24. Goodbye My Friends

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Mi rigiravo tra le mani il Dispositivo quando alla fine capii.

Ero di guardia di fronte a Gally che si trovava nella stanza dei medicali. Stava per cominciare la mutazione.

Avevo aiutato Jeff e Clint a curare gli altri radurai feriti, che fortunatamente non erano gravi e poi ero stata con Gally per il resto del tempo.
Alcuni radurai avevano celebrato il funerale di Jack in fretta, per pietà verso quell'anima dannata.
Tutti i feriti erano stati portati in sala da pranzo ed erano stati medicati a dovere e ora dormivano.

Stavo davanti al corpo di Gally sofferente, seduta su una sedia con le mani sulla testa.
Ero diventata totalmente apatica.
Soffrire così tanto in un arco di tempo così breve mi aveva prosciugato di ogni sentimento che provavo verso il mondo.
L'unica cosa che volevo in quel momento era la mia bambina.

Le prime luci dell'alba si stavano addentrando nella radura, e tutti i radurai dormivano sfiniti dalla nottata così intensa.
La mia apatia mi aveva permesso di riflettere sullo scopo del dispositivo.
Chris aveva detto che quando si trovava nel labirinto gli aveva permesso di prendere la via sicura e di condurlo dove voleva. Se io avessi seguito le sue mosse, forse mi avrebbe portato dove volevo.
Presi la decisione e mi alzai finalmente da quella sedia.
Diedi un bacio sulla fronte al ragazzo che mi aveva sempre protetta, amata e non mi aveva abbandonato mai, e uscii dalla stanza.

Tutto era calmo nella radura, si sentivano solo i rumori dei radurai che russavano, beati nel mondo dei sogni.

Camminando verso le sale da pranzo passai di fronte al mio casolare.
Era completamente distrutto e ridotto in cenere, non c'era più traccia dei miei effetti personali.
Ne della chitarra, ne della lettera, era tutto raggruppato in un mucchietto di cenere.
Non stetti li troppo a disperarmici sopra e continuai per la mia strada.

Dalla stanchezza alcuni radurai si erano perfino distesi per terra a dormire.

Passai senza fare rumore tra quei corpi addormentati finché non trovai chi cercavo.

Newt dormiva beatamente seduto su una panchina e con la testa appoggiata di lato al tavolo.
Il suo viso era triste e turbato, ma comunque riusciva a dormire.
Gli accarezzai un po' i capelli e poi mi avvicinai al suo orecchio sussurrandogli ciò che avrei voluto dirgli da tanto.
"Ti amo"
Dopodiché, senza svegliarlo, gli diedi un lieve bacio d'addio sulle labbra e andai da Lucas.

Il ragazzino si trovava disteso sopra un tavolo con le fasciature sulle gambe e sulle braccia. Aveva tanti taglietti sul viso, ma comunque sorrideva mentre dormiva.
Cercai di non pestare la faccia a qualche raduraio che dormiva sotto e mi avvicinai a Lucas.
Gli diedi un bacio sulla guancia e lo accarezzai dolcemente cercando di imprimere quei momenti nella mia memoria, per paura che un giorno mi sarei risvegliata nuovamente in una scatola priva di ricordi del mio passato.
Non li avrei mai dimenticati, nessuno di loro.

Avrei voluto salutare anche qualche altro raduraio, ma il sole cominciava a farsi spazio nel cielo, così mi avviai verso la mia destinazione.

Le porte del labirinto si erano appena aperte e nessuno sembrava essere nei paraggi.

Feci un respiro e presi coraggio prima di varcare le immense porte.

"Ferma" disse una voce calma dietro di me.

Mi voltai e vidi Minho a braccia incrociate fermo a qualche metro da me.
Non mi ero accorta della sua presenza.
"E così è arrivato il momento..."
Lo guardai un po' perplessa cercando di non crollare proprio nel momento in cui mi sentivo più sicura di me ed ero pronta a partire.
"Ho sentito, ieri, quando hai parlato a Lucas. Ho mantenuto il segreto, ma so tutto. So che te ne andrai."
Dovevo essere forte, mi ero ripromessa di non cedere più alle emozioni. Quindi mi limitai a distogliere lo sguardo da quello dell'asiatico.
Lui mi venne in contro e mi abbracciò stretta.
" Sta attenta ok? "
Lo ringraziai per la sua comprensione.
" Devo ritrovare Grace"
"Ti capisco. Non ti dimenticare di noi, perché noi non ti dimenticheremo.
E se un giorno volessi tornare, Gally sarà felice di ricostruirti il casolare."
La sua voce era incrinata, stava trattenendo le lacrime.
Ci sciogliemmo dall'abbraccio e lui mi diede un bacio sulla fronte. Si allontanò dalla porta e finalmente varcai la sua soglia.

Mi voltai un ultima volta, come per dire addio per sempre alla mia casa, e cominciai a correre.

Svoltai un paio di volte fino a quando mi sembrava di essere abbastanza lontana e mi fermai.

Feci un respiro profondo. Tirai fuori dalla tasca il dispositivo e feci per azionarlo ma una voce mi chiamò.

"Rose..."

Era Lucas. Il suo viso, cosparso di polvere e ferite era solcato da lacrime. I suoi occhi erano pieni di tristezza, ma la sua espressione era sicura e matura, come se di fronte a me non ci fosse più il bambino impaurito che avevo visto poche ore prima, ma un ragazzo con lo spirito di un uomo che stava fermo a guardarmi negli occhi a pochi metri da me.

"Io vengo con te. Abbiamo iniziato questo viaggio insieme, lo finiremo insieme." le parole di Lucas mi infusero coraggio e mi avvicinai a lui stringendolo in un abbraccio.

"Va bene. Verrai con me."
Presi la mano al ragazzino e azionai il dispositivo.

Dall'alto una luce verde e fioca ci avvolse come una aura divina. Un vento leggero ci investì, mi sentii improvvisamente leggera e i nostri piedi si staccarono da terra.
La luce divina ci trascinò in alto fino a sopra le mura del labirinto.

Il cielo si scoprì essere un soffitto, dal quale si aprì un buco circolare che ci inghiottì entrambi.

Abbastanza stordita e parecchio confusa, mi ritrovai sopra una lastra di metallo che ancora stringevo la mano a Lucas, dopo che il soffitto si era richiuso.

Ci trovavamo dentro una stanza bianca esattamente identica a quella del mio sogno, e una donna dai capelli biondi e il camice da laboratorio stava di fronte a noi con una cartellina fra le braccia.

"Salve soggetto E12 e soggetto A19."

La donna fece una breve pausa e cominciò a camminare avanti e indietro.

"Le vostre variabili nel Gruppo A sono state eccellenti e il nostro progetto annesso per la ricerca della Cura è stato un successo, nonostante non sia andato come programmato."

Io e Lucas non capivamo nulla di ciò che la donna stava dicendo, ma mi feci coraggio e le domandai cosa stava succedendo.

" Che significa tutto ciò? Dov'è Grace e chi siete voi? "

La donna ghignò divertita alla mia domanda.

" Cara. Noi siamo la WICKED e vedrai che presto tutto avrà un senso. Finisci il lavoro Janson."

La donna parlò con l'auricolare che aveva all'orecchio e ci lasciò soli nella stanza bianca.
Entrambi, sia io che Lucas eravamo terrorizzati per ciò che stava per succedere.
Dopo poco due uomini con delle entrarono nella stanza immobilizzandoci con dei dardi elettrici.

Svenni poco dopo e Lucas fece lo stesso.

...

Rose e Lucas vennero separati come accadde tanti anni fa a casa loro, quando la WICKED lo rapì lasciando sola lei, sua sorella, a morire di fame e freddo. Forse fu solo fortuna, oppure il destino, ma molti anni dopo i due ebbero la possibilità di incontrarsi di nuovo, ma non erano consapevoli di chi erano l'uno per l'altro, ma dentro di loro comunque qualcosa era scattato.
Ma ora erano stati separati di nuovo stavolta per sempre... Oppure no?


ADUNANZA
Ecco qua il penultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo.
Che ne pensate?
Sono crudele lo so 😭
Puntualizziamo due cosette però..
Allora 1 ho cambiato un po' dalla storia originale sul fatto che sia Minho invece che Alby a trovare Newt che si è provato a suicidare *sad moment*
2 avete capito ora perché Gally era così simpatico e affabile? Proprio perché la mutazione non l'aveva ancora subita.
Nel prossimo capitolo capirete cos'è successo in dettaglio ai nostri radurai.

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