Capitolo 8

787 70 10
                                    


 Emma riapparve a casa di Regina. Si guardò intorno, smarrita per qualche istante. Non si era accorta di aver pensato a quel luogo prima di tutti. Nel panico, aprì la porta e uscì, ma si congelò nel portico. L'avrebbero vista. Forse avrebbe incontrato Killian. No. Un nuovo vortice di magia la avvolse, e la donna apparve in casa dei suoi genitori. Corse al piano di sopra, si lanciò sul letto e attese piangendo che tornassero.

Regina percepì la magia di Emma non appena varcò la porta, ma era debole. Si guardò intorno ma della bionda non c'era traccia.
"Forse dovremmo cercarla." provò a dire guardando Malefica. La donna le rivolse uno sguardo pieno di gelosia.
"E perché? La cercherà Hook. Non sono affari nostri."

"È la madre di mio figlio... Ed è mia amica..." le rispose. "Forse le è successo qualcosa..."

Malefica sbuffò.
"Cosa vuoi che le sia successo, Regina! È solo andata nel panico, succede quando stai per sposare un coglione!" sbottò la strega, perdendo la pazienza per la prima volta da quando aveva saputo che Regina era incinta.

"Non davanti ad Henry..." sibilò la mora per poi trascinarla in cucina. "Che ti prende?"

"Che mi prende? Dimmi il vero motivo per cui vuoi andarla a cercare!" sussurrò rabbiosamente la bionda.

"Perché è la madre di Henry, e magari ha bisogno d'aiuto... Sì stava per sposare un coglione, ma lo ama..." disse accentuando l'ultima parola con rabbia. Malefica le indicò il pancione, la fronte aggrottata.
"In ogni caso tu non puoi andare a cercarla. Se le partisse per sbaglio una scheggia di magia potrebbe fare del male alla bambina, e vista la potenza che ha scatenato andandosene direi che è probabile."

"Non mi farebbe mai del male." le rispose. " E di certo non farebbe del male a lei."

Mal le indirizzò uno sguardo deluso.
"Ne sembri convinta."

"Certo che lo sono. Perché non dovrei?"

Mal si lasciò sfuggire un misto tra un ringhio e una risata.
"Lascia stare." disse scuotendo la testa. "Vuoi andarla a cercare? Avanti, andiamo. Logan!" urlò, chiamando la bestia che arrivò zompettando sulle tre zampe e sbavando copiosamente, felice.
"Trova la Salvatrice." gli ordinò il drago.

"Mal non voglio litigare con te. Voglio solo sapere se sta bene...Per Henry." aggiunse.

Mal le lanciò appena un'occhiata.
"Andiamo." ripeté muovendosi per seguire l'animale fuori da casa.

Regina sbuffò per poi seguirla.

"Devi smetterla di essere gelosa di lei. Io sto con te. Stiamo insieme e stiamo per avere una bambina."

"Eppure lei viene prima della tua incolumità.."

"Non è vero. Non sono in pericolo, non farei mai niente che potesse fare del male alla piccola."

Mal agitò una mano in aria.
"Va bene, va bene. Spero di avere torto." mormorò.

Regina sospirò pesantemente per poi bloccarsi sentendo la bambina muoversi, poggiò una mano sul ventre e sorrise.

Arrivarono in pochi minuti vicino all'appartamento dei Charming.

"Credo sia a casa... Possiamo andare." disse Regina girandosi per tornare indietro. Malefica la guardò stupita.
"Non vuoi entrare?" chiese. Logan si alzò sulle zampe posteriori ansimando felice, l'altra zampa appoggiata sulla gamba della bionda, e Mal allungò una mano per accarezzarlo senza staccare gli occhi da Regina.

"No, è con i suoi genitori, sta bene..." rispose massaggiandosi il ventre pronunciato.

Mal abbassò lo sguardo sul pancione.
"Stai bene?" chiese preoccupata.

"Sto bene." le sorrise Regina. " la bambina è solo un pò nervosa."

Mal si rilassò appena. Si avvicinò a lei e posò una mano sulla pancia.
"Vuoi tornare a casa?"

"Sì, forse dovrei riposare." disse stringendo la sua mano. " E dovremmo parlare."

La donna annuì, un velo di preoccupazione negli occhi di un azzurro fosco.
"Come desideri." annuì.

Regina si avvicinò e la baciò delicatamente per tranquillizzarla poi si incamminò verso casa. Doveva fare una scelta, e non poteva più dipendere da quella degli altri, doveva decidere lei per se stessa e per sua figlia.

Le voci dei suoi genitori le giunsero lontane, ovattate dalla distanza e dall'ostacolo delle pareti.
"... capisco cosa le sia preso. Voglio dire, sembrava così felice quando Killian le ha fatto la proposta."
"David, non lo so, davvero, e continuare a chiedermelo..." La porta si aprì ed Emma scattò in piedi. "... non cambierà la mia risposta. L'importante ora è trovarla e sapere che sta bene."
Emma scese le scale di corsa e si lanciò su di loro, abbracciando entrambi e scoppiando in lacrime.
"Emma! Tesoro, come stai?" le chiese Mary Margaret, seguita a ruota da David.
"Eravamo così preoccupati!"
La preoccupazione e l'amore nelle loro voci incrementarono la potenza del suo pianto.

"Vuoi dirci cosa è successo?" chiese David mezz'ora dopo, beccandosi una gomitata da parte di Snow per la domanda. Emma smise di nascondersi dietro all'enorme tazza di cioccolata calda che le avevano preparato e prese un respiro mentre la appoggiava sul tavolo.
"No mamma, va bene. Davvero. In fondo credo di dovervi delle spiegazioni." disse guardandoli negli occhi. Dopo lo sfogo del pianto, si sentiva stranamente calma. Vedeva tutto con chiarezza, ora. Non si vergognava, non più. Non c'era davvero niente da nascondere, nulla di cui preoccuparsi. Il suo unico rammarico era non averlo capito prima.

Snow e David si scambiarono un'occhiata, poi tornarono a guardare la figlia.
"Emma, tu non ci devi niente..." iniziò Mary Margaret.
"Sì, e se non vuoi parlarne..."
"No, davvero. Sono pronta. Forse voi non lo siete, ma io sì. E voglio che sappiate che mi dispiace, se vi ho delusi, ma..."
"Em', tu non ci deluderai mai." la interruppe il padre. Emma lo guardò con stupore.
"Non devi sposare qualcuno che non vuoi sposare, tesoro. E noi siamo orgogliosi del fatto che tu abbia avuto la forza di fermare il matrimonio, se era quello che volevi. Visto che hai cambiato idea. Sei stata coraggiosa." continuò Mary Margaret. Emma rivolse ad entrambi uno sguardo colmo di gratitudine.
"Grazie, ma... credo che dobbiate sentire tutta la storia. Davvero, io... ho bisogno di parlarvene. Ho bisogno di parlarne con qualcuno..." disse, gli occhi di nuovo lucidi ma la voce ferma, calma."...Ma prima vi devo chiedere di non interrompermi." disse guardandoli "Anche se l'inizio della storia non vi piacerà." Rise tra sé. " Non vi piacerà proprio per niente."
Di nuovo, Snow e David si scambiarono uno sguardo preoccupato. David allungò una mano e strinse quella di Emma in una presa gentile ma calda e forte.
"Va tutto bene, Emma. Puoi dirci tutto, lo sai." la incoraggiò con un sorriso, sebbene un po' tirato.
Emma annuì, quindi prese un respiro e cominciò.
"Tutto è cominciato la sera che tu e Regina mi avete portata al pub..." iniziò.

Stay with me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora