Chapter fifteen -" Jealousy "-

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Point of view of Iaan

Arrivai da Starbucks e ordinai due caffè macchiati con panna, un cappuccino large con latte e doppio zucchero con panna. In fine decisi di prendere due ciambelle ripiene con della crema alle fragole. Inserii il tutto nel piccolo sacchettino e mi avviai a casa.

Oggi avremmo accompagnato Shane al Luna Park.
La brezza mattutina era pungente come piccoli aghi.

Entrai in casa dirigendomi in cucina sbarrando gli occhi alla vista di Davis inginocchiato davanti a Shane.

Lasciai la borsa sull'isola di marmo e li raggiunsi.

-"Buongiorno Iaan"- ansimò Shane.
-"Ciao piccolo"- lo presi per i fianchi passando la lingua sul suo collo. Eppure una sensazione strana stava attraversando lo stomaco.
Davis mi strizzò una natica.

-"Ragazzi, la colazione. Vestitevi"- ordinai.

Sbuffarono.

-"Il papà ci sta sgridando"- rise Shane, Davis lo accompagnò.

Mi voltai trattenendo ciò che avrei voluto dire.

Dopo essersi ricomposti ci sedemmo al tavolo da pranzo per la colazione.

-"Dove andiamo oggi?"- chiese il più piccolo al più grande, sorseggiando la bevanda.
-"Sorpresa"- esclamò lui baciandogli le guance. Li guardai mentre si assaggiavano. Abbassai lo sguardo avvertendo nuovamente quella fitta allo stomaco.
-"Dai"-

Scossi la testa consapevole di ciò che stavo provando.
Dopo aver terminato di mangiare salii al piano di sopra per potermi cambiare.

-"Ehy piccolo"- sussurrò Davis abbracciandomi da dietro appoggiando poi la testa sulla mia spalla.
-"Mm?"-
-"Che ti prende?"-
-"Niente"-
-"Ti consoco"- mi avvolse più stretto. Mi staccai prendendo dall'armadio una felpa nera e dei skinny bianchi.

-"Mi mancano le attenzioni che riservavi solamente a me"-

Sorrise dolcemente.

-"Tesoro il mio amore per te non è mai diminuito. Le mie attenzioni le avrete entrambi. Non avere paura"-

Ero a conoscenza che la mia gelosia era un punto a sfavore, ma non ero geloso di Shane, ma di quei piccoli gesti che non ricevevo più. Infondo lui sa che io vivo di piccole cose.

-"Andiamo?"-
-"D'accordo"-

Scendemmo le scale e trovammo Shane pronto ad aspettarci.

Salimmo in macchina. Mi accomodai ai sedili posteriori.
A modo mio avevo bisogno di certezze. Ero una di quelle persone bisognose di continue rassicurazioni.

Lui lo sapeva bene.

Doveva dirmi ogni cosa gli passasse per la testa perché io ne avevo sempre bisogno.
Poggiai la testa sul finestrino.

-"Dove andiamo?"-
-"Shane è una sorpresa, aspetta"-
-"Uffa"-

Si girò verso di me.

-"Iaan, dove stiamo andando?"- a volte assomigliava ad un bambino. Scuote la mia gamba.

Sospirai.

-"È una sorpresa"-
-"Cattivi"- si imbronciò, Davis gli regalò un piccolo buffetto sulla guancia. I nostri occhi poi si incontrano sul retrovisore della macchina.

Amavo quel ragazzo più della mia stessa vita. Con lui potevo mangiare caramelle per ore, quando ti guardava ti guardava con l'anima, con lui potevo parlare per ore, anche se era in grado di nascondersi nelle sue fragilità, nei suoi silenzi.
Dentro le sue pupille c'era l'amore. Uno tsunami.
Con quegli occhi avrebbe potuto illuminare un'intera galassia che se ti tocca, bruci.

Excuse Me While I Kiss The Sky ◆ Tematica Omosessuale ◆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora