17 days to fall in love

Attenta

Andrea:

Ricevetti una telefonata in piena notte, non controllai neanche il numero, chi ti chiama in piena notte può solo avere cattive notizie, per cui mi affrettai semplicemente a rispondere.
"Sono sotto casa tua, muoviti, scendi"
"Marti, tutto bene?" Saltai dal letto e iniziai ad infilare il primo paio di pantaloncini capitato sotto mano.
"Sì, devi solo scendere" attaccò la telefonata.

Martina:

Fu molto veloce, probabilmente l'ho spaventata a morte, arrivò solo due minuti dopo la mia telefonata.
"Ehi, che succede?" Mi chiese.
"Non ho bisogno di questo" Risposi.
"Di 'questo' cosa?"
"Sai quante ore mancano ancora alle 13.40? Te lo dico io, ne mancano ancora  dieci, dieci ore e quaranta minuti circa"
Andrea mi guardò stranita e confusa, temevo stesse per lanciarmi qualcosa dietro per averle disturbato il sonno!

Andrea:

"Non ho bisogno di questo - disse indicando il suo piccolo orologio - con altri dieci minuti impazzisco, immagina con ben dieci ore e quaranta minuti"
Staccò l'orologio dal polso e iniziò a toccare i tasti laterali.
"Guarda qui" Mi porse l'orologio.
Erano le 13.40
"Io ho deciso, sono passati 17 giorni, Andrea"
"17 giorni da cosa?"
"Dalla prima volta che ti ho vista, e oggi, 17 giorni dopo, Andrea, non ho parole per descrivere quello che provo per te, l'intensità di tutto questo che ho dentro è semplicemente inspiegabile, ma sai.. Di una cosa sono sicura al 100% - i suoi occhi luccicavano ed erano insistentemente persi nei miei - Io sono innamorata di te, Andrea"

Martina:

Andrea sprigionò il più bel sorriso mai visto, afferrò la mia mano e disse "Vieni con me"
Guidò fino al mare, e nel buio più totale mi portò nel bungalow della sua famiglia.
Poche parole furono spese quella notte, tutto ciò che ci siamo dette, l'abbiamo fatto con gli occhi, con i respiri, i baci, le carezze, i sorrisi.. potrei continuare all'infinito..
Non avevo mai fatto l'amore con nessuno, me ne resi conto solo in quel momento, quando fermò la mia mano per tirarmi su, vicino al suo viso "Ti amo, Marti" disse.
Mai nessuno me lo aveva detto in un momento di intimità, mai nessuno mi aveva pregata di lasciarmi guardare, mai nessuno mi aveva vista bellissima come mi vedeva lei.
Mi viziò di baci, di parole dolci, di carezze e anche di sesso, sesso che non avevo mai fatto così, sesso che mai mi era piaciuto in quel modo e che mai mi aveva appagata a quei livelli.
"C'è una canzone che dice 'ricordati degli angoli di bocca' " mi disse baciando i miei.
Io sono perdutamente innamorata di lei, cavolo se lo sono.
Lo facemmo ancora una volta, l'ultima, poi mi accompagnò a casa, era mattina presto, mi salutò con un bacio e andò via, ma via per sempre.

Sai di cosa sono certa, Andrea? Del nostro amore, anche dopo la tua telefonata del giorno dopo, anche dopo aver sentito uscire parole inaspettate dalla tua bocca, il tuo star male improvviso mi ha spiazzata, non poter fare nulla per alleviare le tue sofferenze è stato un proiettile nel ventre, lasciarti andare, invece, proprio non lo so cos'è stato..
Sei sparita dalla circolazione, sei tornata a vivere con tua madre e non mi hai più chiamata.
"Forse ci incontreremo di nuovo" ti ho detto l'ultima volta.
"Sì, ma non adesso, non ce la faccio. Ci vediamo ad ottobre" hai risposto tu.
Sono andata avanti perché dovevo, per non deludere la me che aveva giurato a se stessa di non soffrire mai più, per cui non mi sono distrutta e ho cercato di fare del mio meglio in tutto.
Tu chissà dove sei adesso e con chi. Spero tu sia riuscita a risolvere i problemi che ti logoravano l'anima, spero che tu sia felice, Andrea.
Ci sono cose che semplicemente non si possono spiegare e noi siamo una di queste, eravamo una di queste.
Oggi è il primo giorno di ottobre, ti ho pensata un po', ho pensato al tuo "Ci vediamo ad ottobre", ho riso da sola come una scema. Io non ti vedrò più, amore mio, lo sappiamo entrambe benissimo, ma deve andarmi bene così.

Va bene così.