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La vita al centro comincia presto. 

La mattina alle 6 sono già tutti in piedi, i volontari cominciano a preparare i chili e chili di carne da dare da mangiare agli animali, a pulire le voliere, i recinti, le gabbie, ad occuparsi delle varie manutenzioni e svolgere i compiti che William assegna a ciascuno.

Lui è il primo ad alzarsi e solitamente fa il giro di tutti i suoi ospiti, essendo il veterinario del centro è lui che si occupa di quelli ammalati e di stabilire le diete a seconda dello stato di salute di ognuno.

Sam cerca di aiutare come può, facendosi assegnare i compiti che è in grado di svolgere, senza essere d'intralcio a nessuno è entrata anche lei a far parte della routine e si sta rendendo conto giorno dopo giorno di come sia complicato occuparsi di tutti i loro ospiti. 

Non ci sono sabati o domeniche, non ci sono ferie, non ci si può fermare se qualcuno si ammala ... gli animali devono essere accuditi quotidianamente e dipendono da William e dalla sua organizzazione al 100%.

E' una responsabilità immane e pesa tutta sulle sue spalle, ha sempre saputo che suo fratello fosse una persona eccezionale, ma solo adesso si rende conto di quanto sia pesante il fardello che si è caricato addosso quando ha deciso di aprire questo centro e vedere l'entusiasmo e la passione con cui se ne occupa è strabiliante.

Oggi tocca a lei rifornire d'acqua gli abbeveratoi di tutte le voliere, è un sistema semplice e l'operazione può essere svolta anche dall'esterno. Non è sempre possibile avere dei volontari esperti con cui gli animali hanno già preso confidenza, ed entrare nelle gabbie di rapaci può essere molto pericoloso se gli animali non ti conoscono. 

Lei è ben contenta di poterlo fare da fuori, soprattutto quando arriva a quella delle aquile, i loro occhi gialli sospettosi e becchi e artigli aguzzi non sono esattamente invitanti. Guarda con ammirazione suo fratello dentro la gabbia che si muove con assoluta tranquillità, parla con gli animali con tono fermo e suadente, mentre convince una gigantesca aquila di 7 kg a fargli vedere un'ala a cui mancano alcune piume. 

Quando esce dopo averla rassicurata che non è nulla di grave non può trattenere un sospiro di sollievo.

'Ma come fai? Non ha mai paura?'

William sorride

'Gli animali sentono la paura, la prima cosa che ho imparato in questo lavoro è che è un lusso che non ti puoi permettere. E poi Regina è una delle nostre ospiti storiche, l'ho trovata in mezzo alla strada con una zampa spezzata anni fa, è guarita perfettamente ma quando avrebbe potuto andarsene via ha deciso di restare. Ha un debole per me, e se devo essere sincero anche io trovo che abbia un certo fascino.'

E' raro che William faccia dell'ironia, deve essere di buon'umore.

'Com'è andata ieri sera con quel recupero? Non ti ho sentito rientrare'

'Ci abbiamo messo più del previsto. Erano due civette, piuttosto battagliere.'

Alza una mano per fargli vedere i segni dei graffi

'Sto andando da loro, vuoi accompagnarmi? Te le presento.'

'Certo'

Trascorre la mattinata con suo fratello, è affascinante sentire quante cose sa su quegli animali e come conosca la personalità di ciascuno. 

Si chiede dove abbia imparato tutte quelle nozioni e come riesca a relazionarsi in modo diverso a seconda della specie che si trova di fronte. Quando arriva l'ora di pranzo è certa che qualunque donna al mondo vedendo la cura con cui si occupa di quegli animali si innamorerebbe di lui in 10 secondi netti.

'E a donne, come sei messo?'

William le lancia un' occhiata fugace.

'Non eri venuta per occuparti di Tim?'

Sam alza le spalle divertita

'Visto che ci sono posso occuparmi anche di te... mi sembra che questo posto sarebbe adatto per una famiglia, magari un po' isolato, ma se facessi una bella nidiata tu e la tua bella sicuramente non vi annoiereste.'

'Non ho tempo per una donna Sam, lo vedi quante cose ci sono da fare qui?'

'Basterebbe trovare qualcuna che ha la tua stessa passione, è pieno di volontarie e studiose che ti guardano con l'acquolina alla bocca.. è impossibile che tu non te ne sia accorto.'

William ride divertito, e quando lo fa è davvero uno spettacolo. 

Resta incantata a vedere come scintillano le meravigliose pozze verdi dei suoi occhi e i riflessi dorati dei suoi capelli castani. Ha una maglietta verde a maniche corte e un paio di jeans sdruciti ma sembra un modello Abercrombie con un pizzico in più di fascino dato dalla sua maturità, dalla barba di qualche giorno e i modi bruschi .

'Sei peggio della mamma lo sai? Non ho nessuna intenzione di parlare con te della mia vita sessuale. Rassegnati.'

'Ma perché?! Voglio dire io ti ho sempre confidato le mie pene d'amore e tu mi ha sempre dato ottimi consigli.'

Daniel alza un sopracciglio e la guarda dubbioso.

'Non mi pare, sono passati quasi 15 anni e ancora non hai lasciato perdere Kevin.'

'La testardaggine è un difetto di famiglia'

'Bene, allora non ti stupirai se ti dico di farti i fatti tuoi.'

Sam si alza e gli si avvicina.

'Ma Will... fammi almeno capire qual è il problema, sei bello , affascinante, hai un lavoro interessante, ti manca solo la donna giusta per avere la vita perfetta!'

'Dio ... andrai avanti così tutta la settimana?'

'Sai che è così. Ma posso anche peggiorare: diventare più insistente, cominciare a fare domande in giro, sondare il terreno tra le donne presenti su chi potrebbe essere quella più adatta a te...'

'No, non lo farai'

Sam annuisce minacciosa

'Si, lo farò... ma tu potresti evitare tutto questo, semplicemente dicendomi cosa stai cercando.'

'Non sto cercando nessuna Sam.'

'MA Perché??!'

Lui alza le braccia al cielo spazientito.

'Perché l'ho già trovata . OK??'

Lo guarda impietrita, senza capire.

'E' qui?'

'NO'

'La conosco?'

'NO'

'State insieme?'

'NO'

'Non capisco...'

William sospira

'Abbiamo obbiettivi diversi, io ho il centro, lei ha la ricerca accademica. Io amo vivere qui nello sprofondo, lei è un animale di città.. siamo compatibili solo in posizione orizzontale, ma appena ci alziamo dal letto tutto si complica. Contenta? Adesso andiamo a pranzo, e d'ora in poi aiuterai Tim in ufficio, così potrai occuparti dei suoi problemi e non dei miei. Fine della discussione.'

E sbuffando si dirige a passo di marcia verso casa, senza aspettarla.

Accipicchia.. deve essere davvero cotto.

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