Capitolo 12

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 Regina la squadrò.
"Dimmi." la incitò a continuare.
"Non scegliere." le disse il drago. Emma spalancò occhi e bocca, intuendo cosa volesse dire.
"Ma sei impazzita?!" le urlò contro.
"Che diavolo significa? Credevo conoscessi un incantesimo o qualcosa che potesse aiutarmi!"
Mal rise, sia per la reazione di Emma che per le parole di Regina.
"Regina, sai bene che non esiste incantesimo contro l'amore, soprattutto quello Vero. Ed Emma ha capito benissimo a cosa mi riferisco. Vuoi spiegarglielo, Salvatrice?" le sorrise ammiccando. Emma diventò rossa come un peperone.
"L'idea è tua, spiegaglielo tu!" sbraitò.
Regina sgranò gli occhi capendo improvvisamente a cosa si riferissero.
"Ma sei impazzita? Che diavolo ti sei fumata mentre eri fuori?"
Malefica rise di gusto.
"Ve l'avevo detto che era una pessima idea..."
"Io non ci vengo a letto con te!" continuò ad abbaiare Emma.
"Non è mica obbligatorio..." le rispose l'altra con una scrollata di spalle.
"Quindi fammi capire tu mi stai suggerendo di stare con te e con lei." indicò Emma. "Di andare... avere rapporti con entrambe??"
Mal sospirò.
"Non è che mi piaccia l'idea, ma non vedo altra soluzione. Col tempo, potrei abituarmici. In fondo, anche se stessi solo con me, continueresti a pensare a lei. Almeno così saresti felice."
Regina la guardò come se fosse impazzita.
"Ma tu non lo saresti e neanche lei! Quindi no, non lo farò. Non porterò altro dolore nelle vostre vite."
"Io lo sarei." le rispose il drago guardandola negli occhi. "Mi basta averti accanto." mormorò poi.
Gli occhi di Regina si inumidirono.
"Cosa ho fatto per meritarti?" chiese aggrappandosi a lei. Mal la strinse a sé.
"Oh, ti è bastato entrare nel mio castello a chiedermi lezioni di magia." sorrise.La mora sorrise tra le tue braccia.
"Sarei dovuta rimanere con te nel tuo castello."
"Questo è certo..."
Regina la baciò con dolcezza
Mal rispose al bacio. Emma distolse lo sguardo, imbarazzata. Si schiarì piano la voce.
La mora si staccò da Mal e rivolse la sua attenzione all'altra bionda.
"Scusa non è stato corretto nei tuoi confronti dato i sentimenti che mi hai confessato di provare."
Emma la guardò con le sopracciglia inarcate, vagamente stupita dal suo tono formale.
"Eerrr... okay. Non... non fa niente. Comunque... ehm..." arrossì di nuovo. "... anche se è una follia...."
"Vuoi provare?" chiese il sindaco alzando la voce.
Emma arrossì ancora di più e alzò le mani.
"Dico solo che, se tu ci stai, io ci sto." La guardò negli occhi poi, seria. "Farei qualsiasi cosa per avere una seconda possibilità con te."
Regina fece saettare lo sguardo tra le due bionde.
"Voi siete pazze lo sapete? E cosa dovremmo dire a Henry? O ai tuoi genitori?"
Emma rimase di sasso per un istante. Non ci aveva pensato. Si rese conto, proprio per questo, che non le importava. Sorrise.
"Henry ha accettato di essere tuo e mio figlio, il nipote di Biancaneve, di Tremotino, di Peter Pan... può accettare anche questo. E per quanto riguarda i miei, gli spiegherò la situazione. Alla fine vedrai che lo accetteranno anche loro."
"Sei troppo ottimista..." sospirò la mora scuotendo il capo. Le guardò, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore mentre rifletteva. "Non lo so, credo che potremmo provare..." acconsentì infine.
Emma deglutì, nervosa, ma sorrise.
"Solo se lo vuoi veramente." le disse Mal.
"Dico che possiamo provare, non è detto che funzioni."
La strega annuì.
"Lo so. È davvero una follia..." sorrise.
"Quindi ti trasferirai qui anche tu?" chiese poi la mora ad Emma, la quale si strinse nelle spalle.
"Se a te va bene.."
"C'è una stanza libera."
"Ho dormito in posti peggiori." scherzò la Salvatrice.
Regina le lanciò un'occhiataccia.
"Immagino che sarà anche più comodo con l'arrivo della piccola."
"Sì!" esclamò, gli occhi che le brillavano.
"Bene, è deciso, andrò a preparare la stanza, se vuoi andare a prendere la tua roba..."
"Torno subito!" esclamò la bionda scappando poi fuori dalla casa. Malefica guardò Regina. Lasciò che passasse qualche attimo di silenzio prima di parlarle.
"Stai bene?"
Il sindaco diede una scrollata di spalle.
"Sinceramente non lo so. Non era nei miei progetti questo...Ma a quanto pare nulla lo è nella mia vita. Tu stai bene?"
"Voglio solo che tu sia felice." le disse mettendole le mani sui fianchi.Regina sorrise e la strinse per poi baciarla.
"Devo andare a sistemare la stanza di quell'idiota e poi preparerò la cena." mormorò sulle sue labbra.
"Penso io alla stanza. E mi assicurerò che Logan dorma con lei." ghignò la bionda.
Regina sorrise divertita e dopo averle dato un altro bacio si diresse in cucina.
Emma tornò meno di cinque minuti dopo, un solo scatolone in mano.
"Sono tornata!"
"Hai già fatto?" chiese la mora andandole incontro mentre si asciugava le mani su uno strofinaccio bianco. "Solo uno scatolone?"
Emma la guardò.
"Sì. È tutto qui." rispose facendo spallucce.
"Mal ti ha preparato la stanza. Avrai anche un compagno." aggiunse Regina ridendo.
"Noooo! Logan no!" esclamò capendo al volo. "Mi sbaverà la faccia mentre dormo!"
"Sarà divertente. Per me ovviamente."
"Vi odio!" borbottò lo sceriffo andando verso la stanza degli ospiti. Non che le andasse a genio dormire lì mentre Malefica, sicuramente, dormiva con Regina. "Regina, il prossimo acquisto è un letto gigante!" urlò per farsi sentire mentre entrava nella stanza. Malefica la guardò con sufficienza.
"Perchè credi che voglia dormire con te?" rispose la mora con lo stesso tono di voce per poi tornare in cucina per preparare la cena. Emma spalancò gli occhi. Malefica uscì dalla stanza ridendo.
"Perchè hai accettato!" le rispose con una nota si isterismo nella voce.
"Non ho mai detto che sarei di nuovo venuta a letto con te." replicò apparendo alle sue spalle.
Emma sobbalzò. La guardò stranita.
"Veramente l'hai detto..." la corresse "Comunque non è per quello, è una semplice questione di equità."
"Quindi metti il broncio perché Mal può dormire nel letto con me e tu no?"
"Io non metto il broncio!"
Regina trattenne una risata.
"Direi di non affrettare troppo le cose, già è tanto se riusciremo a stare tutte nella stessa casa."
"Okay." le rispose poggiando lo scatolone a terra. "Grazie, comunque."
"La cena è pronta. Dove diavolo è finito Henry?"
"Sta arrivando, stava guardando un film con Violet..."
"Bene, allora iniziamo a metterci a tavola."
"Certo." Emma si tolse la giacca e la lanciò sul letto.
Mentre Regina stava sistemando i piatti con le lasagne davanti a Mal ed Emma arrivò Henry scusandosi per il ritardo.
Emma salutò il figlio e si sedette, vagamente imbarazzata dalla situazione. Gli sorrise.
"Allora, com'è andata la serata con Violet?" gli chiese.
Malefica si sedette accanto a Regina, che le sorrise e poi si concentrò su suo figlio.
"Tesoro sai che devi avvisarmi fai quando fai tardi." lo rimproverò.
Henry sorrise ad Emma.
"Bene! Abbiamo guardato un film e mangiato pop corn!" Guardò poi Regina. "Scusa mamma, non mi ero accorto che fosse così tardi.."
"Va bene Henry." lo scusò la donna. "Mangiamo adesso prima che si freddi."
"Ma perché sei qui?" chiese di colpo Henry ad Emma, come se si fosse accorto solo in quel momento che stavano cenando tutti insieme. Emma sbiancò.
"Ehm, uh... tua... tua madre ha deciso... insomma..." balbettò.
"Tua madre si trasferirà qui visto che la bambina sta per nascere." spiegò Regina
Emma la guardò fissa per qualche istante, tanto che a Henry non poté sfuggire.
"E..?" chiese, confuso e stupito.
"Sì, visto che vuole essere partecipe della vita della piccola era naturale che si trasferisse qui."
Il ragazzo guardò Malefica.
"E tu sei d'accordo?"
La strega si strinse nelle spalle.
"Mai contraddire una donna incinta." gli fece l'occhiolino.
Emma divenne rossa in viso.
"Non era un altro il piano?" sussurrò a Regina.
"Diglielo tu allora, io non ho intenzione di parlare della mia vita sessuale con mio figlio." le sussurrò a sua volta. Emma spalancò gli occhi, anche perché Henry le guardava sempre più confuso.
"Ehm.. mamme... va tutto bene?" chiese il ragazzo arrossendo. Aveva ovviamente sentito quello che Regina aveva detto.
"Sì...È successo una cosa...O meglio abbiamo preso una decisione, che forse a te e a tutto il resto del mondo potrà sembrare strana...E se hai dei problemi con quello che sto per dirti voglio che tu me lo dica."
Henry annuì, visibilmente preoccupato.
"Okay." rispose. Emma gli strinse la mano tra le sue e guardò Regina.
"Io e tua madre... stiamo cercando di vedere se le cose tra noi...possono funzionare..." cercò di spiegare.
Il viso di Henry si illuminò per un attimo, ma poi guardò Malefica. Emma guardava Regina come se le fossero spuntate un paio di ali da angelo sulla schiena.
"Ma..." obiettò il ragazzo.
Mal si sporse appena sul tavolo.
"Io sono d'accordo. Tua madre non sarà la mia cena, te lo prometto."
"Sì, Mal resterà qui...Continuerò a stare con lei..." intervenne Regina.
Henry era sempre più confuso.
"Ma come...?"
Emma strinse appena la presa sulla sua mano.
"Tutte insieme, Henry. Sappiamo che è folle, ma è l'unico modo."
"Immagino sia difficile da accettare e capire per te...Ma non abbiamo trovato un altro modo e non è detto che funzioni, dato la propensione di tua madre a farmi diventare matta...." commentò la mora. Emma rise piano.
"Fosse solo quello il problema..." mormorò.
Henry alternò o sguardo tra le tre, quindi lo puntò su Malefica.
"Quindi avrò tre mamme?!" esclamò, vagamente terrorizzato all'idea.
Emma e Regina si scambiarono un'occhiata divertita.
"In un certo senso...Anche se Mal con te è molto permissiva, così come Emma."
Henry la guardò, spaventato.
"Non credo proprio..."
"Henry, io non sono tua madre e non lo sarò mai... ma amo tua madre. È semplice." si intromise il drago, cercando di tranquillizzare il ragazzo.
"Hey, ragazzino..."
Henry si voltò verso Emma, che gli sorrideva rassicurante.
"... guarda il lato positivo: avrai tre regali invece che due al compleanno." scherzò, riuscendo a farlo ridere almeno un po'.
Regina si sporse verso di lui, un'espressione preoccupata in viso.
"Henry, se la cosa è troppo strana per te devi solo dirlo e tua madre tornerà a casa."
Henry e Emma si guardarono negli occhi, a lungo.
"Non decidere per me." gli disse la madre. "Decidi per te. A me basta che tu stia bene." gli sorrise.
"No." rispose lui deciso "Per me va bene. Ho solo paura che non funzioni..." rispose lui lanciando un'occhiata veloce a Mal.
"Henry vuoi che sia Mal ad andare via?"
Henry guardò sua madre, poi di nuovo Malefica, che lo fissava con un'aria decisamente poco minacciosa e molto, molto spaventata.
"No. No, mamma, io voglio che tu sia felice." le rispose. "Che tutte lo siate." aggiunse subito dopo.
"Quindi ti va bene se cerchiamo di far funzionare questo rapporto?"
Henry annuì.
"Sì." sorrise. "Va bene."
Regina gli sorrise sollevata.
"Grazie tesoro."
Henry le sorrise di rimando. Emma e Mal trattennero a stento un sospiro di sollievo.
"Che ne dite di una fetta di torta?" chiese Regina dopo qualche istante.
"Alle mele?" chiese Emma, vagamente preoccupata.
"Mi sembra ovvio Miss Swan."
Emma le sorrise.
"Tanto in caso mi svegli tu, no?"
Henry trattenne una risata.
Regina le lanciò un'occhiata.
"Se avessi davvero avvelenato la torta...crede che poi perderei il mio tempo a svegliarla?"
"Prima o poi ti verrebbero i sensi di colpa..."
"Potrebbe volerci molto, molto tempo..." intervenne Mal sorridendo, divertita.
"Tipo... ventotto anni, in media?" aggiunse Henry, sorridendo a sua volta.
"Posso aspettare." rispose tranquilla Emma, sorridendo poi a Regina.
"Potrei anche non farlo mai. Non avrei motivo." rispose la mora andando in cucina a prendere il dolce.
Emma sospirò.
"Tua madre non sa stare al gioco..."
Henry si strinse nelle spalle.
"Dipende dai giorni."
"Vi ho sentiti." replicò la donna tornando. Tagliò la torta a fette e le mise nei piatti.
Henry le rivolse un sorriso colpevole, totalmente identico a quello della madre biologica.
"Quel sorriso non vi aiuterà." disse mettendo i piatti davanti a loro per poi sedersi. Una smorfia di dolore si formò sul suo viso per un paio di secondi.
Emma e Mal scattarono in piedi.
"Che succede?"
"Stai bene?" chiesero all'unisono.
"No..." fece dei respiri profondi cercando di calmare le fitte.
"Andiamo in ospedale!"
"Raggiungeteci lì." esclamò Malefica trasportando Regina in ospedale, direttamente su una barella. "Serve un medico!" urlò.
"Mal sta arrivando..." disse spaventata.
La donna le strinse la mano.
"Sta' tranquilla, andrà tutto bene." le sorrise, tesa. Whale accorse.
"Che succede?" chiese.
"Credo che mi siano rotte le acque..." gridò la donna
"Portatela in sala parto!" ordinò il medico agli infermieri. Guardò Malefica.
"Mettiti un camice se vuoi entrare."
Emma apparve accanto a loro in quel momento, Henry al suo fianco.
"Sta..?"
"Sì!" Malefica mosse la mano e cambiò d'abito entrambe. "Andiamo." disse prendendola per mano e trascinandola verso la sala parto, seguendo il tragitto già percorso da Regina e Whale.

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