Capitolo 7

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«mi porti a mangiare un gelato?» domando al ragazzo affianco a me mentre entriamo in macchina «cosa mi dai in cambio?» mi guarda con un sorriso divertito ed io mi avvicino per baciarlo «va bene?» gli sorrido ed annuisce «andiamo a prendere il gelato» mi accarezza la guancia e poi accende la macchina «allora» esclama mentre il suo sguardo è rivolto verso la strada «stai imparando il tedesco» sorrido «si» ebbene sì, in poco tempo sto diventando davvero brava con il tedesco, grazie a Robert e a Jo, ma anche grazie a Thomas e a Joshua che da poco ho stretto molta amicizia «però già Toni mi aveva accennato qualcosa» gli dico inserendo nel discorso il suo compagno di squadra nella nazionale «del tipo» mi guarda sospettoso «che è difficile» io e Marco scoppiamo a ridere «schietto il ragazzo» es annuisco «a che ora arriva?» mi domanda mentre accendo il telefono e guardando l'orario «tra più o meno 1 ora, abbiamo il tempo de gelato» gli sorrido. Toni e Amelia volevano venirsi a fare un giro qui a Monaco di Baviera e io e James ci eravamo offerti per ospitarli, inoltre Marco è venuto qui nel fine settimana, venerdì avevano giocato l'ultima partita prima delle feste natalizie e poteva venire qui «allora se ti dicessi...» comincia a dire mentre usciamo dalla macchina «Welchen Geschmack von Eis möchten Sie?»* lo guardo «sai rispondere?» annuisco e cerco di ricordare i nomi «Schokolade und Haselnuss»* mi sorride ed io faccio lo stesso mentre entriamo nella gelateria «ma brava» mi accarezza un po' la testa e poi va a prendere due gelati. Mi ricorda molto il primo "appuntamento" che ci siamo dati, solo che adesso Rob non sta più con Anna e di certo non li avremmo incontrati, sorrido al pensiero e proprio il questo momento che mi arriva un messaggio da Robert «dove sei? Ti devo dire una cosa importante» leggevo il messaggio attentamente e quasi mi stavo preoccupando, Marco arrivò con i gelati e notò la mia faccia perplessa «Marco, puoi aspettare due esatti minuti, devo chiamare James» mento, in questo periodo non gli stava piacendo tanto la mia forte amicizia con Robert e lui annuisce. Mi alzo dalla sedia del bar ed esco fuori. In meno di un secondo mi trovo con l'orecchio poggiato sul cellulare intenta a chiamare Robert che solo al terzo squillo risponde «Rob? Che succede?» gli domando sentendolo preoccupato «dove sei?» mi domanda «in gelateria in centro, perché? È successo qualcosa?» guardo in fretta Marco dalla finestra e noto il suo sguardo sul telefono, spero che non si stia scocciando del fatto che il mio gelato si potrebbe sciogliere «no, a noi no» ed io sospiro «con chi sei?» alzo lo sguardo al cielo «con Marco» sento sussurrargli un "cazzo, no" e per poco non scoppio a ridere «perché?» dico mentre cerco di non ridere «Em, non voglio dirtelo a telefono, stasera ci sei?» mi chiede mentre guardo fisso Marco «non lo so» oggi dovrei andare a cena con Toni, Amelia, Josh e Eva, più ovviamente Marco «va bene, fammi sapere» mi avvicino all'entrata della gelateria «ok, a dopo» mi saluta e attacco. Mi avvicino a Marco e mi siedo «stasera usciamo con gli altri?» gli domando prendendo il mio gelato «si perché? È successo qualcosa?» mi domanda mentre comincio a mangiare il mio gelato «no no, per sapere» gli sorrido e lui fa lo stesso. Solo pochi minuti dopo controllo l'orario sul telefono e noto che è tardi e che dobbiamo andare a prendere Toni e Amelia «Marco?!» esclamo mentre mi alzo «è tardi» lui controlla l'orario sul telefono e si alza «andiamo» mi prende per mano e usciamo dalla gelateria «sono così felice» gli dico e Marco mi stringe la mano più forte «ti amo» mi bacia ed io mi irrigidisco, mi fa strano sentire queste parole. Mi giro e gli sorrido, un sorriso che in questo momento è tanto finto. Entriamo in macchina e lui mette in moto.

«o mio Dio» corro verso la ragazza che si trova di fronte a me «mi sei mancata tantissimo» ci stringiamo in un abbraccio «è non vi vedete da agosto» esclama Toni andando verso Marco «quattro mesi fanno la differenza, soprattutto ad una futura mamma» esclama Amelia mentre ci stacchiamo dal l'abbraccio «sai già se è femmina o maschio?» le chiedo mentre mi avvicino a Toni per abbracciarlo «no» dice lei mentre si avvicina a Marco «mi sei mancato tantissimo anche tu» gli sussurro all'orecchio «non puoi immaginare a me» mi stringe ancora più forte. Se Cristiano e Marco erano i miei migliori amici, lui li superava molto di più, infondo devo dire che con Toni mi sono sempre trovata bene, è stato il primo a farmi fare un giro per Madrid insieme ad Amelia. Per quanto mi potessi considerare la sorella minore di Marco, me lo sentivo più di Toni «Toni, ha imparato il tedesco» esclama Marco mentre io e Toni siamo ancora abbracciati, Amelia scoppia a ridere ed io la guardo male mentre mi stacco «perché ridi?» le domando mentre mi avvicino a lei «non ci credo» continua a ridere «invece ci dovresti credere» le dico mentre le punto un dito «non ci credo nemmeno io» esclama Toni mentre si avvicina a noi «sei mio amico, ho visto» lo guardo male «infatti» mi dice mentre comincia a sorridere «sono tuo fratello» sto per parlare, ma lui mi interrompe «si, il tuo vero fratello è James, ma io sono tuo "fratello" e no, non lo è Marco» esclama mentre sorride «sai, lui e Cristiano ti hanno già dimenticata, non fanno altro che parlare della nuova ragazza di Cristiano, aka una tizia che si crede Madonna» il mio sguardo si rattrista, non avevo ricevuto più chiamate da parte di Cristiano da quel pomeriggio al parco con Jo e Marco non mi aveva più chiamata da quando ero partita, ci rimango male, però cerco di non farlo notare «io invece sono rimasto» mi fa notare Toni mentre si avvicina «grazie» una lacrima si fa spazio sulla mia guancia e Toni mi abbraccia «Em, ci saremo sempre io e Amelia per te, qualunque cosa accada, noi staremo con te, non ti abbandoneremo come hanno fatto quei due» mi sussurra ed io piango sulla sua spalla «vieni a giocare in Germania» gli dico mentre riempio la sua manica piena di muco e di lacrime «vorrei, ma adesso non posso e poi da chi andrei? Nessuno mi ha cercato» mi dice mentre mi accarezza la testa «farò parlare James, sicuro ti vorranno» gli dico mentre mi stacco e noto che mi sorride «scusami» gli dico indicandogli la manica e lui scuote la testa «la solita» mi sorride e guardo Marco «tranquilla» mi fa un bacio sulle labbra e usciamo dall'aeroporto.

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