Belonging || Zayn Malik

4º cap.)

--10:35--

È una di quelle domeniche afose, scalcio la coperta con i piedi e sposto la mano sul materasso in cerca di Harry, del suo corpo, e apro di colpo gli occhi nel sentire il vuoto sotto il palmo della mano.

Anzi, sento un oggetto duro e freddo, lo afferro e capisco che è il cellulare di Harry, dimenticato lì.

Mi tiro su con i gomiti e mi stropiccio gli occhi con le nocche della mano.

Sul cuscino di Harry c'è un biglietto, un messaggio scritto da lui su un cartoncino lilla leggermente spiegazzato:

" Buongiorno principessa, dormito bene?

Sono in giro, devo svolgere alcune faccende importanti.

Ti amo xx

   -Harry"

Dolce.

Ma odio quel "principessa".

Mi sgranchisco le gambe e scendo dal letto.

No, non mi sono scordata dei propositi della sera prima, devo trovare Zayn.

--

Esco con il telefono di Harry, costeggio il marciapiede distrattamente per qualche minuto, poi decido di chiamarlo, avrei chiamato Zayn, c'è qualcosa in quel ragazzo di magnetico, come se una parte di me avesse bisogno di vederlo di nuovo.

Trovo il suo numero nelle chiamate recenti.

Ascolto i bip imperterriti, uno dopo l'altro, sembrano non finire più.

"Pronto?"

Panico.

"S..si, ehm..ciao, sono..sono Brooklyn..io..."

"Ah, ciao Brooklyn"

Il suo tono è rilassato e disteso come se stesse parlando con sua madre e non con una sconosciuta, perché è questo che sono giusto?

"Si, ecco, io..non è che possiamo vederci?"

Sento una risatina indistinta.

"Chi? Noi due? Ahah, e perché?"

Panico assoluto.

"Perché..beh si perché..-

Perché Brooklyn? Perché?

-perché..io volevo co..conoscerti meglio"

Altra risatina snervante.

"Ma tu non eri fidanzata?"

Effettivamente con questa risposta sembro solo una povera disperata che vuole rimorchiare.

"Si, e cosa..cosa c'entra? Non posso incontrare una persona? "

È snervante.

"D'accordo, quando?"

"Ehm..adesso..va..va bene?"

"Si, dove sei Brooklyn?"

Dio, è stupendo il mio nome pronunciato da lui...cazzo, ma che dico?

"Davanti al locale di quella sera"

"Vengo"

Strano no? Che uno sconosciuto accetti così su due piedi un invito momentaneo? Si, ma io devo sapere di più, o meglio, devo sapere cosa ha quel ragazzo di così maledettamente ipnotico.

Sta per arrivare, un brivido mi percorre la schiena.

--

"Brooklyn" ancora quella pacca sulla spalla.