8. Ho Dei Compagni Di Lavoro Molto Comprensivi

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Mi svegliai e mi ritrovai di fronte un viso conosciuto.
Newt.
I suoi occhi marroni mi stavano fissando, il suo naso era a qualche centimetro dal mio e aveva le mani incrociate dietro la schiena. Mi fece prendere un tale colpo, che sbattei la testa sul muro alle mie spalle dallo spavento.
"Newt. Caspio che botta!" mi massaggiai la nuca.
"Che avevi intenzione di fare?" mi aiutò ad alzarmi.
"Io niente, aspettavo solo che ti svegliassi. Piuttosto tu che stavi facendo? Come mai ti sei addormentata qui tutta sola?" mi guardò con una faccia provocatoria, e un ghigno divertito gli apparve sul volto.
"Hahaha.. Andiamo sto scherzando fiorellino. Vedo che hai lasciato il tuo nome sul muro finalmente." mi sorrise e ci incamminammo a fare colazione. Finalmente mi ero svegliata ad un'ora giusta, e potei fare colazione con tutti i radurai. Quella mattina Frypan aveva cucinato le uova con la pancetta, una cosa sublime, tutti lo sottovalutavano come cuoco, ma secondo me era un grande, forse perché avevo costantemente fame e qualsiasi cosa che mettessi sotto i denti mi andava bene. Ultimamente avevo la strana sensazione di essere costantemente osservata, non solo dalle scarceratole, di cui mi aveva parlato Newt qualche giorno prima, ma da qualcuno. Molto spesso quando alzavo gli occhi notavo un raduraio biondo dei costruttori che mi guardava storto, anche quando mi trovavo a passeggiare in giro per la radura. Sarà stato uno dei più grandi lì, avrà avuto 18 anni se non di più. Era muscolo e alto, con una faccia costantemente corrucciata. Non sapevo bene chi fosse, ma non volevo averci niente a che fare.
Finita la mia colazione decisi che era arrivato il momento di parlare a Jeff e Clint del parto, anche se sarebbe stata la cosa più imbarazzante della mia vita. Arrivata di fronte alla porta dell'infermeria feci un bel respiro e bussai due volte.
"Posso entrare? Sono Rose" i due ragazzi erano seduti su delle sedie al centro della stanza. Clint aveva le gambe distese e le mani dietro la nuca, Jeff aveva le gambe incrociate. Stavano parlando di qualcosa ma quando entrai si alzarono entrambi in piedi.
"Rose, entra pure sei la benvenuta. Pronta per un'altro giorno da infermiera? Ma dov'è Jack, non doveva accompagnarti lui?" domandò Jeff perplesso.
"Io ecco.. veramente dovrei parlarvi.. In privato." i due medicali si scambiarono uno sguardo come se si stessero leggendo nel pensiero e annuirono facendomi sedere con loro. Clint muoveva morbosamente la gamba destra e Jeff aveva poggiato entrambi i gomiti sulle ginocchia.
" Ascoltate, so che noi non ci conosciamo da così tanto tempo per be..parlare apertamente di questo genere di cose. Il fatto è che.... Non ve lo chiederei se non fosse assolutamente necessario ma.. Non è che voi potreste.." ero talmente imbarazzata che faticava ad arrivare al dunque e balbettavo continuamente
" Si ti aiuteremo" Jeff e Clint mi fecero un debole sorriso.
"Sappiamo cosa ci stai chiedendo e.. La verità è che ne abbiamo parlato anche noi quando sei arrivata. Sapevamo che prima o poi c'è lo avresti chiesto e ti promettiamo che ci metteremo tutto l'impegno possibile per aiutarti. Non abbiamo intenzione di lasciarti sola in un momento del genere, anche se noi siamo maschi e te.. Femmina. "era stato Clint a parlare. Cavolo dovevo molto a quei ragazzi.
" Oddio vi ringrazio. Grazie grazie grazie. Veramente non avete idea di quanto sia felice che mi diate una 'mano', diciamo. "probabilmente ero diventata color porpora, ma ero veramente felice in quel momento. "Credo che ne dovremmo parlare insomm-"
"Ragazzi aiutatelo per favore gli si è conficcato un ramo nella gamba!" in quell'istante entrarono due ragazzi con uno sulle spalle dolorante e con la gamba sanguinante.
"Poggiatelo sul letto presto. Ma come caspio è successo?!"
"Era sopra l'albero vicino alla sala delle adunanze e stava cercando di tagliare via un ramo che stava rompendo il tetto e.. Crack! Il ramo si è rotto di colpo e delle schegge gli si sono conficcate nella gamba" Sbiancai di colpo e mi sentii una sploff in quel momento.
Il ragazzo si lamentava e si contorceva dal dolore, solo dopo notai che quel raduraio era quello che in questi giorni mi continuava a guardare male. Mi fece pena vederlo ridotto in quello stato, così decisi di prendere in mano la situazione e aiutarlo
"Jeff va a prendere in magazzino tutte le garze, le pinzette e il disinfettante che trovi. Clint va da Fry e prendi dell'acqua bollita. Quanto a voi ragazzi smammate, fuori di qui." rimasi sola col ragazzo in meno di 20 secondi.
"Hey, come ti senti?" che domanda idiota Rose.
"Secondo te?! Una sploff!." il ragazzo si stese meglio, ancora con la ferita sanguinante. Presi un asciugamano pulito e iniziai a tamponare. Perdeva molto sangue.
"Oh oh che fai?!"
"Sto solo tamponando la ferita, sono una medicale" il ragazzo mi guardava con la sua solita espressione da schiaffoni. Si girò dall'altra parte e mi diede le spalle. Io continuai il mio lavoro.
"Come ti chiami?" domandai cercando di essere cortese.
Socchiuse gli occhi e fece una smorfia di dolore.
"Ahh..Fai piano caspio! Mi chiamo Chris" sbottò.
"Bene Chris.. Perché mi guardi sempre male?" si girò di scatto infuriato
"Io. Non. Ti. Guardo." disse secco col viso corrucciato.
"Sta attenta a quello che dici ragazzina, la radura non è un posto sicuro" le sue parole mi inquetarono leggermente, ma lo stesso continuai a fissarlo negli occhi cercando di non far trasparire nessuna emozione.
"Ecco le garze e il resto"
"Ed ecco l'acqua" i ragazzi avevano fatto presto.
"Perfetto. Ora rilassati che ne avremo per le lunghe" ci misi tutta la mattina e parte del pomeriggio a togliergli ogni scheggia che aveva nella gamba. Fu un lavoro lungo e stancante, ma alla fine fui soddisfatta.
"Bene ragazzi qui ho finito. Vado a pranzare." mi lavai le mani sporche di sangue e le asciugai con un panno pulito.
"Ormai è ora di cena Rose. Siamo contenti di te comunque, sei molto brava." ero felice ma allo stesso tempo un po' imbarazzata e mi sentii le guancie rosse.
Risposi farfugliando un 'grazie' con le mani nel volto. Adoravo quel mestiere, sentivo che era fatto per me. Stavo uscendo dalla porta quando mi ricordai di una cosa
" Ah ragazzi. Mi sono appena ricordata di dirvi che il bambino nascerà tra 2 settimane e mezzo circa." scattatorono entrambi in piedi e insieme escalmarono.
" DUE SETTIMANE E MEZZO?!!? "

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