Capitolo 13

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 Emma dormiva pesantemente. Si era svegliata parecchie volte durante la notte a causa dell'ansia che provava. Controllava Mia di continuo, poi Regina, poi Mia di nuovo. Malefica, che si accorgeva di ogni minimo suono intorno a lei, l'aveva veramente odiata.
Regina si svegliò la mattina dopo. Osservò Emma che riposava, sorrise. Si girò poi lentamente per cercare Mal, sorrise vedendola addormentata nell'altro letto.
Malefica aprì gli occhi, e incontrò lo sguardo di Regina. Lanciò un'occhiata a Emma, che finalmente dormiva, poi guardò di nuovo la donna che amava.
"Stai bene?" le chiese sottovoce.
Regina annuì.
"Tu stai bene?" sussurrò
Mal annuì e le sorrise.
"Certo."
"Vorrei tornare a casa."
Malefica si accigliò.
"Possiamo farlo, se vuoi."
"Sì, stiamo bene, preferirei tornare a casa mia, nel mio letto."
Mal sorrise.
"Sono d'accordo."
Si alzò lentamente e osservò la piccola dormire.
"È bellissima." sussurrò sfiorandole delicatamente il viso
Malefica continuò a sorridere guardandola.
"Lo siete entrambe." sussurrò. La mora la guardò con un sorriso.
"Anche tu non sei niente male."
Mal inarcò un sopracciglio.
"Lo so bene, mia cara." le sorrise. La mora le si avvicinò e la baciò. Poi usò la magia per vestirsi.
Emma si agitò nel sonno, mormorò il nome di Regina. Mal le lanciò uno sguardo di fuoco.
"Mi piaci quando sei gelosa." commentò la mora prendendola in giro.
Malefica le lanciò una finta occhiataccia.
"I draghi sono possessivi, lo sai."
"Lo so, ma hai suggerito tu questa cosa..."
La donna si strinse nelle spalle.
"Non significa che mi stia simpatica."
"Lo so." le diede un leggero bacio."Dovremmo svegliarla. Sempre che tu non voglia lasciarla qui e farle venire un infarto facendole scoprire al suo risveglio che siamo andate via."
Mal ridacchiò piano per non svegliare Mia.
"L'idea mi tenta..."
Regina si avvicinò alla bionda.
"Emma? Svegliati."
Emma scattò a sedere di colpo, gli occhi assonnati ma spalancati.
"Che succede? Mia sta bene?" chiese con la voce ancora impastata, ma piena di preoccupazione.
Regina le sorrise dolcemente.
"Sta benissimo. Ma io voglio andare a casa."
Emma la guardò.
"Oh, ah... okay." rispose sottovoce, stupita, mentre si alzava per controllare la bambina. Si rasserenò del tutto vedendo che dormiva tranquilla. Un sorriso affiorò spontaneo alle sue labbra, poi tornò a guardare Regina con quell'amore che ancora aleggiava nel suo sguardo.
"Vuoi svegliarla? Dorme così tranquilla..."
"Non c'è bisogno di svegliarla, possiamo usare la magia per tornare a casa, in modo che io possa riposare in un vero letto che non faccia impazzire la mia schiena."
Emma si accigliò.
"È sicuro usarla quand'è così piccola?" chiese.
Malefica, nel frattempo, si avvicinò a Regina e le andò alle spalle per massaggiargliele. Regina socchiuse gli occhi al tocco dolce premuroso del drago.
"Sì..." gemette.
Emma arrossì e distolse lo sguardo, concentrandosi su Mia. Non appena posò gli occhi su di lei si rilassò di nuovo. Allungò una mano per accarezzarle piano la guancia piena e rosea, e la neonata aprì piano la bocca facendo un piccolo verso nel sonno. Gli occhi di Emma si riempirono di lacrime di commozione. Immaginò come fosse stato Henry quand'era così piccolo.
Regina poggiò la mano su quella di Mal e le sorrise.
"Possiamo andare." disse avvicinandosi alla piccola.
Emma si scostò per farla avvicinare e le voltò le spalle mentre si asciugava le lacrime sotto lo sguardo attento di Malefica.
Regina prese la piccola tra le braccia e allungò una mano per prendere quella di Emma.
Emma esitò. Guardò Malefica, la cui espressione era tuttavia indecifrabile. Tornò a guardare Regina, poi abbassò lo sguardo su Mia mentre prendeva la sua mano.
Una nuvola viola le avvolse entrambe e in pochi secondi erano a casa di Regina, o meglio nella sua camera da letto.
La nube verde scuro di Malefica apparve un istante dopo accanto a loro, mentre Emma cercava di non pensare a dove si trovasse e guardava invece la figlia, che sembrava non essersi accorta di nulla.
"Direi di mettere la culla qui per il momento, si sveglierà ogni due, tre ore e sarà più comodo per me allattarla."
"Certo..." stava rispondendo Emma, ma non fece in tempo a finire la frase che Malefica aveva già fatto apparire la culla davanti a Regina.
"Grazie." mormorò la mora. Poggiò la piccola dentro e la coprì per poi iniziare a spogliarsi. Emma arrossì violentemente e abbassò lo sguardo.
"Be' allora io vado.. ehm... in camera mia." borbottò imbarazzata. Malefica la guardò con una strana luce negli occhi, poi la visione di Regina in intimo la distrasse.
"Non ti facevo così pudica Swan, mi hai già vista nuda." la prese in giro la mora. Malefica fulminò Regina con lo sguardo. Emma arrossì ancora di più.
"Sì be', ecco..." balbettò, nel panico, ferma sulla porta, di spalle rispetto a loro.
"Che c'è?" chiese Regina con innocenza a Mal. "Dovremmo iniziare a provare dalle piccole cose no?"
Il drago inarcò un sopracciglio.
"Magari avvisaci prima di provare." la redarguì. Emma si voltò, trovandosi stranamente d'accordo con lei.
"Sono... sono d'accordo. Così è solo imbarazzante."
"Volevo solo fare una doccia non una cosa a tre." replicò andando verso il bagno e chiudendosi la porta alle spalle.Sia Emma che Malefica rimasero a bocca aperta. Si scambiarono un'occhiata, poi Emma arrossì.
"Non si capiva da come l'aveva detto..." borbottò. Malefica diede una scrollata di spalle.
"Tanto prima o poi ci arriveremo." sospirò, non senza una nota di rassegnazione nella voce. Emma strabuzzò gli occhi.
"Cosa?!"
Mal le fece l'occhiolino rivolgendole uno sguardo malizioso, tanto per metterla ancora più in imbarazzo.
Emma scappò al piano inferiore.

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