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Passa ormai un'ora e tutti i ragazzi presenti hanno raccontato cosa li fa soffrire, sono stata l'unica che non ha esposto il mio problema e, quando il professore mi ha chiesto se volevo dire qualcosa anche io, ho scosso solo il capo.

Usciamo dall'aula e ognuno si dirige verso le rispettive case, almeno io non posso chiamarla così. Credo ancor si più che ho fatto una stronzata bella e buona ad andarmene, conosco Stephan appena da una settimana e ho tanta paura di venir giudicata ancora una volta come la troia di turno.

Decido di chiamarlo per chiedergli dov'è.

«Ehi, ti serve qualcosa?» dice in modo secco, sono sempre più convinta di voler tornare a casa mia.

«Emh, d-dove sei?»

«Da Daisy, ceno da lei»

«Ed io come entro?»

«Con le chiavi»

«Non le ho le chiavi»

«Allora aspetta che torno io, ci vediamo verso le 22 davanti la yogurteria del centro»

«Stephan cosa cazzo faccio fino alle dieci di sera davanti ad una yogurteria?» sbraito alzando la mano libera in alto.

«Quello che ti pare, tanto nessuno sa dove sei finita»

«Ma vaffanculo, muovi il culo e vieni subito qui. Prendo la valigia, me ne torno a casa»

Mi sento in colpa per come gli ho parlato, io so di non essere così ma mi ha fatto davvero incazzare.

Lo sento sbuffare e poi mi dice che sta per arrivare.

Stacca la telefonata senza aspettare una mia risposta, che maleducato.

Mi siedo su una panchina all'angolo del suo palazzo, forse lui non è il ragazzo dolce e gentile che mi sono immaginata quando l'ho conosciuto, forse ho affrettato le cose, insomma mi sono fidata ciecamente di lui solo perché vuole essere mio amico, che stupida che sono.

Dopo quindici minuti lo vedo girare l'angolo, mi alzo dalla panchina e raggiungo il portone guardandolo fisso negli occhi. In questo momento provo solo rabbia e disprezzo nei suoi confronti.

«Tu non vai da nessuna parte» dice lui incrociando le braccia.

Faccio un respiro profondo per calmarmi e lo guardo negli occhi.

«Voglio andarmene a casa mia»

«No»

«Perché dovrei rimanere qui?»

«Perché non permetterò a tuo fratello di farti del male» dice addolcendo lo sguardo.

«Non voglio disturbare nessuno, tanto meno te»

«Santo cielo, non lo fai!» dice alzando la voce di qualche tono.

«Oggi mi è sembrato che la mia presenza vi disturbasse, al telefono me l'hai fatto anche capire, mi hai addirittura evitato tutto il giorno!»

«Ero nervoso, molto»

«Perché?»

«Daisy mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta per niente» dice calciando un sassolino.

«Cioè?»

Ho terribilmente paura di quello che sta per dirmi, ho paura che lui non mi voglia come amica per il semplice fatto che a Daisy urta la mia sola presenza.

«Niente di importante, le solite cavolate. È molto possessiva nei miei confronti, ma anche io sarei stato geloso se qualcuno avesse toccato o guardato questo bel faccino che mi ritrovo» dice accarezzandosi una guancia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2018 ⏰

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