Capitolo 15

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Cazzo! Non posso perdere il mio aereo! Non adesso! Che odio. Mi sono fatta un bellissimo giro qui a Varsavia, ma ho bisogno di tornare a casa oggi. Oggi devo essere a casa. Mio dio. Devo ricordarmi di non fare più viaggi da sola se alla fine è questo il risultato.
Corro per l'aeroporto in cerca del mio gate. Dopo svariati tentativi lo trovo e mi dirigo subito verso il corridoio per arrivare al mio aereo. Non ho mai avuta tutta quest'ansia in tutta la mia vita, per fortuna non ho perso l'aereo. Non vedo l'ora di arrivare da Robert. Non vedo l'ora di rivederlo. Cosa mi ha fatto passare quel ragazzo. Per la prima volta dopo tanto tempo riuscirò a guardarlo negli occhi e sapere che il mio amore è ricambiato. Sulle mie labbra spunta un sorriso che in breve tempo scompare e mi batto una mano sulla fronte «Cazzo, Dele!» la signora affianco a me mi guarda, ovviamente non capisce visto che non sa il colombiano, ma di certo mi guarda molto male, faccio finta di non averla vista e mi tolgo la mano dalla fronte. Non gli ho fatto una telefonata o mandato un messaggio, mi odierà di sicuro, inoltre lui è venuto con me a Monaco perché voleva stare con me o almeno io lo ho costretto a venire. Spero non mi odierà tanto. Guardo fuori dal finestrino e metto le cuffie nelle orecchie. Le canzoni degli Imagine Dragons rimbombano nella mia testa, potrei quasi mettermi a cantare a squarciagola, ma non con la signora che ho affianco a me, se iniziassi a cantare, con la mia bella voce, potrebbe mettermi le mani sulla bocca per chiedere pietà, quindi mi rilasso mentre guardo il panorama.

«Ehy, Dele, lo so che mi ami...infondo, ma proprio infondo» Dele è stata la mia prima telefonata «sai in quale "infondo"?» mi domanda mentre mi siedo su una sedia dell'aeroporto «quale?» domando esausta «quello del culo» è serio, è dannatamente serio «Dele, sono qui, a Monaco, passeremo una bellissima vacanza!» gli dico sorridendo «si, io, te e Robert, farò il terzo incomodo e non mi va» lo sento sbuffare «Dele» inizio a dire mentre chiudo gli occhi «Dele, fidati di me, saremo solo io e te, soprattuto dopo quello che hai passato, ci sono io, io e basta» apro gli occhi «Emilia, non sei costretta a stare con me tutta la vacanza, ma sai, sei l'unica persona in questo momento che mi sta aiutando, l'unica che deciso di portarmi in vacanza con lei» lo sento sospirare «Dele Alli, mica hai una cotta per me?» gli dico mentre mi alzo dalla sedia «no! Ma stai bene? Emilia, sei la mia migliore amica, non potresti essere mai qualcos'altro, mai e poi mai, mio Dio che scene raccapriccianti mi stanno volando in testa» apro la bocca «Dele Alli! Elimina le foto che vedi dal tuo cervello» gli dico mentre mi giro per vedere una figura familiare arrivare in lontananza «adesso ne parliamo» gli dico prima di chiudere la chiamata. Prendo la valigia e mi avvicino al ragazzo che ho notato in lontananza «Cosa hai visto?» gli domando dandogli la valigia «non lo vuoi sapere e comunque io voglio passare una bellissima estate con te, magari anche con Robert, e dimenticarmi tutto!» mi circonda le spalle con il suo braccio e gli sorrido «alla fine fai anche qua il tassista» gli dico sorridendo «simpatica» mi spinge di lato e sorride.
Non voglio che Dele quest'estate si senta "male" a vedere me e Robert mentre la sua storia con Ruby è durata molto, non mi fa stare per nulla bene. Mi giro a guardarlo e ha ancora quel sorriso stampato in faccia. Mi mordo il labbro, chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo. Ho preso la mia decisione, farò semplicemente la cosa giusta. Apro gli occhi e vedo Dele guardarmi male «mi spieghi che cazzo stai facendo?» mi domanda mentre scoppia a ridere «penso» gli dico «cosa?» mi domanda mentre usciamo dall'aeroporto «penso, giustamente non hai mai usato questa parola e quindi non ne sai il significato» annuisco facendo un piccolo sorriso e lui scuote la testa «cogliona» mi da un buffetto sul braccio. In lontananza vedo la mia macchina e ci avviciniamo «hai preso la mia macchina?» gli domando e lui annuisce «certo e comunque non è del tutto tua, ma è anche di James» mi fa notare ed io sbuffo «Robert non sa che tornavo oggi, vero?» gli domando mentre entrò in macchina «no, però molto probabilmente è a casa tua e quindi ti vedrà entrare» mi dice ed io scuoto la testa «non può essere a casa mia» gli dico mentre prendo il cellulare e facendo il numero di James che risponde subito «Pronto!» mi urla ed io allontano il telefono «Dimmi che Robert non è li» gli dico incrociando le dita «no, ma sta per arrivare» mi dice ed io sbuffo «portalo a fare un giro, quando arriva io non ci devo essere, chiaro?» mi metto una mano tra i capelli «tu verso quando arrivi?» mi domanda ed jo guardo l'orologio «venti minuti più o meno» guardo Dele per sicurezza e lui annuisce «perfetto, saremo già usciti» sospiro e ci salutiamo.

Sei tu la causa del mio sorriso //Robert Lewandowski❤️⚽️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora