11º cap.)

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BROOK'S POV:

Quella sera Zayn mi riporta a casa in macchina, non sale e mi saluta con un bacio sulla guancia.

Non riesco a chiudere occhio, mi rigiro nelle lenzuola senza sosta cercando la posizione più favorevole al sonno, ma questo non si decide ad arrivare.

Le immagini di Zayn che fa a botte con Louis e Alec si fanno beffe della mia stanchezza tenendomi sveglia, mi ha difesa e le ha prese, ciò vuol dire che ci tiene a me.

Sorrido a quel pensiero e sprofondo nel cuscino stremata da quella giornata.

-10:35-

ZAYN'S POV:

Percorro Carnaby Street strusciando le suole sull'asfalto, con le mani in tasca e il labbro e la tempia che ancora risentono della rissa del giorno prima, svolto in Regent e senza neanche pensarci raggiungo la villetta di Brooklyn.

La pallida luce del sole rischiara le casette in fila bianche, dove salta subito agli occhi quella di Brook con il portoncino laccato rosso. Un debole venticello filtra tra i capelli spettinandomi il ciuffo che ricade sulla fronte.

Decido di bussare senza rimuginare ulteriormente sperando che stia in casa, ma considerando che non sono nemmeno le undici del mattino deve essere quasi sicuramente lì.

BROOK'S POV:

Sento il campanello bussare, ma quando sollevo debolmente le palpebre sono sicura che abbia suonato almeno quattro volte.

Mi spingo a fatica giù dal letto e barcollo fino alla porta di ingresso rischiando anche di ruzzolare giù dalle scale di legno.

Apro senza neanche chiedere chi è, forse non ci penso.

Un ragazzo moro alza lo sguardo non appena mi vede sulla soglia.

"Zayn.." mormoro con voce roca e intorpidita.

"Hey..ti ho svegliata?" mi chiede e sembra leggermente preoccupato all'idea ma immediatamente dopo appare un sorrisetto sghembo sul suo volto e mi scruta da capo a piedi.

Mi rendo conto solo adesso delle mie condizioni pietose, con una maglia extra-large lunga fino alle ginocchia color rosa shocking, sulla quale spicca la scritta in nero "Sweet Nightmare", i piedi scalzi e uno chignon sfatto da cui scappano una serie di ciocche elettriche che assomigliano più ad una criniera che a una chioma di capelli.

"Oddio...no! Cioè in realtà mi hai svegliata ma non importa...entra, vuoi...vuoi entrare?" ecco, balbetto di nuovo mentre cerco disperatamente di coprirmi almeno un po' con la porta.

"Non è che disturbo?" domanda timidamente sempre con quel sorriso stampato in faccia e con le mani in tasca.

"No, vieni"

Entra e si siede ad una sedia del tavolo da cucina, lo osservo con le mani sui fianchi mentre sfila una foto dalla cornice appoggiata sul bancone laterale che raffigura me all'età di sei anni.

"Oh ma tranquillo, fai come se fossi a casa tua!" esclamo ironicamente e scuoto la testa di fronte a quella sbruffonaggine.

Lui non sembra prestare particolare attenzione alle mie parole così vado di sopra a farmi una doccia.

Indosso una salopette di jeans con sotto un top nero aderente e delle Vans nere, raccolgo nuovamente i capelli ancora umidi in uno chignon più sistemato e mi richiudo la porta della mia camera alle spalle.

"Eccomi" dico scendendo le scale due a due "Zayn! Andiamo?"

Pare risvegliarsi da un coma momentaneo e mi sorride nella maniera più ammiccante possibile.

"Sei bellissima piccola" sussurra alzandosi dalla sedia e aprendo la porta di casa mia.

"Non chiamarmi così" lo ammonisco mentendo spudoratamente, amo quel soprannome e cerco di non far notare le guance rosse.

Camminiamo affiancati e superiamo una serie di negozi per raggiungere il bar, mi prende una brioches calda ricordandomi che non ho fatto colazione, mentre lui compra un milkshake.

Lo guardo di sottecchi mentre sorseggia la bevanda e noto il labbro spaccato e la tempia violacea.

Mi si stringe lo stomaco ripensando alla sua reazione violenta lo scorso pomeriggio.

Usciamo e giriamo per diverse vie ridendo tra noi di tanto in tanto.

Mi sto proprio affezionando a quel ragazzo, e ho quasi paura di affezionarmici troppo, cerco di allontanarmi dalle voci e dall'opinione comune che hanno tutti di lui e ci riesco perfettamente quasi sempre, ci trovo del buono e persino del dolce in Zayn, a volte invece la sua presenza mi mette terribilmente a disagio.

Vengo strattonata da Zayn che si pianta di fronte alla vetrina di un negozio trascinandomi con lui, è un vecchio negozietto di bigiotteria dall'aria trasandata.

Mi guardo attorno e osservo i vari mennicoli appoggiati sugli scaffali polverosi.

Vedo Zayn scomparire dietro una tendina color grigio cenere ma non lo seguo.

Mi soffermo sull'infinità di ciondolini metallici appesi ad un gancetto arrugginito.

"Chiudi gli occhi" appare Zayn alle mie spalle con qualcosa chiuso in pugno.

Non fiato, sorrido e lo lascio fare.

Chiudo gli occhi e sento un oggetto freddo posarsi attorno al mio collo.

"Fatto" esclama sorridendo, mi volto verso di lui e prendo tra le dita la piastrina metallica con la quale termina la catenina che mi ha legato al collo.

Sulla piastrina c'è un'incisione fatta al momento "i suoi occhi ti proteggeranno."

La osservo a bocca aperta, rigirandomela tra le mani. Alzo lo sguardo verso di lui e deglutisco appena, noto che il suo entusiasmo si è improvvisamente spento e i suoi occhi si sono incupiti.

"Grazie..." mormoro avvicinandomi a lui e prendendo la sua mano "Vuoi davvero...proteggermi?" mi soffermo sull'ultima parola calcandola leggermente, lo fisso negli occhi cercando una risposta.

"È tutto quello che voglio fare" sussurra mantenendo l'espressione cupa di poco prima.

Poi ringrazia il commesso e esce e subito il sorriso torna sul suo volto e i suoi occhi si schiariscono velocemente.

Passano le ore e continuiamo a passeggiare, io non riesco a staccare gli occhi dal ciondolo che ho al collo e a sorridere inevitabilmente.

Zayn mi accompagna a casa come fa ormai da giorni.

"Brook, volevo..volevo sapere se ti andrebbe di venire con me la settimana prossima al Guess What, è un localino qui dietro, credo che lo conosci. Danno una festa alcuni amici di Niall." chiede Zayn una volta arrivati fuori casa mia.

"La settimana prossima? Certo che mi va! Chi è Niall?"

"Ah...Niall è il mio migliore amico, o meglio l'unico amico che ho, ma non voglio che lo conosci."

"Come...Perché?" Aggrotto le sopracciglia non riuscendo a capire quella sua affermazione.

"No...è che non voglio che conosci altri ragazzi, tutto qua, ci vediamo domani piccola." lo dice con tanta naturalezza che non faccio quasi troppo caso a questa assurda gelosia.

"Ehm...ne riparleremo Zayn...allora mi vieni a prendere qui sabato prossimo?" domando e lascio perdere l'argomento Niall.

"Di cosa riparleremo?"

"Zayn?"

"Vabbene, ti vengo a prendere sabato prossimo qui. Ci vediamo domani?"

"Certo" sorrido e gli stampo un bacio a fior di labbra che sembra lasciarlo stordito per un attimo.

Poi sorride con quel sorriso che mi fa frullare lo stomaco e mi saluta.

"A domani piccola."

"A domani Zayn."

-Ciao bimbi, vi ero mancata un pochettino? Okay no. Comunque, ho una grandissima idea per il prossimo capitolo, preoccupatevi ahah! Non vedo l'ora di scriverlo, un bacioo-

Belonging || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora