BROOK'S POV:
"Sono a casa per ora di pranzo, non cercarmi , non uscire di casa
Zayn"Rileggo distrattamente per la sesta volta il messaggio di Zayn sul cellulare, come se all'improvviso potesse dirmi qualcosa di più concreto e comprensibile. Ho un macigno piantato tra i polmoni e la gabbia toracica.
È sabato, sono passate due settimane, due settimane di convivenza e Zayn sta bene, ancora un altro paio di settimane e potrà levare la fasciatura; verso il latte nella tazza e mi trascino a piedi scalzi fino al divano.
La casa di Zayn è il posto più bello del mondo, è come se ogni parte dell'appartamento fosse stata fatta con una parte di lui, come se qualcuno avesse provato a clonarlo o a raffigurarlo tramite delle mura e qualche mobile. C'è un po' di lui in ogni singolo centimetro di questa casa, e non potrei desiderare niente di più piacevole.
Faccio roteare la tazza tra le mani e osservo il latte ondeggiare da un lato all'altro.
Dov'è andato?
Resisto di nuovo alla tentazione di chiamarlo.
Non cercarmi
Non mi ha mai mandato un messaggio così misterioso e vago.
E se è qualcosa di importante? Di grave?
Sono a casa per ora di pranzo
Sono le 9:35, non mi sono mai alzata così presto di sabato, proprio oggi che avrei preferito svegliarmi direttamente per pranzo, senza dover prendere con tanta serietà questo maledetto messaggio.
E se non tornasse per ora di pranzo? Lo chiamerei.
E se non rispondesse?
Non uscire di casa
Questo. Questa frase mi sta tormentando. Perché? Cosa c'entro io? Si sta mettendo ne guai per me? Cosa c'è fuori che mi deve nascondere?
Giocherello con la collana, l'attorciglio attorno all'indice per due o tre volte, la testa gettata all'indietro sullo schienale del divano.
Basta, devo smetterla di preoccuparmi per ogni cosa, di applicarmi su ogni sillaba di questo messaggio, vi prego, fate ricominciare questa giornata da zero.
Salgo di sopra e precipito sul letto a peso morto, mi arrotolo nelle lenzuola e chiudo gli occhi, nel migliore dei casi mi sarei addormentata per poi svegliarmi con lui già in giro per casa.
Ti prego fa che sia così, ti prego, ti prego.
Butto un'ultima occhiata al cellulare, lo chiamo? No, non devo.
Sonno ti prego, sto aspettando, è sabato mattina dannazione! Devo avere sonno! E se..Harry!
No, assolutamente no, escluso.
Ne abbiamo parlato tanto a lungo io e Zayn che mi rifiuto di credere che sia andato a farsi giustizia adesso.
Mi sembrava di averlo convinto: niente più contatti con Harry Styles, niente vendette inutili, niente rancore, come se non fosse mai esistito.
Si, l'avevo convinto, sicuramente non era con Harry.
Arravogliata nelle coperte, osservo con sguardo vacuo e immobile un punto indefinito della parete di fronte a me.
Maledizione Zayn, che stai facendo? Perché non posso cercarti? Perché non mi hai svegliata? Perché non posso uscire da qui? Perché non mi spieghi le cose per bene? Perché? Perché questo inutile sonno mattutino non arriva?
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Belonging || Zayn Malik
Teen Fiction"Però noi lasciateci stare, ci hanno fatto a pezzi e siamo ancora qua"