Chapter eleven -"Treason"-

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Consiglio l'ascolto di questo brano per facilitare l'immedesimazione del testo scritto.




Point of view of Shane

-"Buongiorno"- sussurro ad Iaan.
Il suo sguardo è assonnato. Si stropiccia gli occhi. I capelli sono spettinati mentre il sole lo bacia.

-"Ciao piccolo"- posa una mano sul mio fianco ricoperto dalla maglietta e bacia le mie labbra.

È un mix perfetto, le sue labbra appena screpolate e le mie umide di saliva.

Davis inizia a stiracchiarsi facendo scoprire la sua pelle di un colore simile all'oro. Mi cinge in vita portandomi vicino al suo petto.

-"Giorno amore"- sussurra con voce impastata.

Volto la testa a sinistra trovando le sue labbra, le succhio per poi morderle appena.
Sorride.
E dio quel sorriso me lo mangerei.
Iaan e Davis si scambiano un bacio per salutarsi.

Avverto la suoneria del mio telefonino.
-"Lascialo suonare"- passa la lingua sul mio lobo il più grande.

-"Devo rispondere"- sorrido.

Lo scavalco prendendo il telefono poggiato sul comodino sbloccandolo.

-"Cazzo"- mi agito.

Ho trenta chiamate perse da parte di mia madre.

-"Che succede?"-
-"Non ho avvisato casa che non sarei tornato a dormire la notte"-
-"Calmati"-
-"Voi non capite"-

Mi vesto cercando i miei abiti per la stanza.

-"Dove vai?"-
-"A casa e anche velocemente"-
-"Aspetta ti accompagniamo"-
-"No! Cioè non preoccupatevi"-
-"Ma- "-

Esco dalla stanza e poi da quella casa prima che inizino ad interrogarmi.

Adesso sono nella merda.

Una volta aperta la serratura entro in casa. Seen mi afferra per il colletto della maglietta.

-"Dove cazzo sei stato?"-

Non riesco a parlare.

-"Rispondi!"-

-"Dov'è la mamma?"- sussurro.

Non risponde. Mi sbatte contro un armadio di vetro mandandolo in frantumi.

Sento le schegge lacerarmi la schiena. Tremo.

Prende un coltellino dalla tasca posteriore dei suoi jeans e poggia la lama sul mio labbro che comincia a sanguinare.

-"B-basta"-

Strappa la maglia che indosso. Chiudo gli occhi. So cosa mi aspetterà. Le lacrime escono ormai. Un dolore allucinante si sparge sulla testa.

Sento delle urla. La voce di mia madre.
Sono distrutto.

La testa sta per esplodere. Apro lentamente gli occhi. Mi accorgo di essere su una superficie morbida. Accarezzo le lenzuola.
Cerco di sedermi facendo fatica.
È la mia stanza.
Come ci sono arrivato?

Vorrei chiamare Iaan oppure Davis, ma non voglio farli preoccupare ulteriormente.
Corro al bagno.

-"Faccio così schifo"-
-"Faccio schifo"- ripeto.

Disinfetto le ferite.

Questa casa è opprimente.
Devo uscire.
Devo andare da qualche parte.

Excuse Me While I Kiss The Sky ◆ Tematica Omosessuale ◆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora