12º cap.)

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Posso affermare con certezza che questa è stata la settimana più intensa e stravagante della mia vita.

Zayn come promesso venne a prendermi sotto casa ogni giorno, e con ogni giorno intendo proprio ogni giorno, e la maggior parte delle volte io mi presentavo sulla soglia mostrando le mie favolose mise da notte.

Dormii persino con lui venerdì sera, si addormentò immediatamente, sembrava sereno, per la prima volta dopo un mese ormai lo vidi sereno.

Passare del tempo assieme mi è servito tantissimo, ho imparato a conoscerlo, sempre meglio, sempre un po' di più giorno per giorno, che quasi mi dimentico del suo piccolo segreto.

Quella collana è un segno, è il segno che aspettavo, aspettavo semplicemente qualcuno che entrasse nella mia vita e la stravolgesse, e lui si è calato perfettamente nella parte.

--12:05--

"mmmh.."

Scosto nervosamente le coperte e mi stiro nel materasso sgranchiendo le braccia e le gambe intorpidite.

Il campanello continua a suonare imperterrito.

"mmh...ho capito! Arrivo!"

Mormoro scendendo le scale con poco equilibrio.

"Giorno piccola...a che ora ti vengo a prendere oggi? Stasera c'è la festa ricordi?"

Mi blocca prima che io possa controbattere.

"Ah, e comunque è mezzogiorno"

Mi fa l'occhiolino mentre io cerco di metabolizzare ciò che mi ha appena detto.

"Zayn...uffa...alle nove e mezza?" biascico le parole in modo incomprensibile ma evidentemente lui capisce.

"Perfetto, non farti trovare in pigiama" sorride e mi lascia un piccolo bacio sulla fronte.

"Ah ah ah d'accordo, ci proverò" sorrido di rimando e chiudo la porta.

Quel bacino, aw.

Salgo di corsa e mi fiondo nella cabina doccia, prima di aprire l'acqua mi sfilo la catenina dal collo e la poggio sul mobiletto di marmo. È la prima volta che la levo quando mi faccio la doccia, è la prima volta in assoluto che la levo.

Il mio collo è vuoto senza quell'oggetto, sento un'improvvisa angoscia e una scarica di brividi mi percorre la schiena.

Cerco di non pensarci, entro sotto il getto dell'acqua, la testa prende a girarmi, chiudo le palpebre e le apro ripetendo questo movimento diverse volte. Adesso vedo tutto annebbiato e indefinito, e mi fanno terribilmente male le tempie.

Esco tutta bagnata da sotto l'acqua cercando di non inciampare mentre tutto attorno a me gira incessantemente, afferro, per quel poco che vedo, il ciondolo dal mobile e me lo allaccio.

Chiudo gli occhi. Quando li riapro sembra non sia mai successo niente. La testa non gira più, e l'ansia è svanita.

Percepisco un improvviso calore attorno al collo, deglutisco a fatica, poi il calore scompare.

Non posso levare quella collana, fa parte di me.

Mi rannicchio sul piatto doccia e lascio che l'acqua scorra veloce sulla mia pelle, mentre cerco di mettere in ordine le idee.

--20:30--

Ancora un po' turbata da ciò che è successo questa mattina, nonostante sia passata una giornata intera, inizio a prepararmi.

Caccio tutto dall'armadio per decidere cosa mettermi.

Alla fine opto per un jeans di un azzurro sbiadito, molto aderente e strappato sulle coscie, un top nero appena imbottito sul seno che lascia la pancia totalmente scoperta e delle Vans ovviamente, nere.

Belonging || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora