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Ancora nel dormiveglia fa scorrere la mano sul materasso alla ricerca di quel corpo fantastico per stringerselo addosso, ma il letto accanto a lui è freddo e vuoto.

Apre gli occhi.

La luce del tramonto entra dalle finestre e illumina la stanza di una calda luce gialla, tutto è silenzioso. Troppo silenzioso.

Guarda la porta del bagno, è aperta, da lì non arriva nessun rumore, poi si volta verso la porta chiusa che dà sulla sala, tutto tace . Non riesce a crederci.

Si alza di scatto dal letto e la apre, ma come immaginava in sala non c'è nessuno. Se ne è andata.

Per un attimo resta immobile conteso tra rabbia e delusione. Dev'essere il karma che gli si ritorce contro, una volta che fa il sesso migliore della sua vita, con l'unica donna che davvero desidera da sempre, si sveglia senza trovarla nel suo letto.

Maledizione, l'immagine di lei e di quello che hanno fatto insieme gli provoca una fitta di desiderio violento, vorrebbe che fosse ancora li con lui, per potere baciare la sua bocca e immergersi in quegli occhi stupendi mentre la possiede ancora.

Si guarda intorno, vede i vestiti sul bancone della cucina e si avvicina per indossarli , mentre lo fa trova un biglietto che deve avergli lasciato Sam prima di uscire: anonimo e insignificante.

Cosa si aspettava? Una dichiarazione d'amore? Vorrebbe fingere di non esserne deluso, ma dopo tanti anni di menzogne si merita un po' di verità... dopo tutto non è venuto fin qui a posta? Per dirle la verità e averla in cambio? Posa lo sguardo su quelle poche parole e poi lo fa vagare su quello che lo circonda, il frigo pieno di fotografie attaccate con delle calamite, le piante alle finestre , i colori sgargianti delle tende, una parete occupata da una libreria piena di volumi.

Prende i vestiti dal bancone, si veste e attraversa la sala, apre la portafinestra e va in terrazzo. Questa adesso è casa di Sam, una Sam con cui non ha contatti da anni, ma che ha intenzione di riconquistare, soprattutto alla luce del pomeriggio di fuoco che hanno appena trascorso . E' estremamente consapevole del fatto che ciò che è accaduto complicherà ancora di più le cose, ma dopo tutto la situazione è già così incasinata che poco cambia.

Si siede e lascia andare i pensieri a briglia sciolta come non si concede di fare da tanto, troppo tempo. Ripensa alla prima volta che l'ha vista, un pomeriggio qualunque di ritorno da scuola, una vita fa, quando giocava ancora a hockey per divertirsi, in squadra coi gemelli Ryan e Adam. Avevano solo 15 anni ma già si capiva che lui al contrario di loro avrebbe avuto un brillante futuro in quello sport. Kevin schivo e taciturno quanto loro erano solari e chiacchieroni, in qualche modo allenamento dopo allenamento erano diventati amici, i gemelli affascinati dal suo talento, lui dalla loro capacità di fare amicizia con chiunque ed essere sempre di buon umore.

Aveva cominciato a frequentare casa Fox dopo la scuola. Da lui non c'era mai nessuno, lì invece era un porto di mare. I gemelli gli avevano presentato William e Timothy i fratelli grandi , Sara la madre di origini italiane adorata da tutti che passava i pomeriggi a casa, a sfornare manicaretti per i figli e i loro amici, mentre Edward il padre era un fotografo del National Geografic di fama internazionale , che nel tempo libero adorava guardare le partite di hockey, più dei suoi figli se possibile.

Inutile dire che lo aveva preso subito in simpatia in virtù del suo innegabile talento sportivo. Poi c'era Samantha, la piccola di famiglia: se l'era immaginata completamente diversa. Forse perché i gemelli ne parlavano come della mascotte, forse perché l'unica figlia femmina dopo quattro figli maschi, forse perché lui un fratello più piccolo non l'aveva mai avuto... chissà perché nel suo immaginario era una creaturina delicata e sensibile, niente di più lontano dalla realtà.

Mai più con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora