Emma la guardò tornare in camera, quindi si voltò verso il letto e guardò ancora una volta il pigiama. Sorrise tra sé. Tranne quella volta in cui aveva preso in prestito la camicia di Regina, non aveva mai indossato qualcosa di seta, men che meno un pigiama. Si sfilò il maglione, scompigliandosi i capelli, quindi si tolse gli stivali sfilandoli con i piedi e poi i pantaloni. Coperta solo dall'intimo appoggiò tutto sulla chaise-longue e tornò verso il letto. Prese il pigiama tra le mani, e non poté fare a meno di portarlo vicino al viso. Prima di rendersene conto inspirò col naso il profumo che emanava, un misto di bucato e un odore che avrebbe potuto definire solo come 'Regina'. Non appena si rese conto di quello che stava facendo si diede dell'idiota, e anche un po' della maniaca. Si sfilò il reggiseno e si infilò il pigiama. Rabbrividì al contatto con la seta, fresca sulla pelle, ma subito il tessuto si scaldò, come se rispondesse al suo calore. Emma spense la luce e si infilò nel letto. Persino le lenzuola erano straordinariamente morbide. Dopo aver deciso che doveva diventare immediatamente ricca e comprarle anche lei, abbracciò il cuscino e chiuse gli occhi, ripensando alla serata appena trascorsa. Sorrise al ricordo di sua madre completamente ubriaca, poi tutti i suoi pensieri si spostarono irrimediabilmente su Regina. Su quel lato di Regina che la donna le aveva permesso per la prima volta di vedere. L'aveva già vista bere, ma non in un pub, non così. Lei che ballava, e i suoi capelli, Dio... Emma prese il cuscino e se lo premette sulla testa, come se potesse soffocare i suoi pensieri così. Passò poco prima che fosse costretta a togliere il cuscino, perché era lei che stava soffocando. Sbuffò e guardò fuori dalla porta, lungo il corridoio, e così notò uno spiraglio di luce filtrare da sotto alla porta della camera di Regina. Lo fissò, cercando di immaginare cosa stesse facendo la donna nell'altra stanza. La prima immagine che si formò nella sua testa fu Regina sdraiata a letto, l'abat-jour accesa, un libro in mano. Un libro grande, antico, probabilmente, di quelli che vedi solo nelle biblioteche più importanti, con la copertina di pelle e la costoletta rovinata dal tempo, con il titolo dorato. Oppure era un libro di magia, con la copertina lavorata e pesante quanto il suo contenuto. Subito dopo pensò che, forse, si era addormentata con la luce accesa. Le venne in mente di alzarsi e andare a controllare, ma ci ripensò subito. Non voleva essere invadente, o fare la figura dell'idiota. Già Regina lo pensava, non le servivano ulteriori prove.
Regina si sedette sul letto per togliersi le scarpe e i jeans, poi la maglia. Indossò una vestaglia di seta azzurra e si mise sotto le coperte. Era stanca, aveva bevuto, eppure non riusciva a prendere sonno. Si rigirò nel letto ancora e ancora. Emma era nella stanza accanto...E questo le impediva di dormire. La sua presenza la rendeva nervosa ed eccitata allo stesso tempo... Scacciò via i pensieri scuotendo la testa. No, non doveva pensare ad Emma in quel modo. Non poteva.
sbuffò infastidita e si sollevò a sedere. Maledizione esclamò nella sua testa. Accese la luce premendo il pulsante di fianco a letto e sistemò il cuscino contro la spalliera del letto e si poggiò ad esso. Si massaggiò le tempie cercando di calmarsi, di smettere di pensare a Emma. Emma che stava nella stanza accanto... Indossando un suo pigiama di seta, che sfiorava la sua pelle liscia e candida
Doveva dormire, doveva solo dormire, non poteva essere così difficile. Fece dei respiri profondi ma non riuscirono a calmarla. Cercò di afferrare il libro che teneva sul comodino ma cadde per terra con un tonfo. Non passarono neanche due secondi prima che la porta venisse spalancata. Regina si voltò di scatto per vedere Emma praticamente aggrappata alla maniglia per l'impeto con cui era corsa da lei.
"Stai bene?" chiese la Salvatrice mentre ancora la porta girava sui cardini, agitata.
"Sì, mi è solo scivolato il libro..." rispose, interdetta, sorpresa nel vederla davanti alla porta. Si raddrizzò e posò il libro sul comodino. "Cosa fai ancora sveglia?" le chiese poi, la fronte aggrottata.

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Stay with me
FanficLa storia si sviluppa a partire dalla 6x15 per prendere poi una piega del tutto inaspettata. Scritta in collaborazione con la mia meravigliosa Hart.