10 {REVISIONATO}

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Matt penso sia il classico ragazzo che non si limita ad avere una singola ragazza, ma forse mi sbaglio. Non sono molto attratta dai tipi come lui cioè, non che abbia mai avuto un ragazzo, ma non mi piace il fatto che questi ragazzi usino le donne per i loro sporchi comodi. Preferisco uno come Stephan ma chi lo sa se non mi sto sbagliando anche sul suo conto.

«Ti riaccompagno almeno a casa» dice con tono di supplica.

Annuisco e sorride, non amo dire sempre di no alle persone perché poi mi sento in colpa e so come ci si sente dopo l'ennesimo rifiuto.

Mi accompagna fino all'armadietto per prendere il libro di aritmetica e mi accompagna in classe.

«Oggi ti va di uscire?» mi chiede appoggiandosi sullo stipite della porta.

Accettare o non accettare? Questo è il problema. Se ci fosse Stephan mi consiglierebbe di andarci ma so che le conseguenze saranno care, ma cosa centra lui in tutta questa situazione? Devo ragionare con la mia testa, come ho sempre fatto, e non con la sua.

«V-va bene»

«Perfetto, alle 17 sono da te» dice dandomi prima un bacio sulla guancia e poi andarsene.

Suona la campanella e vado a sedermi.

«Se solo sapesse che Matthew la sta solo usando non farebbe così tanto la sgualdrina» sento dire da Lucy, una ragazza della mia classe.

Rabbrividisco e sgrano gli occhi.

Qualcuno mi abbraccia da dietro facendomi sobbalzare.

«Ti devo parlare» dice con voce roca, la quale mi fa rabbrividire.

«Ma che puttana. Non solo fa la santarellina a scuola ma per giunta esce con Matt e ruba il ragazzo a Daisy» sento dire da Camila.

«Se sapevo che era così me la sarei fatta già dal primo anno» ridacchia Josh.

«Una passata gliela darei, forse dopo a pranzo» dice Alexander.

Mi stacco immediatamente dall'abbraccio e, con le lacrime agli occhi, corro via dalla classe, è passato troppo tempo da quando non mi taglio ed è arrivato il momento di farlo. Mi chiudo in uno dei bagni e scoppio a piangere, prendo il taglierino che ho rubato dalla vecchia cassetta degli attrezzi di mio padre e inizio a tagliarmi. Una sensazione di dolore che si trasforma poi in piacere pervade tutto il mio corpo, ho voglia di continuare, di farmi del male e questo è il modo migliore. I tagli si fanno man mano più profondi e, vedere il sangue fuoriuscire come se fosse una fontana d'acqua rossa, non fa altro che alimentare la mia voglia di andare avanti.

Perché la gente è così crudele? In questa scuola sono tutte delle poco di buono e giudicano me che non so neanche che cosa significhi baciare qualcuno.

Quando sono soddisfatta esco fuori e sciacquo le braccia per bene cercando di fermare il sangue che fuoriesce.

Torno in classe e vedo una scena spiazzante.

«Andiamo, amico. Non dirmi che non te la sei fatta» ridacchia Alexander.

«Non mi faccio le mie amiche» dice a denti stretti sbattendolo contro il muro.

Ecco la prova che per lui sono una semplice amica e niente più, la prova che lui non prova le mie stesse cose. Andiamo, Krystal! Svegliati dal tuo mondo fatto di fiabe a lieto fine, cosa sono andata a pensare? Se Stephan mi voleva non mi avrebbe spinto ad accettare l'invito di Matt, non mi avrebbe parlato delle uscite con Daisy e non mi avrebbe detto che forse l'ama. Sono solo una stupida!

«Dai, smettila» dice Daisy toccandogli la spalla.

Quanto vorrei strapparle quei capelli, uno per uno ma so che avrei la peggio.

ANGEL (In corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora