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La situazione era degenerata. Quello che avevano fatto Harry e Zayn era oltre a quello che si meritava Liam. Il miliardario aveva paura; stava assaggiando la sua stessa medicina.

Liam era la persona che distruggeva le persone d'affari.

Sapeva come farlo.

In quel momento, era lui a essere distrutto. Non aveva mai letto un libro che gli spiegasse come evitare una situazione così difficile.

Naturalmente rispose alla ridicola situazione con una soluzione, che poteva essere solo definita, ridicola.

"Dov'è?" Zayn ruggì al telefono.

Questa volta, non erano Harry e il moro a ghignare ma Liam.

"Qua... lasciatemi stare e non gli farò del male." Liam parlava con voce maligna ai due AD.

Ovviamente non aveva un piano e ovviamente stava perdendo la fiducia di Louis mentre parlava. Ma in quel momento la sua reputazione era sempre più macchiata dalle persone che vedevano tutte quelle pagine con informazioni private.

La sua immagine. La sua vita. I suoi soldi. Era finito tutto nel cesso.

"Liam, ti prego, che cazzo sta succedendo?! Smettila, sei il mio migliore amico. Che cazzo!" Louis urlò steso sul letto del suo amico. L'uomo lo aveva (a malincuore) ammanettato alla testiera del letto.

Aveva chiesto a Louis di venire da lui e poi lo aveva costretto con la forza a non andarsene. Tutto per un obbiettivo in testa: salvare la sua reputazione e i suoi affari.

"Non gli farai del male, Payne! Ti piace troppo," Harry parlò al telefono.

Liam si morse il labbro. Era vero, ma aveva un'immagine da mantenere.

"Mmmh... ma ho anche un'azienda. Cosa viene per primo... l'azienda o Louis? Penso che la risposta sia l'azienda." Liam rise, prendendoli in giro. "Allora qual è la vostra scelta, Styles... Malik. Volete la vostra principessa o no? O forse volete parlargli per un secondo?"

Louis boccheggiò quando Liam gli buttò il telefono in faccia. "Zayn! Harry! Che cazzo sta succedendo? Mi ha legato." Louis boccheggiò quando Liam gli diede un pizzicotto sul fianco. "Ahi, cazzo, Liam."

Il miliardario prese il telefono, facendo credere a Harry e Zayn che stesse facendo davvero male a Louis. Erano preoccupatissimi.

"Va bene, va bene! Hai vinto, Payne. I miei collaboratori stanno togliendo tutto. Lo hanno visto solo sette persone. Non è uscito nulla fuori," Harry ringhiò, facendo continuare Zayn, "È meglio per te che ritorni tutto intero."

Liam lasciò uscire un sospiro di sollievo. "E cosa mi dite della mia compagnia, non avrete il 25%, corretto?"

Gli uomini dall'altra parte del telefono si mordettero il labbro, abbaiando un semplice, "Va bene."

"Bene. Incontratemi al St Henry park. Vi ridarò Louis. Quattro in punto."

Liam non aveva veramente idea di cosa fosse successo in quelle due ore, ma sapeva certamente che nulla sarebbe stato come prima.

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Alla fine, si incontrarono alle quattro in punto. Louis sbuffò, Liam lo stava trascinando verso il parco dai polsi legati. Si sedette su una panchina davanti a Liam, mentre aspettavano.

Alle quattro in punto, due uomini entrarono. Avevano un aspetto sia potente, sia preoccupato.

"Harry! Zayn!" Louis urlò, correndo verso di loro. Liam guardò lo scambio di parole con occhi gelosi.

L'affetto degli AD era palese mentre controllavano che Louis stesse bene, tormentandosi. Il cuore del miliardario doleva per l'invidia.

"Felici? Perfetto, ora me ne vado," Liam mormorò, controllando appena il telefono prima di girarsi verso l'uscita. Si fermò quando sentì una voce profonda chiamarlo.

Era Harry. "Aspetta Liam! Fermati."

Girandosi, vide Louis avvolto nelle braccia di Zayn e Harry accigliato.

"Fermati, Liam. È stupido. Abbiamo esagerato. Andiamo... andiamo a prendere un caffè al bar. Sediamoci tutti insieme e discutiamo su cosa diavolo sta succedendo e sui nostri sentimenti perché sinceramente dobbiamo chiarire la questione. Louis non se lo merita, non si merita di essere lasciato all'oscuro."

Liam si accigliò mentre fissava gli occhi dell'AD per poi spostare lo sguardo su Louis, che aveva uno sguardo tradito.

Sapere di essere la causa di quella tristezza, lo faceva stare male.

Perciò le sue spalle crollarono e annuì, poi con voce arresa, "Va bene..."

Forse le cose si sarebbero finalmente sistemate.

Mister Big Bad Boss | Zourry [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora