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Dio santissimo, e ora come faccio?

Ce l'ho duro.

Addocchio i camerini e mi ci infilo dentro alla velocità della luce.

Tiro un sospiro, e comincio a imprecare verso il mio pene affinché si calmi velocemente.

"JIMIIIIIIIIN" sento urlare da fuori.

Mi affaccio e vedo Jimin che si affretta verso il punto da cui proveniva la voce, ma a vederlo col viso ancora rosso probabilmente per esser stato toccato sul sedere, non resisto, e appena passa davanti ai camerini tiro fuori un braccio afferrandolo e trascinandolo dentro con me.

Lo appoggio allo specchio e il suo viso cambia sfumature di sorpresa, prima per essere stato tirato dentro il camerino, e poi per avermi riconosciuto.

Apre la bocca per parlare ma si blocca, probabilmente al ricordo di quello che è successo ieri, e arrossisce fino alla punta dei capelli.

"S-signore-"

"Chiamami Jungkook" gli dico avvicinandomi al suo viso.

Lui spalanca gli occhi e gira la testa evitando il mio sguardo, ma io gli afferro il viso, con delicatezza ovviamente, e lo riporto nella posizione iniziale.

Mi avvicino sempre di più fino a sentire il suo respiro sulle mie labbra e il mio sulle sue.

Lui sembra fissarmi inconsciamente la bocca, e io faccio altrettanto.

"J-Jungkook..."

Con il pollice accarezzo il suo labbro inferiore e dopo averlo guardato negli occhi un ultima volta, mi fiondo su quei due petali carnosi e rossi

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Con il pollice accarezzo il suo labbro inferiore e dopo averlo guardato negli occhi un ultima volta, mi fiondo su quei due petali carnosi e rossi.

Lo bacio con più foga di ieri, gli lecco le labbra e gliele mordo, mentre lo sento ansimare leggermente.

Infilo la lingua nella sua bocca, giocando con la sua, e lui cerca di seguire i miei movimenti con più lentezza, forse a causa dell'imbarazzo.

Porto le mani sui suoi fianchi e successivamente sui suoi glutei; li accarezzo per poi palparli ripetutamente, beandomi dei piccoli sospiri che uscivano dalle labbra di Jimin.

Stringe i lembi della mia maglietta nelle sue manine, mentre approfondisco ancora di più il bacio.

"JIMIIIIIIN"

La voce lo chiama di nuovo, stavolta più spazientita.

Ci stacchiamo e lo lascio correre fuori, ma sulla soglia del camerino si ferma, si volta verso di me e si morde il labbro.

Poi senza dire nulla scappa verso la sua collega.


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Softjgv

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