia reazione - misto tra sogno e confusione-

IMMENSAMENTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora