CAPITOLO UNDICI.

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I raggi del sole mi colpiscono il viso, ma non sono quelli a svegliarmi, bensì  qualcosa che viene trascinata sul mio viso, provocandomi brividi, non solo in faccia ma anche per tutto il corpo.
Questo solleticare mi costringe a svegliarmi.
«buongiorno principessa» mi ritrovo
mio fratello davanti.

Ma che cazz? Dov'è il mio principe azzurro? Non dirmi che era un sogno?
«Giorno, che ci fai tu qui?» chiedo

«Se ti stai chiedendo di Cart, sorellina gli ho dato il cambio, è andato a fare un bagno, ho dovuto insistere.» mi risponde leggendomi in testa, solo lui ci è riuscito fin ora.

«vai anche tu?» mi chiede poi riferendosi al bagno
Che domande certo, chi si vuole perdere Cart a petto nudo?

«Certamente!» quasi urlo dalla felicità, facendo sussultare Cam

«non per qualcosa, ma stareste bene insieme» afferma guardandomi con un pizzico di malizia negli occhi

«a cosa stai pensando maniaco pervertito» dico ridendo per poi schiaffeggiarlo su un braccio.
Ridiamo insieme.

«Bhe, principessa voglio vederti così sempre. Ora raggiungi quel cretino di Cart» dice per poi andarsene.

Di certo non me lo farò ripetere due volte. Vado in tenda e indosso un costume a due pezzi nero e corro verso il lago.
Corro così velocemente che, più di una volta, rischio di inciampare e fare un figuraccia davanti  a tutti. Continuo a correre anche in acqua e mi tuffo, così da precedere gli schizzi di acqua gelida che a momenti mi avrebbero accarezzato la pelle.

Emergo e lo vedo avvicinarsi a me pericolosamente, oddio mio.
Mi afferra dai fianchi e io quasi urlo
«NO TUFFI TI PREGO»
«non era quella la mia intenzione» dice con un sorriso beffardo.
Ovviamente ci vado anche a pensare questi vuole solo limonare. come sei superficiale ragazza, aspetta e vedrai che non limonate ora ahah.
Ma cosa ti ridi ahh.
E infatti non ci baciamo, Cart inizia a farmi il solletico, mentre io cerco di dimenarmi e rido come una pazza e lo imploro di lasciarmi.
Mi fa stare così bene, solo con lui sto così, mi sento libera e con lui certamente posso andare ovunque anche in un campeggio da schifo. Lui è li che mi guarda e sorride.
«cosa ti guardi?» dico con aria da finta acida.
« ora non posso guardarti?» mi domanda speranzoso.
«no, ma puoi baciarmi» dico guardandolo dritto negli occhi.

IMMENSAMENTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora