Tana!

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"A che pensi?" chiede Aurora alla sua migliore amica, spaparanzata sull'amaca in veranda dopo pranzo, sono sole, gli altri sono scesi tutti in spiaggia ma lei non può a causa di un brutto mal di pancia da ciclo mestruale che le impedisce di andare al mare, Sara smette di fissare il vuoto e si volta verso di lei "A niente di particolare, perchè?" Aurora scuote la testa "Guarda che me ne sono accorta, siamo amiche dalle medie, non dimenticare che prima che venissi bocciata eravamo nella stessa classe, abbiamo fatto tutto insieme, ogni cosa e ormai ti conosco come le mie tasche, tu ne sei innamorata..." Sara sorride in modo amaro "Oddio, 'innamorata' è un parolone, diciamo che lo trovo un gran bel ragazzo ma da qui a dire..." Aurora la ferma "Sì, certo! Peccato che non parlassi di Daniele!" Sara si volta di scatto, le guance imporporate e gli occhi accesi di preoccupazione "E di chi starebbe parlando, di grazia?" le chiede alterata, Aurora sorride "Ma davvero pensavi di darmela a bere? Eddai, Sà! Sto parlando di Max!" Sara vorrebbe negare spudoratamente ma le basta fissare Aurora negli occhi un secondo di più per scoppiare e ridere senza ritegno "A parte che si chiama Massimo, questo 'Max' che lo fa sembrare un adolescente non mi piace per niente, comunque, ti devo dire una cosa!" Aurora annuisce, attenta "Dimmi!" e Sara fa un respiro profondo "Ti racconto una storia, vuoi?" la sua migliore amica annuisce e si mette comoda sulla panca accanto all'amaca "Vai!" Sara si acciambella su se stessa per non sentire i morsi del mal di pancia e guarda lontano "C'era una volta una studentessa che aveva gravi lacune in tutte la materie ma in particolare in storia...".  A fine racconto, Aurora la guarda ad occhi sgranati, Sara sospira "A che pensi? Pensi che sia una follia?" Aurora scuote la testa "No, no, penso che magari, non te la prendere eh, possa derivare dal fatto che non avendo mai conosciuto tuo padre, tu..." Sara la zittisce alzando le mani "E secondo te non ci ho già pensato? Poi mi sono ricordata che prima di lui mi piaceva Giulio e prima di Giulio c'era Riccardo, in secondo superiore, ricordi? E se non avessi conosciuto Massimo, forse mi sarei innamorata di Marco, non so, quindi non fila! A me di mio padre o di una figura paterna non me ne è mai fregato niente perchè mia madre, anche con la sua disastrosa esperienza, ha cercato di starmi vicino fino a che non ha più potuto per colpa della mia testa calda, quindi il problema non deriva dal fatto che io possa vederlo come un padre, il problema deriva dal fatto che pur dovendolo vedere come un padre, io continuo a vederlo come un uomo!" Aurora chiude la bocca, incapace di ribattere altro, infine, dopo averci riflettuto un po', risponde "Cerca di fartela passare, anche perchè lui è una persona seria, non starebbe mai con una ragazzina, tu stessa mi hai detto che ti ha sempre allontanata!" Sara annuisce, pensando a tutti i baci che gli ha rubato, a tutte le volte in cui gli è saltata addosso e lui non si è sottratto, a tutte le volte in cui ha provato ad ammonirla ma poi finiva sempre per stringerla tra le braccia, all'uomo che Aurora e nessuno di loro vedrà mai, all'uomo che ha conosciuto solo lei, a quel professore che resterà sempre e solo suo, grazie al cielo!

Daniele le sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorride "Ti è passato il mal di pancia?" le chiede poi teneramente, Sara arrossisce, per la prima volta da quando conosce Massimo, inizia a vedere in lontananza la possibilità di trovare un'alternativa al suo amore impossibile, forse, si dice mentre osserva gli occhi blu di questo ragazzo che la guarda come se non avesse mai visto niente di più bello, si può guarire dalle ferite che sembrano insanabili, forse c'è una via d'uscita dai tunnel che sembrano infiniti, forse. "Sì, sto meglio, grazie! Che avete fatto in spiaggia?" gli chiede dato che il gruppo è appena rientrato per cena, Daniele solleva le spalle "Nulla di che, ho letto, ho fatto il bagno e ho distrutto mio fratello a racchettoni..." Alessandro gli da' uno scappellotto dietro la nuca mentre Daniele scoppia a ridere, mostrando una fila di denti perlacei che contrastano in modo amabile con l'abbronzatura del suo viso, Sara arrossisce nuovamente, non aveva mai fatto caso a quante fossette gli si formassero agli angoli delle labbra quando sorride, scuotendo la testa per scacciare quel pensiero, fa in tempo a sentire il ragazzo chiederle "Ti va se faccio una doccia veloce e poi ti porto a mangiare qualcosa di buono? Qualsiasi cosa ti vada! Che ne dici?" Sara lancia un'occhiata ad Aurora, impegnata poco distante ad apparecchiare la tavola insieme a sua madre, la ragazza ammicca per suggerirle di dirgli di sì, e Sara la ascolta "Certo, mi farebbe veramente piacere!" Daniele la fissa con intensità, infine scoppia a ridere nuovamente "Guarda che non ho cinquant'anni, puoi anche essere meno formale!" Sara si acciglia, pensando a cosa rispondergli, infine scoppia a ridere anche lei "Sei uno scemo!" e Daniele la stringe a sè, incurante della sabbia e del sale rimasto incollato al suo corpo "Sei uno spasso, Sara, ti adoro, davvero!" poi le stampa un bacio sulla guancia e lei si lascia andare, tanto, si dice, la vita non le riserverà mai la sorpresa che desidera, e allora tanto vale cercare di salvarsi in altri modi. Mentre sono ancora stretti, in contrasto con la luce morente del sole al tramonto, Sara sente un colpo di tosse alle loro spalle e si volta incontrando gli occhi scuri e glaciali di Massimo "Scusate ragazzi, vi dispiacerebbe non stare sempre talmente appiccicati da ostruire il passaggio a chiunque? Vorrei fare la doccia prima di cena!" Daniele si volta verso la tavola, trovandola vuota, così approfitta del fatto che Aurora e sua madre sia momentaneamente assenti prima di staccarsi da Sara e affrontarlo a muso duro "Cos'è, esattamente, che ti dà così fastidio, Max? Sembra quasi che tu sia geloso, se non ti conoscessi direi che hai battuto la testa veramente forte, ultimamente!" Sara trattiene il fiato mentre Massimo non si lascia scalfire dalle parole del ragazzo, o almeno in apparenza, dato che solo un leggero movimento del sopracciglio destro tradisce il suo nervosismo crescente, ad ogni modo la sua voce resta ferma e gelida "Non ti do un ceffone per rispetto a tuo padre ma ti consiglio di abbassare i toni se non vuoi che parli con Pietro, non ci mette niente a rispedirti a Roma a calci, lo sai!" le orecchie di Daniele si arrossano d'improvviso e Sara interviene, prendendolo per mano "Adesso basta, Daniele, porta rispetto per la persone più grandi, Massimo, non discutere con i ragazzi come se fossi uno di loro, non lo sei, mi pare evidente!" gli dice velenosa, Massimo si volta a guardarla come fosse un insetto "E tu non immischiarti nelle questioni che non ti riguardano, non c'entri niente in questo contesto, mi pare evidente!" gli occhi di Sara si riempiono improvvisamente di lacrime, vorrebbe rispondere a tono ma non riesce a fare altro che scappare di sopra seguita da Daniele che di fronte al suo dolore sembra dimenticare di colpo tutta la discussione avuta con Massimo. Rimasto solo, Massimo fa per entrare in casa ma viene fermato improvvisamente da qualcuno che ha assistito alla scena in disparte, Marcello. 

"Max, possiamo parlare?" gli dice un secondo dopo, Massimo si volta a guardarlo e quando si accorge della luce che c'è negli occhi di uno dei suoi più grandi amici, capisce di averla fatta veramente grossa. 

E' notte fonda quando Sara esce in veranda con il chiaro intento di starsene un po' da sola a riflettere, ma quando apre la porta trova il lampione acceso e Massimo steso in amaca, sta leggendo e quando si accorge di lei solleva leggermente la testa e le riserva uno sguardo persino più gelido di quello che le ha rivolto nel pomeriggio, poi torna al suo libro, fingendo di non averla vista, a quel punto Sara sente la bile risalirle in gola sotto forma di rabbia, si avvicina a lui e gli abbassa il libro con uno scatto repentino, Massimo freme "Che vuoi, Sara?" lei respira forte per non urlare "No, tu che cosa vuoi! Che vuoi dalla mia vita, me lo dici?! Non capisco, veramente, quando provo davvero a scappare da te, tu che fai?! Che cosa ha significato la scenata di gelosia di oggi pomeriggio, me lo spieghi?!" Massimo sorride beffardo "Scenata di gelosia? Ma smettila, siete ridicoli, vi conoscete da una settimana scarsa e state sempre appiccicati come due quindicenni con gli ormoni a palla, meno male che non eri volubile tu eh!" Sara stringe gli occhi, furente, poi gli si avvicina di un passo e inizia a sibilare, inviperita "No, caro il mio 'Max', sei tu quello ridicolo, che c'è? Ti hanno tolto il giocattolo? Allora, se mi vuoi, mi prendi, se non mi vuoi, lasciami in pace!" Massimo non si lascia intimidire "Guarda che il mio era solo un consiglio, mi pare di avertelo già spiegato, ho capito che se ti avessi voluto, sarei andato contro i miei principi! Invece sono rimasto fedele a me stesso, quindi in fin dei conti non ti voglio!" dice, forse per ferirla, non lo sa nemmeno lui, ma Sara scuote la testa "Sì? Non mi vuoi? Bene! Ripetilo allora, ripetilo se hai il coraggio!" e gli sale a cavalcioni sulla pancia, avvicinando la punta del naso al suo "Dimmi che non mi vuoi!" continua mentre il libro cade a terra e lei gli prende le mani e se le posiziona sui fianchi, sempre più vicina, al punto che se respira anche solo un po' più forte, le loro labbra finiscono per toccarsi "Dillo, Massimo Lombardi!" lui deglutisce "Sara, vattene!" Sara si muove su di lui, strofinando il basso ventre contro il suo, sorridendo cattiva "Non me ne vado fino a che non ripeti che non mi vuoi!"Massimo tace e lei si rialza, continuando a sorridere tagliante "Lo vedi? Sei un codardo!" esclama, alludendo al suo corpo che ora manda chiari segnali di quanto lui realmente la desideri, anche con i pantaloni addosso "E tu sei una stronza!" un ultimo sorriso cattivo, tutto per lui "Ti dico un segreto, quando ti trattano di merda, solitamente tendi a diventarlo!" poi ammicca e se ne va, chiudendo la porta come se non fosse mai stata lì e Massimo resta solo, con la sensazione del suo peso caldo ancora sulla pancia a straziarlo come non mai. E decide, se la situazione diverrà insostenibile, inventerà una scusa e andrà via prima, passando il resto delle vacanze a casa, gli sembra l'unica soluzione possibile, ora che è stato buttato fuori dal suo nascondiglio, ora che Sara gli ha fatto tana, ora che Daniele se la sta prendendo, ora che ha decisamente perso la partita del cuore.

Le prigioni di Garibaldi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora