Capitolo 13

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5 mesi prima

Robert

Guardo Emilia negli occhi e noto che è spaventata, ma allo stesso tempo elettrizzata, sembra strana, sto per domandargli cosa ha, quando sento le sue labbra a contatto con le mie. Pochi secondi che a me sembrano minuti, eppure proprio nel momento in cui sto ricambiando il bacio, lei si stacca. Si sarà pentita? Non lo so. Prova qualcosa per me? Molto probabilmente. La mia migliore amica mi ha appena baciato? Si. Da un inizio arrivo ad una conclusione è quello che sto per fare non piacerà ad entrambi, ma devo farlo. Lei potrebbe essersi pentita ed io non sono lucido o almeno, non so quanto i miei sentimenti verso di lei sono veri. Magari la mia è solo un'attrazione fisica e basta. Non mi sento di mettergli speranze quando non so ancora cosa io provo per lei. Dopo attimi di sguardi io torno indietro verso la mia auto, spaventato e insicuro. Non vorrei lasciarla qui da sola, ma so che tornerà a casa da sola, come fa sempre.
Non voglio deluderla, non voglio metterle fantasie che probabilmente non sono vere. Non voglio farla soffrire inutilmente.
Non posso credere che il ragazzo che amava lo aveva, letteralmente, di fronte. Da quanto non mi guardava più con occhi da amica? Da quanto prova qualcosa per me? Troppe domande con forse zero risposte.
In questo momento la mia auto sembra il Lugo più adatto dove sfogarmi, da solo, senza nessuno che può "giudicarmi". Eppure ogni volta che la guardo il mio respiro si blocca ed una scarica mi attraversa tutto il corpo. Quel bacio. Quel bacio mi ha fatto sentire sensazioni nuove, cose che non avevo mai provato prima.
Nonostante tutto continuò a credere che sia solo attrazione fisica, non può essere di più. Non potrei amare la mia migliore amica. In poco tempo è riuscita ad essere una delle persone più importanti che conosca. Mi ha cambiato la vita è probabilmente non se ne è resa conto.
Quello che è stato fatto è fatto è niente e nessuno potrà tornare a 5 minuti fa, su quella panchina. Accendo l'auto e torno a casa. Nel viaggio continuo a pensare ad Emilia, le immagini, delle volte che abbiamo dormito insieme, delle volte che ci siamo abbracciati, delle volte che la ho protetta da qualsiasi cosa, mi appaiono come se fossero solo ricordi lontani. Come se da un momento all'altro qualcosa cambierà. Come se domani mattina non mi sveglierò più con il pensiero "oggi si va al bar con Emilia" perché, questa notte, la ho persa.
Quando mi rendo conto di essere arrivato a casa, prima di scendere dall'auto, faccio un urlo di frustrazione. Entrò in case e la prima cosa che faccio è quella di andare in bagno a fare una doccia calda. Tutto quello che è successo stanotte, per la prossima mezz'ora, lo voglio dimenticare e rilassarmi.
Nonostante questo mio avvertimento, non faccio altro che pensare ad Emilia. Al suo sorriso, ai suoi occhi, ai nostri momenti, al primo momento quando la ho vista, alla prima partita, quando per la prima volta ho notato il suo imbarazzo nell'essere in uno spogliatoio maschile pieno di ragazzi senza magliette, tutte le volte in cui diventa rossa appena vede ME senza maglia. E poi c'è quel fastidio più grande, quel periodo quando Emilia stava con Marco. Quando li vedevo felici, in quel momento, provavo solo odio per loro, per Marco. Quei mesi in cui mi sentivo strano ogni volta che Emilia e Marco si baciavano. Quella parte strana, una parte che era misto a gelosia e rabbia. Quando vidi Marco e Anna in quella pizzeria e poi quello stesso pomeriggio alla gelateria, mi sentì subito meglio. Finalmente Emilia avrebbe lasciato Marco, anche se sapevo che lei ci avrebbe sofferto molto, ma per me era una via di scampo a quello che potevo pensare fosse solo un po' di amore verso una mia amica, ma non amore vero, ma amore tra due semplici amici.
Appena esco dalla doccia mi l'asciugamano attorno alla vita e prendo il cellulare, mi rendo conto che è passato molto più di mezz'ora, più di un ora. Ed è proprio in quel momento, nel leggere l'orario sul telefono, a capire che quello che provo verso Emilia non è solo attrazione fisica, ma altro. Un sentimento che forse non riuscivo a far uscire fuori, un sentimento che facevo di tutto per non farlo a vedere. Mi sono reso di amare Emilia proprio in quel momento perché  la mia avvertenza nel "per la prossima mezz'ora non devo pensare ad Emilia" era fallita. Ho pensato per tutta la serata ad Emilia,m. Con lei ho sempre provato emozioni che con altre ragazze non avevo mai provato.
Ancora con l'asciugamano intorno alla vita prendo il mio telefono e la prima cose che leggo è l'orario, le 3:28 del mattino, non importa. In questo momento ho solo bisogno di parlare con Emilia e chiarire.

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