12. La Vendetta

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Giorno 14.
Nella radura procede tutto bene. Il regalo che mi ha fatto Gally è bellissimo. Ora tutto il tempo libero che ho lo utilizzo per scrivere canzoni. Sono diventata abbastanza brava a suonare e sono fiera di me stessa, anche se con il signor pancione diventa un po' più complicato suonarla. La nascita del bambino è sempre più vicina e io sono sempre più preoccupata. Fortuna che c'è Jeff che continua a rassicurarmi del fatto che andrà tutto bene. Continuo a pensare sempre alla stessa persona, Newt, che ormai è quasi una settimana che non mi parla veramente. Io.. Io credo di essere innamorata.
Tua, Rose.

Nei giorni successivi continuavo ad annotare tutto sul mio manuale.
La sera prima avevo fatto un'altro dei miei strani sogni.

Mi trovavo in una casa, ed era buio. Avrò avuto si e no 7 anni e in casa non c'era elettricità, e tenevo per mano quello che doveva essere il mio fratellino più piccolo. Faceva molto molto caldo e io e lui ci stavamo nascondendo da qualcosa, o meglio, da qualcuno. Eravamo nello sgabuzzino e io gli facevo segno di non parlare. Sentimmo delle persone urlarsi contro al piano di sotto, e poi degli spari. Sentii dei passi provenire dalle scale e poi avvicinarsi alla porta dello sgabuzzino che si aprì. Delle specie di guardie con una tuta nera e delle armi in pugno presero mio fratello mentre sia io che lui gridavamo e piangevamo. Me lo strapparono dalle braccia e mi svegliai.

Ora stavo veramente cominciando a sospettare che quelli non fossero solamente sogni, ma qualcosa di più. Forse ricordi della mia vita precedente..? Io non potevo saperlo.
Era pomeriggio e la radura splendeva come un fiore a primavera. Stavo facendo un passeggiatina salutare quando sentii qualcuno toccarmi la spalla. Mi girai e delle mani mi si spalmarono letteralmente in faccia. Gally aveva le mani sporche di fuliggine e me la aveva spalmata tutta in faccia.
"Ma... Che fai?! Mi hai sporcata tutta!"
Il ragazzo rise così forte da piegarsi in due.
"Pff idiota" feci girare gli occhi verso l'alto e non potei fare a meno di ridere anche io. Il biondo stava ancora ridendo tanto che gli uscivano le lacrime dagli occhi.
"Hahahah scusa ma... Sembra che tu abbia il monociglio" il ragazzo si accasciò a terra tenendosi ancora la pancia. Mi affrettai a pulirmi la fronte con le mani, il meglio che potevo. "Sappilo ragazzo mio, ti sei fatto una nemica. Sta attento perché la vendetta arriverà, oh si che arriverà" mi finsi offesa e lo lasciai ancora per terra a ridere come una scimmia. Andai a lavarmi io viso dalla fuliggine sperando che fosse venuta via tutta. Fui contenta che lui mi avesse fatto quelli scherzo... Così almeno potevo pensare alla mia vendetta e non a qualsiasi altro argomento come per esempio problema baby, Newt, Chris e altre cose.

La giornata finii, ma non mi venne in mente nessuna idea decente. Mi ritirai nella mia casetta appositamente costruita per me da Gally e dai suoi amici costruttori: era veramente confortevole, anche se un po' spoglia.
C'era un letto, un letto tutto per me o mio dio, una finestra con davanzale e la mia scatola con dentro il manuale e il resto delle mie cose. Ormai non avevo più bisogno di nasconderlo, avevo un posticino tutto mio.

Stavo fissando il soffitto aspettando che il sonno arrivasse quando sentii bussare alla porta. Ma chi può essere? Ormai era molto tardi. Mi alzai svogliata e aprii la porta.
Lucas stava davanti alla porta fradicio e per metà ricoperto di fango.
"Hey.. Posso entrare?" la sua voce era triste e sconsolata. "C-ciao, entra. Che ti è successo?" chiesi leggermente allibita dalla sua presenza.
"Be ti avevo detto che venivo una volta, ma dato che non sono un gatto e non ho la visione notturna come istinto primordiale, sono caduto in una pozzanghera che un tubo dell'acqua aveva lasciato oggi. Guarda se mi avessi visto avresti riso a crepapelle. Ho fatto proprio 'sciaff' ! Con tutta la faccia ci sono entrato. Non sai che bella rinfrescantina che mi sono dato, non c'è niente di meglio che una bella e sana doccia di fango per schiarirsi le idee dopo essersi svegliati" aveva detto tutto con lo stesso tono e con una piccola nota di sarcasmo al suo interno.
" Dai vieni qui pive" lo presi con un braccio al collo e li strofinai il pugno sulla testa.
"Ehi ehi ehi piantala. Allora cosa vogliamo fare?" lo lasciai andare e mi venne un idea. Il mio viso si illuminò. "Mi aiuti a fare una cosa? Facciamo uno scherzo a Gally ti va?" lo presi per le spalle.
"Cosa? Uno scherzo a Gally? Perché?!"
"È la mia vendetta.. Lascia stare, lunga storia."
"Io non lo so Rose, lui è il mio capo diciamo e... Non vorrei fargli un torto.." lo supplicai.
"Oh andiamo Lucas ti prego. Ti prometto che mi prenderò tutte le colpe?" feci la stessa faccia con il labbro in fuori e le mani giunte che avevo fatto quella volta dell'adunanza. Ok ok lo ammetto, amavo fare cazzate. Diciamo che mi tenevano in vita in un certo senso. Alla fine acconsentì.
Così mi aiutò a preparare la mia vendetta.

Ormai il sole stava sorgendo e i primi velocisti si stavano svegliando. Sapevo che Gally era uno dei primi ad alzarsi, il che era perfetto.
Ero pronta a godermi lo scherzo seduta su una sedia davanti alla porta del casolare. Qualcuno arrivò da dietro e mi fece prendere un colpo. Mi girai e vidi Minho con la faccia ancora assonnata. "Fagiolina, che ci fai sveglia a quest'ora?" sbadigliò un paio di volte nel frattempo.
Gli spiegai quello che io e Lucas stavamo per fare e insistette a rimanere a guardare anche lui. La porta del casolare si aprì pochi minuti dopo e io feci segno a Lucas da sopra il tetto di sganciare la bomba.
Gally venne preso in pieno da un secchio di acqua gelata.
Lucas si era arrampicato sopra il tetto, con estrema difficoltà e senza fare rumore, e si era piazzato con un secchio di acqua gelata che gli avevo passato con una corda. Certo, in due non era stato facile, ma ne era valsa la pena.
Gally era fradicio dalla testa ai piedi. Sia io che Minho che Lucas scoppiammo a ridere come mai avevamo fatto. La sua espressione era memorabile, mista tra rabbia, stupore e divertimento.
"Ma... CHI È STATO?!!LUCAS SE TI PRENDO PICCOLA FACCIA DI CASP-" Lucas continuava a ridere a crepapelle come tutti noi.
"È stata una mia idea Gally. Finalmente ho avuto la mia vendetta. Così hai imparato a non metterti contro di me." nel frattempo mi veniva ancora da ridere. Lucas era sceso dal tetto e ci aveva raggiunto. Gally si avvicinò a noi e con un abbraccio di gruppo ci prese tutti e ci bagnò.
"Oh si, è bello no? L'acqua fredda di prima mattina, quella si che ti rinfresca le idee." si stava spalmando su tutti noi e nel frattempo ridereva di gusto. Tutti ridevamo. Era veramente un momento di pura felicità. Avrei voluto rimanere in quell'abbraccio di gruppo per sempre se avessi saputo cosa mi sarebbe aspettato in futuro.

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