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Due sono le cose
che più di tutte le altre
inducono gli uomini
a preoccuparsi e ad amare:
la loro proprietà e
i loro affetti.
(Aristotele)
***Guido verso il locale e penso del perchè mio fratello faccia questi incontri, ha dei genitori che gli vogliono bene, ha tutto ciò che si può volere dalla vita.
E poi ha me! Non pensa al fatto che mi fa preoccupare ogni volta che mette piede in quel locale?.
Solo al pensiero tiro un pugno al volante accorgendomi di essere quasi arrivata. Manhattan è stupenda questa sera con le luci dei lampioni accese e dei locali aperti. Passo per Central Park e dopo svariati minuti di macchina arrivo allo Sky Lounge parcheggiando in fondo alla strada, scendo dall'auto mi incammino verso l'entrata sentendo già la musica che pompa dalle casse del locale. Entro e la vista si abitua poco a poco al gioco di luci che c'è all'interno del locale e riesco finalmente a guardarmi intorno.
La sala e piena di persone che ballano con bicchieri di cocktail e birra in mano, sulla mia sinistra si trova il bancone lungo quasi sei metri con una fila di sgabelli già piena di ragazzi e ragazze in procinto di divertirsi.
Ma come ha spiegato mio fratello questa è tutta una copertura, perché la vera festa diceva di trovarsi dietro ad una delle porte presenti nella sala.
Inizio ad incamminarmi sbattendo qua e la con le persone <<dio ma quanta gente c'è>> dico andando verso la fine del locale dove intravedo un omone vestito di nero di fianco ad una porta, <<BINGO>> sarà sicuramente quella penso avviandomi in quella direzione.
Vedo già gente che entra ed esce da quella porta, e con tutta la sicurezza che mi impongo mi avvicino, ma come metto la mano sulla maniglia qualcosa si posa sul mio petto, abbassando la testa noto una grossa mano continuando dal braccio fino a vedere la faccia dell'omone vestito di nero.
<<Dove pensi di andare ragazzina?>> chiede tirando via la mano,
<<so che qui si svolgono degli incontri>> quell'omone si mette a ridere dicendo <<vai a pettinare le bambole ragazzina>> si fa subito serio <<e ora sparisci stai intralciando la fila>>, mi giro ma non mi importa con sguardo sicuro lo fronteggio <<anche io sono in fila come loro e quindi voglio entrare>>.
Sta per aprire bocca quando la voce di un ragazzo dietro alle mie spalle interviene <<su via Jack falla entrare e muoviamoci, non possiamo stare tutta la serata qui>>, mi giro per vedere chi ha parlato ed un ragazzo alto spalle larghe con occhi verdi e capelli biondo scuro tirati dal gel mi guarda con fare malizioso, bello penso rigirandomi verso Jack sfidandolo con lo sguardo e mentre apre la porta mi stampo un sorriso sornione sul viso ed entro.
Mi giro per ringraziare quel ragazzo ma non lo trovo più, con un alzata di spalle continuo a camminare in direzione delle urla che sento fuoriuscire dalla porta semi chiusa dove filtra della luce.
Spingo con forza la porta risultando pesante e rimango a bocca aperta a ciò che mi trovo davanti, a primo impatto intravedo due persone sul ring che si affrontano colpendosi e gente sotto di loro che tifa il più forte.
A destra in alto un uomo grosso con capelli fino al collo occhi scuri e barba suona la fine dell'incontro e girandomi dalla parte del ring noto uno dei due a terra e l'altro gioire insieme al pubblico, mi giro di nuovo da chi ha suonato la fine e guardandolo meglio sarà quel Cox di cui mio fratello mi ha parlato, colui che dirige tutto. Cerco di incamminarmi ma sembra difficile con tutte queste persone, devo cercare mio fratello ma come termino questo pensiero qualcuno mi afferra dal braccio, mi giro per vedere chi è quando vedo quegli occhi verdi che mi hanno aiutata ad entrare.
<<Ciao bellezza, cosa fai tutta sola?>>, mi acciglio per il nomignolo ''bellezza'', <<sto cerando mio fratello>> giro la testa verso destra e sinistra in cerca di Mason, <<se vuoi ti aiuto io, piacere sono Damon>> protende la sua mano verso di me, la stringo sto per annuire e dire in mio nome quando mi tira dalla mano e avvicina le sue labbra al mio lobo ed una scarica mi fa tremare <<e poi in cambio tu potresti aiutare me>> si allontana guardandomi in modo malizioso, sto per ribattere quando sento strapparmi dalla presa di Damon e alle mie spalle sento una voce conosciuta <<toglile le mani di dosso Damon>> mi giro e vedo mio fratello infuriato come mai l'ho visto in vita mia, mi tira avvicinando il suo viso al mio
<<e tu che cazzo ci fai qui, ti avevo lasciata a casa>>.
Lo guardo impassibile e il ragazzo dietro di me ribatte <<Carver quale onore, da quando in qua le ragazze sono di tua proprietà>> dice beffardo <<se volevi scopartela bastava dirlo>> vedo mio fratello slittare lo sguardo da me a lui, mi spinge da un lato prendendo Damon dal colletto della maglia avvicinando il suo viso ad un palmo dal ragazzo.
Mi affretto ad avvicinarmi a mio fratello tenendolo per un braccio gridando <<MASON>>, mi strattona continuando a tenere lo sguardo puntato su di lui. <<Da quando lei è mia sorella bastardo>> risponde e ad un tratto lo sguardo di Damon è su di me, e con un sorriso strafottente continua a stuzzicare mio fratello <<mi sarei divertito ancora di più a scoparmela, avrei saputo io cosa far fare a quelle labbra che si ritrova>>, rimango interdetta dalle parole che ha usato nei miei confronti tenendo lo sguardo rivolto sempre verso di me.
Vedo mio fratello con la faccia rossa dalla rabbia alzare un pugno quando viene fermato da un ragazzo ora accanto a me. Da dove è uscito? alzo lo sguardo verso di lui e mi trovo davanti il ragazzo più bello che avessi mai visto, ha lo sguardo verso mio fratello, guardandolo con più precisione ha occhi scuri capelli che ricadono ricci sulla fronte del medesimo colore e una barba incolta, alto spalle large e muscoli ben definiti contornati da tatuaggi.
<<Smettila stai dando spettacolo>> dice con tono calmo, mio fratello strattona Damon puntandogli un dito contro <<guai a te se oserai avvinarti ancora a lei>>.
Detto questo mi prende dal polso e mi trascina via arrivando ad un porta ed aprendola con calcio sbattendo contro il muro, continuiamo a camminare nel corridoio spoglio con delle porte a destra e sinistra, arrivati quasi alla fine con altrettanta forza apre una porta spingendomi dentro.
All'impatto sembra un camerino e non ho il tempo di guardare il resto che mio fratello inizia ad imprecare contro di me, <<cosa cazzo ti è saltato in testa Nina>> mi giro verso mio fratello rosso in faccia e le mani tra i capelli spettinandoli, <<volevo solo venire, se mi avresti portata con te tutto questo non sarebbe successo>> urlo, <<non sarebbe successo, NON SAREBBE SUCCESSO? non dovresti proprio essere qui, cazzo Nina>> urla più di me, sto per ribattere quanto sentiamo bussare alla porta.
Ed il mio sguardo va sul ragazzo che per tutto questo tempo è stato in silenzio dimenticandomi della sua presenza, è poggiato alla parete di fianco la porta con la testa bassa le mani in tasca e le caviglie incrociate, <<arrivo>> dice mio fratello andando ad aprire la porta ed in quel momento il ragazzo alza la testa e il suo sguardo è nel mio.
Lo guardo e penso quanto sia bello, non l'ho mai visto in compagnia di mio fratello, che sia lui il ragazzo appena arrivato?.
Torno con i piedi a terra quando sento la porta sbattere rendendomi conto che quel ragazzo ancora mi fissa.
<<È Cox, dobbiamo andare>> si rivolge al ragazzo che fa solo un assenso con la testa e si avvia fuori.
<<Tocca a me farò subito tu stai qui, come finisco ti riporto a casa>> dice mio fratello posizionandosi difronte a me, <<sono con la mia macchina>> replico <<verrai con me dirò a Jared di portare la tua a casa>> <<NO....>> inizio a dire <<Nina ora basta si farà come dico io>> fa un secondo di pausa guardandomi con quello sguardo fraterno che sono abituata a vedere, <<dammi le chiavi>> come le consegno mi abbraccia e dandomi un bacio sulla fronte va via.
Dovrei pensare a ciò che è successo tra Damon e mio fratello, ma invece il mio cervello si dedica a quel ragazzo dallo sguardo scuro, a come quei pantaloncini fasciavano la sua vita e la maglietta nera aderiva ai suoi muscoli.
Mi picchio il palmo della mano sulla fronte per i pensieri che occupano la mia mente, <<Jared>> bisbiglio, così lo ha chiamato mio fratello.Mason davvero ha finito l'incontro in un attimo. È passato a prendermi dopo nemmeno mezz'ora uscendo da una porta secondaria e non da dove ero entrata io. Percorrendo la strada verso la sua auto continuavo a guardarmi in torno in cerca di lui, ma nulla.
Arrivati a casa lo trovo poggiato alla mia jeep non più in pantaloncini ma con un jeans scuro skinny e una camicia con le maniche alzate dove risaltano i muscoli per via delle braccia incrociate, scendo avvicinandomi e consegnandomi le chiavi non ho il tempo di ringraziarlo che mio fratello parla per primo <<vai a casa e...>> non lo faccio finire interrompendolo <<dove devi andare?>> fa un sospiro dicendo <<ho alcune cose da fare tu vai a letto>> mi da un bacio sulla fronte lasciandomi li e va via.
Entro in casa i miei genitori ancora non sono tornati e con passo svelto vado verso la mia stanza.
Mi precipito in bagno spogliandomi di tutto e legandomi i capelli mi infilo nel box doccia.
Dopo essermi asciugata messo intimo e pigiama sprofondo nel letto addormentandomi e sognando folti capelli e sguardo scuro.Sentendo un fastidio sulla faccia apro gli occhi e incontro quelli di mio fratello <<cosa vuoi?>> chiedo con la bocca impastata dal sonno richiudendo gli occhi, << sono venuto a scusarmi per ieri, e....>> non termina la frase, così decido di aprire del tutto gli occhi ricadendo sul sacchetto di Starbuck che si ritrova nella sua mano, salto subito su dal letto prendendolo e appoggiando la schiena alla testiera del letto, lo apro e trovo il mio caffè lungo nero e il cornetto alla nutella, i miei preferiti penso abbracciando mio fratello ringraziandolo. Inizio a mangiare quando Mason prende il discorso del college
<<sai già gli orari?>> chiede <<NO>> rispondo con la bocca piena di cornetto <<dovrò andare in segreteria>> annuisce alzandosi dal letto e togliendomi l'ultimo morso di cornetto mangiandolo lui, <<Masooon, il mio cornetto>> grido <<domani verrai con me al college>> dice chiudendosi la mia porta alle spalle.Dopo aver pranzato aiuto mia madre a pulire la cucina, <<quando farai la valigia tesoro?>> mi chiede <<nel pomeriggio mamma>> le sorrido, e riprende a parlare <<ci dispiace tanto non poterti accompagnare amore mio>> mi accarezza una guancia continuando <<ma io e papà verremo a trovarti>>.
Finito di pulire vado in camera mia e mi butto sul letto pensando al college.
Mi accorgo di essermi addormentata quando mi sveglio con il rumore incessante del cellulare, lo prendo notando che la sveglia segna le 17:00, <<cavolo la valigia>>.
Mi alzo dal letto andando nella mia cabina armadio, presa le due valige le butto sul letto e inizio a mettere dentro tutti i vestiti e le cose che mi serviranno per il college.
Quando ho finito guardo l'ora e mancano 15 minuti alle 20:00, i miei genitori non torneranno prima delle 23:00, e mio fratello è uscito con i suoi amici, inizio a sentire un brontolio che viene dal mio stomaco avvisandomi che devo riempirlo e decido di farmi un panino, scendendo giù in cucina. Finito di mangiare pulisco tutto e torno in camera, domani dovrò svegliarmi presto per andare al college. Mentre in pigiama mi infilo nel letto imposto la sveglia alle 6:00, poggio il cellulare sul comodino e guardando un punto indefinito della stanza mi addormento.Spazio Autrice:
Ed eccoci con il secondo capitolo... spero vi piaccia.. un bacio a tutte/i... ✌🏼 fatemi sapere come va... Kiss
#Alexein 💋
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Il luogo dell'incontro
RomanceNina Romantica e Impulsiva! Jared Bello e Dannato! Scott Dolce e Comprensivo! Sarà dura per Nina dover scegliere chi amare, ma al cuore non si comanda. Farà una scelta di testa? Si sa, in amore vince chi fugge... E nelle storie, quello che muore, è...