17. Sotto La Luna

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"Ma dove mi stai portando Newt?" gli domandai divertita. Mi teneva le mani sugli occhi e mi stava guidando verso non so dove.

Era passato qualche giorno dal parto e mi ero definitivamente ripresa. Ormai calata la sera ed era tempo per tutti per andare a dormire, ma Newt aveva insistito che mettessi a dormire Grace e lo seguissi. Sentivo dei rametti rompersi al mio passaggio, mi trovavo nel boschetto.

"É una sorpresa, lo scoprirai presto"
Newt sembrava esaltato, sperai fosse una bella sorpresa.

All'improvviso si fermò, sempre tenendomi le mani sugli occhi, e bisbigliò qualcosa che non riuscii a capire ad una persona che si trovava probabilmente vicino a lui.

"Sei pronta?" mi domandò.
Annuì decisa ed esaltata col capo e il biondo mi tolse le mani dagli occhi.

Rimasi a bocca aperta dallo stupore; di fronte a me c'erano tutti i miei amici: Gally, Lucas, Minho, Frypan, Jeff e Clint, che avevano preparato per me una specie di... Festa.

Avevano illuminato con delle lanterne la porzione di bosco dove ci trovavamo e avevano accesso un piccolo falò; per fare spazio avevano tagliato un paio alberi e li avevano utilizzati come tavolini per appoggiare i biscotti, probabilmente cucinati da Fry, e la frutta; i tronchi degli alberi tagliati erano stati utilizzati per creare delle panchine di fortuna ; con tanti fogli di carta avevano creato un cartellone con su scritto in malo modo
'Auguri Nuova Mamma'.

Tutti i miei amici urlarlo all'unisono "SORPRESA!" e vennero di me abbracciandomi tutti insieme. Non pensavo che la mia amicizia li avesse uniti tutti a tal punto che mi avessero organizzato una festa.

Mi rendeva così felice vederci tutti insieme come una grande famiglia. "Non è molto... Ma è il massimo che siamo riusciti ad organizzare" Clint fece spallucce sorridendomi.
"Per me è più che abbastanza ragazzi. Sono così felice"
Non la smettevo di sorridere, era come un riflesso involontario.
"Abbiamo ottenuto, a fatica, il permesso da Alby di fare festa fino a tardi, a patto però che non facciamo caos, perciò Rose..." Newt lasciò in sospeso la frase guardandomi maliziosamente.
"Gradiremmo veramente tanto che tu ci suonassi qualcosa" Gally mi porse la mia chitarra e mi invitò ad accomodarmi in uno dei tronchi /panchina di fronte al fuoco.

Ero un po' imbarazzata dalla faccenda, ma quando iniziai a suonare, e Minho e Clint si misero a ballare a tempo di musica, tutto si sciolse e diventò naturale.

"Adesso che mi torna in mente.."
Disse Gally ad un certo punto quando tutti si erano riseduti.
"Io, Newt e Fry abbiamo vinto. I piatti li lavate voi per una settimana" i tre ragazzi si scambiarono il 5 all'unisono, il che mi fece scappare una risata strozzata.
"Ah uff" si lamentò Lucas.
"Che significa?" domandai un po' perplessa poggiando la chitarra a terra e sedendomi a terra ai piedi di Minho.
"Be ecco, abbiamo fatto una scommessa un po' di tempo fa. Se Grace era maschio o femmina, e noi abbiamo perso" mi in firmò l'asiatico.
"E così dovrete lavare i piatti per il resto della settimana, ah mi dispiace per voi ragazzi. Meno lavoro per noi Fry" sbattei il pugnetto al mio cuoco di fiducia e tutti scoppiammo in una fragorosa risata.

Mangiammo, suonammo e cantammo tutta la notte, finché non andai a prendere Grace e la portai dai radurai.

Dormiva fortunatamente, era così piccina e fragile che nessuno osò più spiccicare una parola. Finimmo per addormentarci tutti al tepore del fuoco morente, Grace tra le mie braccia e di fianco a me Lucas e Minho, con tutti gli altri sparpagliati per terra.
Quella notte ricordai ancora.

Ero incinta, non so di quanti mesi, ma sapevo di essere incinta. Avevo l'orecchio appoggiato contro la parete di una porta e stavo origliando una conversazione
"Senti devi smetterla di infierire sul progetto del gruppo A, tu appartieni al B!"
La voce era la stessa della donna che mi aveva accolto nel mio sogno precedente.
"Ma deve guardare i miei schemi, ne valgono veramente la pena. Se solo mi lasciasse un mese-"
Era la voce del ragazzo biondo sempre del sogno precedente
"Un mese?! Ti rendi conto di quanto tempo sia? Abbiamo le ore contate per trovare una cura! Non possiamo perdere un mese o un giorno di più." la donna sembrava particolarmente irritata dal comportamento del ragazzo.
"Ma non sarà tempo perso. Secondo gli studi che ho compiuto sul soggetto, introdurla nella radura A per un breve periodo potrebbe donarci ottime variabili, e inoltre se solo guardasse a cosa sto lavorando capirebbe che il mio progetto è quasi più grandioso delle variabili. "
Il ragazzo sembrava veramente convinto di se stesso.
" Fa vedere "sbottò la donna.
" Ma... Sei sicuro di riuscire a creare una cosa del genere? Insomma... Scienza di questo tipo è ancora in fase sperimentale.. "
" Io e il dottore ci stiamo lavorando da mesi, da quando ci ha affidato la ragazza, le abbiamo fatto continui test. E siamo giunti alla conclusione che l'esperimento potrebbe funzionare stavolta. Lo sa anche lei che una cura può non essere l'unica via "

Ad un tratto sentii tutto ovattato e mi svegliai con un continuo fischio nelle orecchie. Aprendo gli occhi di colpo notai che Grace non era più tra le mie braccia.
O mio dio dov'è finita!??
Era buio e non vedevo molto bene, tastai intorno a me alla ricerca di qualche segnale di vita, sentii la gamba di Minho, che tra l'altro russava un sacco, il braccio di Lucas, ma niente Grace.

Stavo per mettermi ad urlare il suo nome, ma nell'oscurità, sentivo una voce che sussurrava.
Mi alzai con cautela per non svegliare nessuno e mi diressi dove proveniva la voce. Passai qualche albero, e alla fine trovai la fonte della voce.
Newt.
Teneva tra le braccia Grace, cullandola un po', tenendole la manina col suo dito. Mi nascosi dietro un albero per evitare che mi vedesse, mi sedetti a terra e stetti in ascolto di ciò che stava sussurrando dolcemente alla bambina.

"Oh si per te deve essere molto strano trovarti in un posto così. Pieno di maschi, puzzolenti per giunta. Ma non ti preoccupare piccola Grace, tu hai la mamma più stupenda del mondo, e non hai niente da temere. Io, lo zio Gally e lo zio Minho non permetteremo che ti accada mai nulla. Promesso "

Parlava in modo un po' stupido, come in genere si parla ai neonati.
Era una cosa veramente dolce da parte di Newt.
La stava ancora cullando, quando decisi di intrufolarmi e riprendermi Grace. Feci la finta tonta ed arrivai dietro al biondo. Gli toccai la spalla petto attirare la sua attenzione.
"Rose, da quanto sei qui?"
"Da quando 3 secondi fa mi sono accorta di aver perso una certa bambina, che è stata rapita a quanto vedo."
Ridacchiai e lui me la consegnò tra le braccia.
"Scusami, non avevo intenzione di rapirla per sempre.
Comunque le ho fatto un discorsetto coi fiocchi su ciò che la attende qui nella radura, con tanto di menzionamento di puzza e sporcizia."
Risi alla battuta e facemmo per riavviarci alla ex "festa", dove i nostri compagni giacevano beati a dormire, chi russando e chi parlando nel sonno.

Ci stendemmo l'uno affianco all'altra, un po' in disparte dagli altri, e posammo Grace con la sua copertina tra di noi. Fissammo per qualche minuto le stelle.

"Sei sempre bellissima illuminata dalla luna. Buonanotte"
E si girò di lato per dormire.

Sono madre adesso, pensai tra me e me mentre guardavo il cielo stellato.
Dovevo cominciare a comportarmi da tale, e perciò dovevo crescere, diventare responsabile e cominciare a pensare ai miei problemi, come per esempio i miei sogni/ricordo. Decisi che dal giorno successivo sarei stata una persona diversa, più matura, responsabile, per Grace.
Per Grace.

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