Capitolo 12:

6.9K 241 19
                                    

25 Dicembre 2017

Eriel aprì gli occhi quando un fastidioso raggio luminoso colpì le sue palpebre chiuse, si girò e rigirò nel letto, cercando con una mano il cellulare per guardare l'ora, ma invece che la durezza del comodino la sua mano andò ad impattare contro qualcosa di più morbido e caldo.
Socchiuse un occhio e si trovò davanti il petto di Mikail, che si abbassava ed alzava ritmicamente.
Sollevò lo sguardo ed i suoi occhi verdi di fusero con quelli azzurro ghiaccio di Mikail, che lo fissavano dall'alto, il biondo era appoggiato su un gomito, il viso posato sul palmo della mano, il braccio sotto sforzo lasciava intravedere perfettamente i muscoli tesi.
Mikail lo osservava con un sorriso dolce stampato sulle labbra.
"Buon giorno" Il moro sorrise e si mise lentamente a sedere, trascinando con se il piumone, il movimento spostò una parte di coperta da Mikail che rivelò gli addominali scolpiti.
"Giorno..." Miagolò Eriel ancora addormentato, una mano lasciò il caldo tepore delle coperte ed arrivò al viso prendendo a strofinare gli occhi ancora appannati a causa del sonno.
"Che ore sono?" Mikail si allungò verso il comodino alle sue spalle mettendo in risalto la schiena massiccia e tonica, prese fra le mani una piccola sveglia quadrata posta sul comodino e controllò l'ora.
"Sono le otto, forse dovremmo alzarci... anche se non mi va di farlo..." Eriel sorrise, si sdraiò nuovamente e si strinse contro il petto di Mikail, che gli circondò la vita con le braccia muscolose.
Eriel si guardò le dita, erano ricoperte da una patina trasparente e appiccicosa piena di brillantini di ogni colore.
"Ma quanti glitter ti hanno messo?" Mikail intrecciò le dita con le sue e gli baciò le fronte, stando ben attento a non caricare il suo peso sul corpo ancora stanco del giovane.
"Vogliono farmi risplendere quando sono davanti ai riflettori, devo essere perfetto, sempre e comunque" Eriel rise e gli diede un bacio sulla guancia.
"Tu sei sempre perfetto... anche senza tutti questi glitter appiccicosi!" Mikail sorrise dolcemente e gli lasciò un altro bacio sulla fronte.
"Andiamo a farci la doccia, poi preparo la la colazione" Mikail portò il busto in avanti e unì le proprie labbra con quelle di Eriel, che sorrise rispondendo al bacio.
Mikail buttò i piedi fori dal letto e uscì dalla stanza completamente nudo, Eriel arrossì e si coprì con le coperte fin sopra la testa, avrebbe voluto rimanere a letto per tutto il giorno,ma poi il buon senso ebbe la meglio e si costrinse ad alzarsi ed andare nella propria stanza a prendere dei vestiti puliti.
Doveva rendersi presentabile.
Così si alzò sbuffando, staccò il lenzuolo dagli angoli del letto, se lo avvolse intorno alla vita e si diresse verso la propria stanza.
"Ok..." Eriel prese i vestiti che aveva preparato la sera prima, un paio di pantaloni neri non troppo attillati, una camicia rossa e un maglione nero dalla quale si intravedeva perfettamente la camicia.
Quando uscì dalla camera, trovò Mikail appoggiato allo stipite della porta del bagno che lo fissava, fortunatamente aveva avuto la decenza di stringersi un asciugamano, per quanto striminzito intorno alla vita.
"Allora? Vieni o no?" Eriel batté un paio di volte le palpebre, non capendo a cosa Mikail si stesse riferendo. "C-come?" Mikail alzò gli occhi al cielo, fece un paio di passi nella sua direzione, con l'asciugamano che rischiava pericolosamente di sganciarsi dai suoi fianchi, lo prese per mano e lo trascinò in bagno, l'acqua della doccia era già aperta, la valvola dell'acqua calda era al massimo.
Eriel fu il primo ad entrare, venne colpito dal getto caldo della doccia ed emise un urletto di dolore, Mikail entratò subito dopo di lui regolò il getto dell'acqua.
"Meglio?" Eriel annuì e si schiacciò contro il suo petto muscoloso, Mikail prese un barattolo di bagno schiuma e se ne versò una piccola quantità sulle mani, poi prese a massaggiare le spalle di Eriel.
"Ti fa male da qualche parte?" Chiese premurosamente Mikail, mentre continuava con quel tenero massaggio.
Eriel in quel momento pareva tanto un gattino, cercava con la testa le mano del maggiore e si accigliava leggermente quando smetteva con le coccole.
"No... sei stato... delicato" Arrossì dopo quel commento, mentre Mikail scese a baciargli teneramente una spalla, molto vicino a dove aveva lasciato un succhiotto la notte prima.
"Avrei voluto passare la giornata a letto con te..." Disse il biondo, le sue mani erano scese a massaggiare il busto e i fianchi di Eriel.
Il ragazzo andò a stringere le mani del biondo, intrecciando le dita con le sue, la patina appiccicosa era stata spazzata via dall'acqua calda.
"Non credo che sarei stato in grado sopportare un altro round" Eriel ridacchiò e poi si girò ritrovandosi davanti al petto marmoreo di Mikail.
Ci poggiò la fonte ed ispirò il suo profumo.
"Oh, avremo passato il pomeriggio a farci le coccole e a guardare un film stando sotto le coperte, poi ti avrei preparato la cena..." Mikail si abbassò e unì le sue labbra con quelle di Eriel, che rispose al bacio senza alcun timore, sciolse le mani da quelle di Mikail e strinse le braccia intorno al collo dell'attore.
"Mi fa piacere incontrare i tuoi!" Disse Eriel immediatamente dopo essersi separati.
Mikail gli sorrise e gli accarezzò il collo, fece scivolare la mani sulle clavicole ed infine si fermarono sulle spalle.
Un segno viola campeggiava come un monito per chiunque, Eriel ora era suo e di nessun'altro.
Sul petto e intorno ai capezzoli cerano i segni di tanti piccoli morsi e vicino all'ombelico alcuni segno rossi.
Eriel aveva lasciato anche su Mikail qualche segno, anche se non così evidente, sulla schiena c'erano i segni dove le sue unghie avevano graffiato la pelle e persino un morso sulla spalla sinistra.
"Vado a preparare la colazione, tu riscaldati ancora un po'" Eriel annuì. Mikail gli diede un altro bacio prima di uscire dalla doccia e lasciare Eriel solo.
Il moro prese a strofinarsi la pelle e i capelli, una quindicina di minuti dopo uscì dalla doccia e si fermò davanti allo specchio, si asciugò ed infilò gli abiti che aveva preso poco prima dalla propria stanza, fortunatamente la camicia copriva il succhiotto e tutti i segni rossi intorno al collo.
Eriel uscì dal bagno una ventina di minuti dopo, per la casa si era sprigionato un piacevole profumo di pancake e di cioccolata calda, Eriel si sarebbe messo a sbavare, ma si costrinse a mantenere un contegno insomma, non aveva sbavato davanti a Mikail la sera prima, di sicuro non lo avrebbe fatto ora...
Mantenere un contegno si disse mentre scendeva le scale che lo avrebbero condotto in cucina. Contegno che andò bellamente a quel paese quando Eriel si trovò davanti Mikail con indosso solo un paio di boxer grigi e un grembiule azzurro con scritto: Kiss the Cook   
Mikail si girò nella sua direzione con in mano una padella e gli sorrise divertito, Eriel aveva la bocca semi aperta.
"Nessun bacio al cuoco?" Chiese Mikail.
Eriel gli sorrise imbarazzato e corse a dargli un bacio, sentì la barba di Mikail pizzicare contro le sue guance, dettaglio che non aveva notato la notte precedente e nemmeno sotto la doccia.
"Siediti" Eriel si buttò letteralmente sulla sedia bevendo la sua cioccolata calda.

The Russian ModelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora