Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

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Sara è in camera sua e sta cercando di trovare un paio di calzoncini di jeans che era convinta di aver messo in valigia ma che non riesce a capire dove diavolo abbia gettato, quando sente bussare alla porta, si volta e dice "Avanti!" con voce esasperata, aspettandosi di veder comparire Aurora, o peggio, Daniele, con qualche richiesta assurda come l'andare a mangiare un gelato, proprio adesso che non ha niente da mettersi, ma quale non è la sua sorpresa quando ad entrare è Massimo. Sara getta immediatamente via una gonna rosa che ha appena deciso che non metterà mai più nella sua vita e gli sorride "Professore, a cosa devo il piacere?" lui abbassa le spalle, sembra dispiaciuto per qualcosa, poi chiude la porta e si siede sul suo letto, sospirando, Sara si acciglia e gli si avvicina, inginocchiandosi davanti a lui e poggiandogli le mani sulle cosce "Che succede, professore? Stai male?" lui scuote la testa "Ma no, sto benissimo, mi volevo scusare con te per quello che è successo l'altra sera..." Sara intuisce immediatamente che Massimo si sta riferendo alla notte in cui le ha dormito addosso "Ma no, non preoccuparti, potevo andare via ma ho scelto io di restare, in ogni caso non devi rimproverarti nulla, sei stato corretto come sempre!" e gli sorride per fargli capire che non ha davvero nulla di cui scusarsi, mentre la osserva Massimo sente una stretta al cuore e gli viene voglia di abbracciarla forte, non riesce a credere che con tutto il filo da torcere che le ha dato, lei sia ancora capace di indirizzare buoni sentimenti verso di lui, così le fa una carezza "Ma come fai ad essere sempre così buona con me?" lei solleva le spalle "Non lo so, ma non riesco a fare diversamente, comincio ad avere il sospetto che se pure tu mi facessi a pezzi, io saprei perdonartelo!" ed è davvero tenera come una bambina anche se non lo è più, e lui non può fare a meno di rendersene conto ogni secondo con forza maggiore "Sei una brava bambina!" Sara gli fa una linguaccia "Non sono una bambina!" ecco, appunto, Massimo scoppia a ridere "Per essere la più casinista della Terra, sai essere anche incredibilmente dolce però, io non ti merito!" le dice poi, colto da un'improvvisa riflessione che d'un tratto non ha più paura di esternare, lei annuisce "Infatti, non mi meriti, ma io ho scelto te, quindi non potrai sottrarti per sempre a questo dato di fatto, prima o poi dovrai rassegnarti e capire che questo passa il convento, mi dispiace!" poi si alza e gli fa una carezza tra i capelli "Dai, non pensarci più, professore!" anche lui si alza, ma mentre va verso la porta, Sara lo ferma "Aspetta, mi dai un consiglio?" lui si volta e annuisce "Certo, dimmi!" e Sara gli mostra la gonna rosa che non la convince più "Questa la tengo o la butto via?" Massimo ci pensa un secondo, poi "Hai chiesto a Daniele se gli piace?" lei scoppia a ridere "Sei un cretino! Allora?" lui le sorride "E' carina, per me la puoi tenere!" e mentre esce lei la riguarda e improvvisamente le sembra il capo d'abbigliamento più bello del mondo. 

E' notte fonda e Sara sta osservando le stelle stesa in amaca senza riuscire a prendere sonno, quando qualcuno apre la porta di casa e mette la testa fuori, la osserva per qualche minuto, poi decide di parlarle. "Qualcosa mi dice che questo sia il tuo posto preferito, o sbaglio?" Sara si volta e si trova davanti lo sguardo furbetto di Daniele, gli sorride "Sì, cosa te lo ha fatto intuire?" Daniele scuote la testa "Posso fare commenti sul fatto che sia anche il posto preferito del nostro "amato" professore di storia o evito?" Sara incrocia le braccia, il cipiglio severo "Ma come hai fatto a capirlo?" Daniele solleva le spalle "E chi lo sa, forse l'ho intuito dal modo in cui cerchi sempre il suo sguardo, dal modo che avete tutto vostro di parlarvi, come se ogni frase portasse irrimediabilmente da un'altra parte e non dovesse essere intesa semplicemente per il suo apparente significato, e poi ho osservato la reazione che hai avuto quando io ci ho discusso, sembravi sconvolta da quello che ti aveva detto ma solo perchè a dirtelo era stato lui, perchè diciamoci la verità, se te lo avesse detto mio padre o Marcello, lo avresti semplicemente mandato al diavolo, sbaglio?" Sara abbassa gli occhi "No, non sbagli, e mi dispiace che questo ti faccia avere un'idea distorta di me ma non posso farci nulla, io vorrei lasciar perdere tutto ma non ci riesco!" Daniele le fa segno di fargli spazio e si stende accanto a lei, poi le passa un braccio intorno alle spalle e la stringe a sè "Tu non sei affatto sbagliata, se è questo che pensi, sei meravigliosa, ti sei solo presa una cotta per la persona sbagliata, ma i miei occhi vedono anche altro, sai? E vedono che il sottoscritto non ti è del tutto indifferente, ho indovinato anche stavolta?" Sara lo guarda, trovandolo incredibilmente bello e intelligente, sincero, puro, Daniele incarna tutto ciò che dovrebbe avere il fidanzato perfetto, peccato che la perfezione a lei non è mai andata a genio. "Non dovresti starmi dietro, Daniele!" gli dice poi, lui la guarda negli occhi e le sorride "Lo so, ma lasciami almeno provare a confonderti se proprio non posso averti tutta per me!" poi le passa il pollice sulla guancia e in un secondo Sara realizza ciò che sta per succedere ma realizza anche che non è come con Marco, forse, si dice, se Daniele la baciasse, lei capirebbe che è lui l'uomo della sua vita e non Massimo come ha sempre pensato...e Daniele la bacia e non sarà Massimo ma Sara sente improvvisamente lo stomaco riempirsi di farfalle e affonda le mani nei capelli scuri del ragazzo, stringendolo a sè con forza e quando si staccano, si rende conto che un'emozione nuova ha preso vita nel suo petto, un'emozione che assomiglia incredibilmente alla felicità. "Visto? Non era così difficile!" le dice Daniele mentre lei sorride "Già..." il ragazzo ammicca "Riproviamo?" e senza darle il tempo di pensare, la bacia di nuovo, ma improvvisamente un rumore sospetto alle loro spalle li costringe a voltarsi e quando Sara capisce chi sia appena arrivato, in preda alla sua solita abitudine di leggere quando non riesce a dormire, sente il mondo crollarle addosso. Massimo la guarda negli occhi ma nessuna emozione passa nel suo sguardo, solo indifferenza "Scusate ragazzi, non volevo disturbarvi, torno di sopra, buonanotte!" e mentre va via, Sara capisce improvvisamente quello che fino adesso aveva sempre dato per scontato solo perchè non aveva mai avuto termini di paragone, ora che la possibilità di stare con un'altra persona è diventata improvvisamente concreta, l'abissale differenza tra il resto del mondo e Massimo, l'abissale differenza tra il cercare di rifarsi una vita senza avere rimpianti e l'impossibilità di riuscire a dormire la notte se lui non è al suo fianco, l'abissale differenza tra un ragazzo che sta provando con tutte le sue forze a renderti felice e l'unico al mondo che può davvero riuscirci, che ti sta sfuggendo dalle mani per sempre. Sara scende dall'amaca e guarda Daniele "Scusami, non posso..." poi va via, Massimo non lo incrocia mentre sale in camera e forse non vuole nemmeno incrociarlo, anche perchè non saprebbe come affrontare l'assoluta e improvvisa consapevolezza di essere appena stata per sempre segnata dalla sua esistenza sul pianeta.

Sara ed Aurora accompagnano Daniele ed Alessandro accanto all'auto di Pietro, i due ragazzi stanno andando via, Pietro non ha molte ferie essendo meccanico, per cui, come ogni anno, tornerà molto prima degli altri in città, Alessandro abbraccia Aurora, anche se non può ricambiare i suoi sentimenti, tiene a lei come ad una sorella, la ragazza lo stringe forte e gli bacia la guancia "Se mai volessi sperimentare qualcosa di diverso, comunque..." poi scoppiano a ridere, Alessandro scuote la testa "Ti ucciderò, prima o poi, ci vediamo a Roma!" poi i due si allontanano con discrezione per lasciare a Daniele il tempo di salutare Sara "Io vado..." le dice dispiaciuto, Sara fissa l'azzurro dei suoi occhi e improvvisamente realizza che le mancheranno "Ma non potete restare voi ragazzi? La scuola è finita!" Daniele scuote la testa "Non possiamo, io e Ale siamo anticipatari, quindi abbiamo affrontato la maturità quest'anno e ora abbiamo i test d'ingresso per l'università, dobbiamo studiare!" Sara annuisce "Capisco, che bravi bambini, io mi sono fatta bocciare in terzo superiore!" Daniele ride, poi le sfiora la punta del naso con l'indice "Tu sei intelligente ma non te ne frega niente della scuola, è questo il problema! Comunque quando torni chiamami, così magari usciamo insieme, che ne pensi?" Sara annuisce, felice che lui non sia arrabbiato per quello che è successo la sera prima "Certo, assolutamente!" poi lo abbraccia e Daniele la stringe forte a sua volta "Tieni duro, piccolina, quando tornerai ti farò dimenticare qualsiasi vecchio abbia tentato di attentare alla tua virtù!" poi la guarda negli occhi e non possono fare a meno di scoppiare e ridere nuovamente, lei scuote la testa "Sei proprio scemo!" Daniele le stampa un bacio sulla guancia "Pensa a quello che è successo, se mai dovessi sentire il bisogno di cambiare vita, io sono sempre qui, non te lo dimenticare!" poi sale in macchina e mentre fissa la sua schiena allontanarsi, Sara sa che qualcosa di lui le è irrimediabilmente rimasto impigliato nel cuore.

Una settimana dopo...

Sara sta fissando il mare, seduta sulla balaustra del porticato che compone la veranda, quando Massimo le si ferma accanto, poggiando i gomiti sulla suddetta ringhiera, cerca di capire cosa stia guardando, poi quella domanda "Ti manca Daniele, vero?" Sara annuisce "Sì, non lo credevo possibile, forse mi sto dimenticando di te!" non è vero, vuole solo vedere che cosa le risponderà, in realtà stava semplicemente pensando che prima o poi finirà per spegnersi e per restare solo una pallida imitazione della ragazza allegra che è stata e la colpa è tutta di Massimo. Lui annuisce "Bene, è così che va la vita! Tu pensi di amare qualcuno, poi conosci qualcun altro e tutto passa, lo vedi? Te lo avevo detto!" non sembra dispiaciuto, solo rassegnato, come se in qualche modo se lo fosse aspettato, Sara lo guarda "Ma tu non eri quello che diceva di amarmi? Come hai preso questa cosa?" lui si esibisce in un sorriso amaro "Sì, l'ho detto, l'ho provato e lo provo tutt'ora, ma resto della mia idea, sarai molto più felice con un'altra persona, che sia lui o meno, ti auguro comunque che sia lui, l'ho visto crescere, è un gran bravo ragazzo!" Sara annuisce "Sai qual è la cosa divertente? E' che se tu non fossi stato sempre così ligio alle regole, adesso questa conversazione non avrebbe neppure modo di esistere! Ma te lo devo chiedere un'ultima volta, per avere la coscienza pulita e assicurarmi di non avere rimpianti! Vuoi stare con me, contro tutto e tutti, Massimo Lombardi?" il sorriso di Massimo si allarga, intenerito "Non posso!" Sara batte la mano sulla balaustra "Lo so, ma ti sto chiedendo se lo vuoi lo stesso! Allora?" e forse, per salvarla veramente, per riuscire nel suo intento, Massimo deve ferirla un po', così decide di farlo, per il suo bene "No!" risponde risoluto. Sara si volta a fissarlo, solleva le spalle, poi scende dalla ringhiera "Bene, adesso posso andare avanti per la mia strada!" poi gli bacia la guancia e si allontana e Massimo sa che con questa mossa, l'ha davvero persa per sempre, quello che non si aspettava, era il dover fare i conti con quello che prova un uomo quando si rende conto che l'ha scelta fatta, che fino a due secondi prima gli sembrava quella migliore, sia stata la più sbagliata mai fatta in tutta la vita.  



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