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Mi sveglio di scatto, sentendo un forte rumore provenire dalla cucina, nel cuore della notte.
Ho paura...così tanta paura.

So benissimo cosa sta succedendo fuori dalla mia camera, precisamente in cucina.

Sento rumori di piatti che sbattono per terra.
Di bottiglie in vetro che toccano il suolo, frantumandosi.
Sento...Sento l'ira di mio padre fin da qui.
Rannicchiato sotto le coperte che ascolto la rottura di quel perfetto silenzio, sovrastato dai rumori di un uomo disperato e spezzato. Ucciso dal destino.
Ucciso dal fato, che aveva deciso di portarsi via l'unica donna che ama.

Si, ama tutt'ora la mamma.

Ma odia me, il suo unico figlio.
Il figlio che insieme hanno creato.
Colui che soffre in silenzio.
Colui che non ha mai pianto per la morte della madre, cacciando le lacrime dentro di sé, reprimendo i suoi sentimenti.

Kim Taehyung...così mi chiamo.
Orfano di madre e privo di affetto da parte del padre.
Una vita che, con il passare dei giorni, diventa monotona e normale.

Nessuno desidera la morte della madre, così come essere maltrattato dalla figura paterna.

Nessuno desidera un amico che arriva a scuola pieno di lividi che, quelli sul volto provava a coprire con il fondotinta.

Un ragazzo poco perfetto. Anzi, sbagliato agli occhi degli altri.

Ma non ho paura.
Non ho più paura di affrontare la vita...perchè non voglio farlo.
Mi sono già arreso, ma ho troppa paura della morte.
Non voglio suicidarmi, ma venir ucciso.
Se...Se magari mio padre prendesse un coltello e me lo infilzasse, sarei la persona più felice del mondo.
Voi...avete mai pensato ad una vita felice e spensierata? Magari avendo accanto la persona che ami.
Beh, io sì. Ogni giorno.
Ma non piango.
Calde lacrime cadono giù dai miei occhi castani, tendenti al nero, solo quando mi guardo allo specchio, dopo gli ennesimi abusi da parte di mio padre, e capisco che faccio veramente schifo.

Mangio veramente poco e per questo mi si vedono le costole. Sono più debole del solito, ma non mi importa.
I lividi sulle mie gambe, sullo stomaco, nelle braccia e in viso sono un'oscenità. Qualcosa che esecro.
Le profonde occhiaie sotto gli occhi, causate dalle notti insonni passate ad ascoltare il rumore di qualcosa che si sfracella contro il pavimento oppure i gemiti delle ragazze che mio padre porta a casa.
Dice di amarla, e gli credo.
Dopo aver peccato si rannicchia sempre per terra a piangere e si rifugia nella sua tana segreta: alcol.
Capisce di sbagliare, se ne rende conto, ma è così vittima dell'alcol e del sesso che non riesce a smettere, accogliendo a braccia aperte la sua distruzione.

Sono paranoico, vero?
Sono così.
Così apatico. Neanche un piccolo sorriso riescono a formare le mie labbra.

Però ho delle passioni!
E sono così felice di averle!
Mi piace cantare. So cantare.
Ma non so scrivere i testi ahah.
Poi, umh...mi piace ballare!
Di solito, quando mio padre non è a casa imparo i balli dei gruppi kpop.
Soddisfazione personale.
So anche disegnare. Mi rifugio nel mondo dell'arte quando sono giù di morale.

Oh...aspettate. Non sento più rumori.

Mi tolgo le coperte di dosso e mi alzo dal letto, pronto a fare ciò che ogni notte faccio, contro la sua volontà.
A passo strisciato mi dirigo verso la porta, che apro, e poi esco.
La luce della cucina è accesa, quindi vado li.
Mi accosto alla soglia della porta, guardando la povera anima distrutta di mio padre, che giace per terra con le lacrime agli occhi.
Velocemente prendo una coperta dal divano e mi avvicino a lui. Mi inginocchio davanti e, dopo aver aperto la coperta, la adagio sulle sue spalle, così che non prenda freddo.

Lui mi guarda in modo strano, un'espressione...serena?

F-Figliolo...》Dice lui, poggiando una mano sulla mia guancia.

I miei occhi si spalancano a tutta quell'innocenza.
Ma tutto ha un'inizio ed una fine, no?
Infatti mi lancia un potente schiaffo in guancia, così forte da farmi voltare la testa di lato.

LURIDO FROCIO DEL CAZZO, LEVATI DAI COGLIONI, PRIMA CHE TI AMMAZZO!》Urla.

Con il cuore a mille e la delusione in viso corro in camera mia.
Mi rannicchio sotto le coperte, dopo aver chiuso la porta a chiave, e mi mordo il labbro tentando di non piangere. Devo dormire perchè mi aspetta il primo giorno di scuola in una città diversa, quindi serro le palpebre e senza accorgermene cado tra le braccia di Morfeo.

~•~•~•~•~•~
Vi piace questo modo di scrivere in prima persona?
É troppo depressa 'sta storia?
Forse sì, ma state tranquilli che quando arriverà Jeongguk cambierà tutto MUAHAHAHHA...okay basta.

Avevo una domandina per voi eheheh
Vorrei scrivere un'altra storia, ma non KookV, su quale ship?

•Namjin

•YoonSeok

•YoonMin

•Vhope

Armadi pelati, ciao.

"Bruise"࿇к◊◊к√Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora