Capitolo 1

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Pensare che oggi cambierò città mi fa stare bene, ma allo stesso tempo molto triste, vivevo a Madrid da 1 anno o più e in questo poco tempo mi ero affezionata davvero a tantissime persone e lasciarle proprio adesso mi fa sentire con una fitta al cuore che non riesco a togliere, mi sento come quando per la prima volta lasciai i miei a Cúcuta.
James invece non vede l'ora di cambiare città, anche se ha passato tanto tempo qui a Madrid e si è affezionato, anche lui, a tantissime persone, a lui fa sempre piacere cambiare città, "cambiare aria" come dice lui.
Me ne farò una ragione, inoltre ho deciso di viaggiare con mio fratello proprio per un motivo, visitare città.

Punto lo sguardo sul comodino, dove si trova la sveglia, e noto che sono le 9 del mattino. Decido così di alzarmi dal letto e andare a controllare se ho preso tutto, tra cui mettere la sveglia nella mia valigia rossa.
«Emilia!» sento urlare da dietro la porta «entra» invito mio fratello ad entrare nella mia camera «hai prepa-non ti sei ancora vestita?» comunica mio fratello lasciando la frase in sospeso e notando che sono ancora in pigiama «si, scusami, adesso vado a cambiarmi, puoi portare la mia valigia giù?» gli chiedo prendendo i vestiti che mi devo mettere e uscendo dalla porta della mia camera per andare nel bagno «certo, mia maestà» lo sento ridere alle mie spalle e mi unisco a lui.
Entrò in bagno e apro l'acqua per la doccia, mi spoglio, mi lego i capelli ed entro nella doccia, faccio attenzione a non far bagnare i capelli, lo shampoo lo avevo fatto ieri sera, se adesso lo rifacessi perderei solo tempo.
Dopo aver fatto la doccia, durata più o meno 5 minuti esco e incomincio a mettermi l'intimo.
Mentre sto infilando i jeans sento il mio telefono squillare sopra il mobile, senza vedere chi è, porto il telefono all'orecchio e rispondo «pronto?» domando incastrando il telefono tra l'orecchio e la spalla «Emilia?» sorrido a sentire la sua voce «Ehy, come stai?» gli chiedo mentre metto il viva voce e appoggiando il telefono sul mobile su cui si trovava fino a pochi secondi fa «non tanto bene, da domani non ti vedrò mai più e lo sai che sono legato a te e a James, soprattutto a te Em» questo ragazzo prima o poi mi farà piangere «Cris, così mi fai piangere, sai benissimo che appena potrò verrò subito a Madrid» lo sento sospirare «ci vediamo all'aeroporto?» sorrido alla domanda che mi ha fatto «vieni all'aeroporto?» gli domando stupita mentre mi infilo la maglietta «si Emilia, vengo all'aeroporto insieme a Marco» sono così felice, riuscirò a vederli prima di andare via «Grazie Cristiano» sorrido, anche se so che non è in grado di vedermi «stai sorridendo?» domanda ed io mi guardo allo specchio, sciogliendo lo chignon che mi ero fatta prima di entrare in doccia, lasciando i miei capelli scuri un po' mossi «si» mi mordo il labbro «Allora ci sentiamo dopo?» mi domanda dall'altro lato del telefono «si, a dopo» prendo il telefono e attacco la chiamata.
Cristiano mi mancherà tantissimo, lui e Marco sono stati i primi con cui ho legato e sono felice che vengano all'aeroporto a salutarci.
Tutta la squadra l'avevo salutata il giorno prima, abbiamo trascorso insieme tutta la serata in un ristorante a mangiare la pizza.
Ripenso alla serata di ieri sera mentre mi metto un filo di trucco, esattamente mascara che ormai è finito, e un rossetto molto chiaro «devo rocordarmi di metterlo in valigia» esclamo uscendo dalla porta del bagno e scendendo le scale «Cosa Emilia? Ti ricordo che la valigia e chiusa e che adesso non la puoi aprire» mi ricorda James mentre lo vedo venire verso di me «Tranquillo, lo metterò nella borsetta dove terrò il caricabatterie, il cellulare e il computer» esclamo andando in cucina a prendere una merendina dal mobile «sai che all'aeroporto ci saranno anche Cristiano e Marco?» esclamo mentre addento la mia merendina «si, lo sapevo, grazie per l'illuminazione Em» mi guarda con uno sguardo divertito mentre gesticola, sorrido per la stupidità di mio fratello «vado a prendere la borsa sopra e poi andiamo?» domando a James mentre salgo le scale «si, sbrigati» mi urla da dietro in modo che possa sentirlo. Arrivata in camera prendo la borsa che avevo lasciato sul letto e per l'ultima volta osservo la stanza con molta attenzione «non rivedrò mai più questo mure viola» sussurro toccandole, ricordandomi subito di quel giorno quando le dipinsi insieme a Cristiano. Sorrido e prima di lasciare la stanza chiudo la porta.

«mi mancherai bambina mia» mi sussurra Cristiano mentre mi stritola «anche tu» gli dico mentre lo guardo negli occhi «Ci sentiamo presto» gli accarezzai una guancia e lui in riposta annuì «mandami un messaggio appena atterri a Monaco» imito quello che aveva fatto pochi secondi fa lui, cioè annuire.
Mi allontano da Cristiano e con un piccolo slancio mi aggrappo a Marco, il mio orso, colui che mi vedeva come la sorellina minore del suo fratellino minore. Marco vedeva me e James come due fratelli minori e anche per questo eravamo molto legati a lui. Gli lascio una bacio sulla guancia e poi vado verso il mio gate, dove James mi stava già aspettando «pochi minuiti e partiamo» mi sussurra all'orecchio James ed io annuisco in tutta risposta.
Mi giro per vedere se Cristiano e Marco sono ancora lì e li vedo fissarci, sorrido e li saluto con la mano e loro fanno lo stesso.
Il telefono mi vibra e incomincio a guardarlo, mi è appena arrivato un messaggio, "mi mancherai tantissimo, mi dispiace non essere riuscita a venire insieme a Cristiano, ma avevo una visita importante dal dottore...che dire, stai parlando con una futura mamma in prenda al panico, mi lasci da sola qui? io come farò a dirlo a Toni? Mi mancherai tantissimo amica mia" sorrido per il messaggio che mi ha appena mandato Amelia, lei sta per diventare mamma, sono così tanto felice per lei, decido di lasciarle un messaggio prima di salire a bordo "tranquilla, sono contentissima che stai per diventare mamma! Ti assicuro che Toni sarà felice e poi non ti lascio per sempre, tornerò il prima possibile, lo sai...adesso devo andare, sto per imbarcarmi, ti invierò un messaggio appena arrivata" scrivo velocemente le ultime parole visto che sento mio fratello chiamarmi per salire sull'aereo, metto subito la modalità aereo e seguo mio fratello.
Appena salgo sull'aereo prendo il posto vicino al finestrino, in modo da riuscire a vedere un po' il paesaggio, ma so già che mi addormenterò subito dopo che l'aereo inizi a volare.

«Em? Siamo arrivati» James mi scuote e mi avvisa che siamo arrivati, annuisco e sbadiglio, riuscendo a vedere quel poco dall'alto di Monaco, prima di atterrare.
Dopo 10 minuti mi ritrovo già sul territorio tedesco e con il cellulare in mano, in modo da chiamare Cristiano e avvisarlo di essere appena atterrata a Monaco.
Conclusa la chiamata mando un messaggio ad Amelia, dicendola che dopo l'avrei chiamata per sapere come sta andando a Madrid, devo sapere se lo ha detto a Toni, ma soprattutto se lo ha detto Cristiano, so quanto sia protettivo verso la sorella.
Spengo il telefono e seguo mio fratello, lo vedo dirigersi verso due ragazzi, probabilmente saranno i suoi nuovi compagni di squadra, li avrà mandati il presidente del Bayern Monaco a prenderci e a portarci probabilmente nella nostra nuova casa.
«ciao» saluta James ai due ragazzi, entrambi alti, uno biondo con gli occhi chiari e l'altro con i capelli scuri e gli occhi azzurri chiaro, sembrano il cielo senza nuvole per quanto sono chiari e devo dire che sono bellissimi «ciao, io sono Thomas» inizia il biondo, scoprendo adesso che si chiama Thomas «lui invece è Robert» indica con la testa il ragazzo affianco a lui con gli occhi color cielo, o mio dio, ma da quando sono così poetica? «e siamo i tuoi nuovi compagni di squadra, ti diamo il benvenuto a Monaco, ma soprattuto al Bayern Monaco» dice Thomas sorridendo a James, probabilmente sia lui che Robert non avranno fatto caso della mia presenza, visto che quei due sono due montagne e poi ci sono io che sono peggio di una nana da giardino, ma fa niente...meglio, mi sentirei in imbarazzo «piacere» James sorride e stringe la mano prima a Thomas e poi a Robert «io sono James e grazie per il benvenuto» Thomas e Robert sorridono e adesso riesco a notare quella fossetta che ruba tutta la guancia di Robert mentre sorride, devo dire che mi piacerebbe molto tracciare con il dito quella fossetta, ma mi devo trattenere, continuo a fissarlo, finché non mi rendo conto che anche lui inizia a fissarmi «e lei?» domanda Robert continuando a fissarmi, distolgo lo sguardo e ingoio un groppo che avevo alla gola, adesso anche Thomas inizia a fissarmi e noto di come l'attenzione da James sia passata a me «lei è mia sorella, Emilia» guardo i due ragazzi, passando da uno all'altro e sussurro un lieve «piacere» prima di portarmi all'indietro un piccolo capello ribelle che mi era arrivato davanti. I due ragazzi mi salutano e vedo Robert sorridere, mostrando i sui denti bianchi, ok, questo ragazzo mi sta mandando il tilt il cervello e ci "conosciamo" solo da 5 minuti...
Se la mia vita sarà con lui quasi tutti i giorni in cui starò qui, devo dire che non mi dispiace.

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