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Kevin entra in camera e lascia cadere la borsa della squadra sul pavimento, sfila stivali e calzini e li lascia li accanto mentre prosegue a piedi nudi verso il bagno. 

Si leva felpa e maglietta e le getta sul divano, poi slaccia i jeans e li sfila insieme alle mutande prima di entrare in bagno. E' ancora in albergo, la stessa stanza in cui è stato con Sam, ha una tale voglia di lei che si costringe a fare una doccia gelata, la giornata è già stata abbastanza di merda, non vuole concluderla con un'erezione indomabile di cui occuparsi da solo.

Non la vede da due settimane, ha provato a spostare qualche impegno per farle una sorpresa e raggiungerla al centro da suo fratello, visto che la prossima settimana sarà lì, ma non c'è modo.

Tra gli impegni con la squadra e quelli con gli sponsor non ha due giorni liberi di fila... appoggia la fronte sulle mattonelle fredde e lascia che l'acqua gelata lo calmi un po'. Dio quanto vorrebbe chiederle di mollare tutto e tornare da lui, ha bisogno di lei, di averla accanto la sera per raccontarle la sua giornata, di affondare il naso tra i suoi capelli e sentire il suo odore rilassante, accarezzare la sua pelle e sprofondare dentro il suo calore. 

Vuole andarsene da questa dannata camera d'albergo e cominciare a sistemate casa con lei, prima che inizi la preparazione atletica e che i loro impegni si sovrappongano e moltiplichino ulteriormente ,  non lasciandogli più il tempo per fare nulla.

Ha guardato il suo calendario nei prossimi mesi, scontentando tutti potrebbe prendersi due settimane all'inizio di agosto. Vuole del tempo da passare solo con Sam, prima che comincino gli allenamenti di preparazione al campionato e le prime amichevoli, allora sarà impossibile interrompere la routine, ma almeno dovrebbero già essere andati a vivere insieme e trovarla a casa la sera sarà una boccata d'aria.

Chiude il getto d'acqua ed esce intirizzito dalla doccia, si avvolge in un asciugamano e si friziona rapidamente. Sono le dieci, vuole buttarsi sul letto e chiamare Sam, è la parte più bella della giornata da quando ha preso quel maledetto aereo. Esce dal bagno si infila la biancheria, una tuta e mentre si lascia cadere sul letto fa scorrere le dita sulla tastiera del telefono.

'Ciao Kevin... che bello sentirti, sei già a casa?'

Sentire la sua voce lo fa sorridere, è un automatismo ormai.

Sente i muscoli che si rilassano e si lascia sprofondare tra i cuscini morbidi di quel letto gigante, si mette un braccio sotto la testa e chiude gli occhi.

'Sono appena entrato, giusto il tempo di farmi una doccia. Una giornata da dimenticare.'

'Perché? E' stato così terribile registrare lo spot? Raccontami!!'

'Mah ... forse sono solo io che non sono tagliato per queste cose. Abbiamo dovuto fare le stesse tre scene venti volte, e ti assicuro che i ragazzini con cui dovevo girare erano molto più spontanei e naturali di me.'

Ride divertita.

'Dai dai voglio sapere, raccontami tutto...bene però! Io non l'ho mai fatto uno spot per Oreo, non ho idea di che cosa tu stia parlando!'

Kevin adora sentire il suo entusiasmo, sa che se fosse stata con lui avrebbe trovato il modo di fargli sembrare tutto più divertente.

'Ok, a patto che prossima volta tu venga con me!'

'Magari... quando devi tornarci?'

'Inizio settembre... non ricordo il giorno... che dici, ce la fai?'

'Si che ce la faccio... spero di essere tornata da un bel po' per allora. Se questo week end riesco a fare le foto per Will , poi ho un po' di giorni per stare con Tim ... e l'ultima settimana di Luglio potrei dedicarla ai miei. Potrei tornare a Toronto i primi di Agosto...che dici? Mi ospiti ?'

Mai più con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora