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Quando l'aereo si ferma sulla pista dell'aeroporto privato di Toronto e accendono i cellulari dopo due settimane di silenzio stampa, è un trillare continuo. 

Quello di Kevin poi sembra impazzito: continua a vibrare, lampeggiare e suonare come animato di vita propria e la faccia di lui mentre lo guarda avvilito dice più di mille parole. Sam si stringe al suo braccio.

'Ben tornato nel mondo reale campione. Un bel po' di gente ha sentito la tua mancanza , a quanto pare.'

Kevin si volta e le dà un bacio in fronte.

'Io non ho sentito la mancanza di nessuno, invece. Avevo tutto quello di cui avevo bisogno. Ce ne andiamo a casa?'

Si alza dai costosi sedili di pelle chiari e l'aiuta porgendole una mano.

'Ci dovrebbe essere una macchina ad aspettarci.'

Sam lo segue verso la scaletta e come previsto sulla pista c'è un suv ad aspettarli con i vetri oscurati su cui stanno già caricando i loro bagagli.

'Che lusso, ma è sempre così con te?'

'Così come?'

Sam indica intorno

'Tutto perfettamente organizzato'

Lui le cattura la mano e la stringe nella sua, mentre si avviano verso la macchina

'Non mi piacciono gli imprevisti. Tutto qui.'

Entrano e si accomodano sul sedile posteriore, dopo un cortese saluto all'autista che mette in moto e parte. Sam guarda Kevin, seduto accanto a lei , già accigliato.

'Tutto bene?'

Lui sospira e guarda l'orologio.

'E' l'ultimo giorno che abbiamo per stare insieme e dovrò passarlo tutto al telefono.' Guarda uno dei tanti messaggi 'Domani il ritrovo è alle 10,00. Devo sistemare le cose più urgenti prima che cominci il ritiro. Sai come funziona, no? Durante il giorno niente cellulari o pc, possiamo usarli solo dopo cena . E mogli e morose solo la domenica, in visita.'

Sam gli si avvicina e gli sussurra all'orecchio per non farsi sentire dall'autista cercando di sdrammatizzare

'Vorrà dire che domenica saremmo molto impegnati. Mi chiedo come farai gli altri giorni della settimana, però.'

Kevin la guarda torvo, per niente divertito.

'Solitamente siamo talmente massacrati dagli allenamenti che sveniamo alle 9,00. Mi chiedo tu, come farai.'

Il suo tono è quasi accusatorio, Sam lo guarda per capire se stia scherzando, ma è innegabilmente serio. Decide di non scattare come una molla, offesa dal suo sotto inteso per niente galante, e di rassicurarlo.

'Lo sai da quanto tempo era che non facevo sesso prima che tu ti presentassi alla mia porta?'

Lui la guarda senza capire, Sam prosegue.

'10 mesi. No, non credo che 6gg siano un periodo di astinenza insopportabilmente lungo , per me.'

Kevin brontola

'Beh... negli ultimi mesi però non abbiamo fatto altro che scopare noi due.'

Sam cerca di non arrossire per l'imbarazzo, e distoglie lo sguardo.

'Evidentemente hai una terribile influenza su di me. Probabilmente non dovrei più frequentarti.'

Non fa in tempo a finire la frase che Kevin l'ha trascinata a sedere sulle sue ginocchia per baciarla, l'assapora a lungo, incurante del loro autista. Poi le prende il viso tra le mani e l'accarezza, il suo sguardo di nuovo sereno.

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