Something I call love

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Martina:

È mattino presto, la sveglia mi ha buttata giù dal letto qualche minuto fa  e con gli occhi ancora appiccicaticci vado in bagno per rinfrescarmi. Sciacquo il viso e prima di asciugarmi mi soffermo a guardare il mio riflesso nello specchio. Sorrido.
"Ho bisogno di un caffè" penso, così spingo i miei piccoli passi ancora assonnati verso la cucina.
Penso, penso intensamente mentre le mie mani vagano da sole, quasi in maniera incontrollata, per la cucina. Un anno fa avevo il cuore a pezzi, ancora una volta, anche se mi ero promessa che non sarebbe mai più successo ma solo col tempo ho capito che, ahimè, non è una cosa che possiamo decidere.
Ad oggi ho completamente cambiato modo di vedere e vivere l'amore, penso solo che sia un privilegio tutto quello che ho vissuto e che ho provato, lo so è strano, ma rifarei tutto ancora e ancora, soffrirei mille volte ancora se dovesse servire a portarmi qui, esattamente dove sono ora, a preparare questo stupido caffè. A proposito, stringo la macchinetta e la metto sul fuoco.
Le cose con Andrea non sono andate la prima volta, mesi dopo ci abbiamo riprovato, pensavamo che sarebbe stato  diverso ma così non è stato: i litigi erano sempre molto frequenti, lei scappava via, io le urlavo addosso tutti i suoi errori ed era un giro continuo, non siamo mai riuscite davvero ad uscirne.

"Buongiorno, come mai così sorridente?"

"Pensavo a noi"

Tu non rispondi, sorridi e basta perché è inutile chiedere, quando sai benissimo a cosa io stia pensando, perché nonostante tutto tu sei la mia metà, ogni parte della mia anima è tua e non importa quante altre volte mi spezzerai perchè adesso sai perfettamente cosa fare per rimettermi insieme.
Andrea, tu sei la persona più difficile che io abbia mai conosciuto, la più testarda, impulsiva e arrogante e io ti amo da matti anche per questo. È vero, le cose fra noi non vanno mai benissimo, io sono gelosa, do di matto, tu mi lasci e vai via di casa ma so perfettamente, ogni maledetta volta, che tornerai, che ci scuseremo l'una con l'altra, e completamente a pezzi, ci inginocchieremo sul pavimento a raccogliere quei vecchi cocci del mio e  del tuo cuore e non so mai se poi nel mio petto ci sia anche qualche pezzo che apparteneva inizialmente a te.
Amo di te il modo in cui mi ami, e di noi il fatto che mai saremmo capaci di lasciarci andare per davvero.
Oggi, dopo un anno, è uno di quei giorni buoni, lo sento nell'aria insieme all'odore del caffè che esce fuori. Spengo il fuoco e tu mi abbracci da dietro e mi stampi un bacio sulla guancia mentre riempio le due tazzine.

"Mi amerai per sempre, vero?" mi chiedi.

"Per sempre, ti troverò anche nella prossima vita e ti amerò anche lì" ti rispondo.

"Anche se dovessi nascere vecchio, pelato e ubriacone?"

"Beh, non penso avrai problemi di alcol anche nella tua prossima vita" ridi di gusto e mi dai un altro bacio.

"Anche io ti amerò per sempre, Martina".

Ed è tutto così dannatamente perfetto.

17 days to fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora