Chapter three -" Embarassing moments"-

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Point of view of Shane

Un'altra notte che passo insonne.
Sono le sei di mattina perciò mi alzo , apro le ante del mio armadio scegliendo di indossare dei skinny bianchi leggermente strappati sul ginocchio destro e sulla coscia sinistra abbinati ad una felpa larga.
Alzo il cappuccio sulla testa.
Afferro le chiavi e mi incammino verso il bar più vicino per fare colazione.

Entro sentendo il campanello suonare.

Una giovane ragazza mi rivolge un sorriso di cortesia e prende la mia ordinazione.
Dove aver mangiato la mia ciambella ripiena di cioccolato al latte e aver bevuto il mio solito cappuccino, pago e mi reco all'università.

Appena varco il cancello un rombo di motore riecheggia nell'aria. Tutti si voltano verso quel rumore così come io.
Una macchina sportiva di un colore rosso lucente arresta al centro del spiazzale.

Il ragazzo che ne esce mi fa perdere un battito. I suoi occhi grigi sono coperti da degli occhiali che solleva portando all'indietro il ciuffo di capelli.

-" Amore ti aspetto qui"- sento dire.

I suoi occhi incontrano i miei e in quel preciso istante il mondo si ferma. I brividi percorrono la mia spina dorsale, non ho mai provato queste sensazioni, sono apatico, eppure.

Corro, scappo. Scappo come faccio sempre. Scappo dai problemi che la vita mi pone davanti. Ho una paura fottuta, paura di poter rompermi, di poter sprofondare.

Provo a eliminare i pensieri dalla mente e raggiungo l'aula camminando a passo veloce. Dopo aver consegnato il modulo di partecipazione all'escursione, mi accomodo.

Dovremmo partire la prossima settimana e vi staremo per circa sette giorni, almeno potrò stare lontano da questa cittadina per qualche giorno.

Dopo il termine delle lezioni mattutine posso finalmente avere una pausa prima di riniziare le lezioni extrascolastiche. Cosi mi avvio nel mio posto segreto. Dietro l'edificio gotico, qualche mese fa ho scoperto un piccolo sentiero ricoperto e circondato dalla radura. Terminato troviamo davanti a noi un piccolo cespuglio, passo all'interno e finalmente lo vedo.

Un piccolo fiumicello ricoperto da foglie colorate e rinsecchite.

E' qui che vengo quando sono a pezzi, il suono dolce dell'acqua che si infrange sulle piccole rocce, il suono degli uccellini che cantano. Il sole che picchia sul mio viso.

Mi siedo su una roccia umida e prendendo il mio notes dallo zaino inizio a raffigurare qualche elemento.

Ad un certo punto guardo l'orologio e noto che si sta facendo tardi, sto per afferrare lo zaino quando avverto dei rumori provenire dal bosco alle mie spalle. Ho una strana sensazione, i piedi cominciano a seguire quei rumori, non me ne accorgo fino a quando riesco a distinguere dei gemiti sommessi.

-" Cazzo più forte!"-

-"Oh s-si si!"-

Sento le guance tingersi di rosso quando vedo la scena davanti ai miei occhi. Davis è disteso sull'erba mentre il suo ragazzo dai capelli rossi lo sta cavalcando.

Resto immobile, il mio fiato si sta facendo più affannato. Sento e avverto una strana sensazione al petto, ma non la saprei definire. Sento i jeans farsi più stretti. Un grido strozzato rilascia le labbra grosse e rosee di Davis prima di voltarsi e incatenare i suoi occhi ai miei sorridendo malizioso.

Ha i capelli sudati e appiccicati alla fronte, le guance rosse e le labbra gonfie. Mi mordo il labbro inferiore.

-"Vuoi unirti a noi , dolcezza?"-

Excuse Me While I Kiss The Sky ◆ Tematica Omosessuale ◆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora