0.5. Nuova Vita

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Jo: "Come fai a conoscermi?" Chiedo guardando il ragazzo difronte a me, appena arrivato.
Stefan: "Scusami, mi hai ricordato una persona." Dice pensieroso e guarda il ragazzo al suo fianco, un ragazzo dagli occhi azzurri e capelli corvini, come l'ebano.
Jó: "Sono un po' confusa." Ammetto.
Sabrinah: "Dai, andiamo, lasciamoli stare."
Sabrinah mi trascina lontano dal gruppo dei ragazzi e sento ancora che stanno parlando di noi.
Damon: "La conosci davvero, fratello?"
Stefan: "Ne parliamo dopo."

[...]

Entriamo in un locale di cui l'insegna ci fornisce il nome: "Rosseau". Al bancone c'è un ragazzo che si avvicina e ci chiede cosa volessimo ordinare.
Jò: "Ripenso a quei due, come facevano a conoscere il mio nome?" Chiedo ai miei amici, nonostante ero a conoscenza che sapessero meno di me. Gli altri alzano le spalle, dandomi la conferma di ciò che pensavo.
Jane: "Probabilmente conoscono la tua famiglia, dovresti chiedere loro qualcosa."
Il ragazzo di prima torna al tavolo con ciò che avevamo precedentemente ordinato.
Kol: "Siete nuovi, vero?" Chiede guardandoci.
Lauren: "Sì, ci siamo appena trasferiti."
Kol: "Capisco. Questa città è piena di sorprese, vi piacerà. Io sono Kol, Kol Mikealson."
Mikealson, questo cognome l'avevamo già sentito da Niklaus quindi dovevano essere parenti, forse fratelli.
Jane: "Ma hanno tutti lo stesso cognome qui?"
Lauren: "È la famiglia degli originali, la prima famiglia di vampiri di tutta la storia. Da loro discendono tutti gli altri vampiri, collegati con un forte legame." Spiega Lauren che sapeva molte cose sul mondo soprannaturale, poiché affascinata da esso.
Sabrinah: "In che senso un forte legame?"
Lauren: "Se l'originale de cui proveniamo perdesse la vita, noi moriremmo con lui."
Tutti ci guardiamo spaventati da questa notizia.
Lauren: "Ma tranquilli. Gli originali sono immortali. L'unica arma in grado di ucciderli è un paletto di quercia bianca la quale è stata bruciata al momento della transizione. Tutto questo perché persero un figlio, ucciso da un branco di lupi. Siccome non vollero più provare il dolore di perdere un figlio decisero di non provarlo più e si sbarazzarono dell'arma capace di uccidere gli altri figli."
Sabrinah: "Wow, come fai a sapere tutte queste cose?" Chiede sorpresa.
Lauren: "Semplice curiosità, mi piace informarmi." Rispose lei.

       Due settimane dopo
Dopo ciò che è accaduto prima, ci riuniamo in una biblioteca del quartiere per cercare informazioni sulle nostre origini.
Jane: "Ho scoperto che non si può essere strega e vampiro nello stesso momento poiché le streghe tengono in vita il legame con la natura ma sono certa che non è del tutto così."
In lontananza vediamo entrare Marcel con un gruppo di vampiri al suo comando. Si avvicinano a noi e spengono i nostri computer, ci tolgono i libri e ci guardano male, intimandoci con lo sguardo ad andare via. Noi ricambiamo i loro sguardi intimidatori e rimaniamo seduti ai nostri posti.
Marcel: "Andate via o sarò costretto a farvi smembrare dai miei vampiri diurni."
Lauren: "Siamo forti tanto quanto voi, non ci riuscirete mai."
Marcel, con un colpo netto, butta a terra il tavolo intorno al quale ci eravamo raggruppati per le ricerche. Subito dopo, prese per il collo Mark e lo getta sul pavimento dall'altra parte della stanza. In quel momento entrarono Stefan e Kol. Stefan si affretta a raggiungere Marcel per fermarlo prima che continuasse a far del male ai nostri amici.
Marcel: "Ma che cazzo fai?" Urla il maggiore.
Stefan: "Lasciali stare, non tartassarli ancora. Stanno solo cercando di scoprire le loro origini. È per caso un reato, Marcellus?"
Marcel lo alzò da terra, prendendolo dal collo come aveva fatto precedentemente con Mark. A fermarlo arriva Damon, il fratello di Stefan, che libera il ragazzo dalla presa del re del quartiere.
Damon: "Cosa sta succedendo qui?"
Sabrinah: "Stavamo cercando alcune informazioni."
Damon: "Informazioni su cosa?" Ci guarda storto
Jó: "Informazioni sulle nostre origini." Dice spavaldamente parandosi davanti ai suoi amici per proteggerli.
Marcel: "La città non ha niente da darvi, dovete andare via. Qui non troverete nulla che vi interessi. Non è qui il vostro posto." Ringhia guardandoci.
Lauren: "Anche noi apparteniamo a questa città. Come te, discendiamo da uno degli originali e l'abbiamo scoperto da poco perciò vorremmo capire meglio."
Marcel: "Voi non siete come noi e non lo sarete mai. Ve lo dico un'ultima volta: andate via da New Orleans. Vi dò tempo fino a questa sera, se non ve ne sarete andati dirò ai miei uomini di cercarvi e di non avere pietà di voi." Lo guardiamo mentre esce dalla biblioteca assieme ai suoi vampiri diurni.

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