Capitolo 2.

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Un ragazzo deficente,perché così si deve chiamare mi viene addosso col suo motorino,fortunatamente nulla di rotto,velocemente mi alzo e ci fermiamo più avanti,mi invita al bar per prendere un bicchiere di acqua e zucchero,ma io sinceramente avevo scuola fra circa 10 minuti e non potevo permettermi di sedermi ad un bar,e lui disse :«Scusa se ti ho quasi ucciso,ma non ti avevo visto,sai sei così piccolina,la prossima volta stai più attenta»,ma come 'stai più attenta' «quello che deve stare attento sei tu,stai attento a dove guardi» replicai...

Insomma ero al quanto furiosa,oltre al danno pure la beffa..

Anche lui aveva una cartella,e lui vedendo la mia disse «Vedo che hai la cartella,per farmi perdonare potrei darti un passaggio a scuola? Anche io ci sto andando» Come potevo non accettare,dato che nessun pullman passava? «si grazie mille» risposi.

Mi diede il suo casco,e dallo specchietto rifletteva lui,aveva i capelli color castano chiaro,occhi azzurro cielo e da come mi mantenevo era molto muscoloso,secondo me aveva degli addominali da paura........

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