Erano tempi vecchi, quelli in cui ero anche solo minimamente umana. In cui, come il mio compagno, avevo un corpo che non fosse metallo freddo.
Ma sono ricordi antichi, da seppellire e non considerare più.
Le cose sono cambiate, lui non è più la persona di una volta, e lo stesso vale per me.
Lui è un traditore, ci ha abbandonati. Dopo tutto questo tempo.
E io vedo ancora davanti ai miei occhi quei giorni, era solo in quei momenti che mi sembrava di sentire un po' di gioia. Ora non ricordo più cosa sia la gioia, non ricordo più cosa sia la tristezza. Non ricordo più cosa significhi sentire una qualsiasi emozione.
Ma ricordo che fui in grado di provarle e che adesso mi sono estranee.
Il campo di battaglia è deserto davanti a me. Almeno per oggi, la fatica della guerra tra Hylia e Mortipher è finita. Lui deve essere là, sul fronte del caos, insieme a creature come i Boboklin o ai Grublin. È strano pensare che uno come lui possa trovarsi insieme a creature con un così scarso senso dell'igiene.
La probabilità che lui si trovi bene con i suoi compagni di guerra è poco al di sotto del due per cento.
Sento una ferita profonda al braccio destro ed un dolore pulsante che si propaga insieme al sangue che scorre. Mi sento stanca, sono troppo lontana dagli altri soldati. Loro staranno già rientrando tra gli accampamenti, mentre se io mi guardo attorno riesco solo a vedere la distruzione lasciata dalla guerra.
La battaglia ha distrutto un intero villaggio, ridotto a cumuli di rocce scomposte. Non una casa, non un muro, è rimasto in piedi. Solo fumante distruzione.
Mi sento stanca, sto perdendo troppo sangue. Perché Hylia mi ha voluta rendere con questo corpo umano? Perché per combattere senza essere una spada usata da qualcuno devo espormi ai rischi degli umani?
Adesso sono debole, e non so se qualche mostro dal muso porcino sia ancora in giro, a caccia di cadaveri a cui rubare le armature.
Puntini neri mi offuscano la vista, mentre inizio a sentire la testa pesante. Non posso cadere, non posso lasciarmi andare.
Devo tornare da Hylia, dovevo stare al sicuro, per combattere un altro giorno.
Perché non sono tornata subito indietro, alla fine dell'ennesima battaglia?
Forse perché mi era parso di scorgere qualcosa nella massa rossastra dei servi del caos. Una figura bianca e veloce, agile e slanciata.
Ghirahim si muoveva con grazia, e lo vidi solo per un attimo. Sparì subito dopo, ma io insistetti nel cercarlo con lo sguardo.
È per lui che ora mi trovo in questa situazione? Solo perché ho sperato per un secondo di rivederlo?
Cado sulle ginocchia, che vedono sotto il mio peso. Non posso lasciarmi sconfiggere. Non dalla fatica, non dal peso della speranza spezzata di rivederlo e di riaverlo al mio fianco. Devo alzarmi e combattere.
Ci sono solo io e i resti della battaglia. Qua è là stanno i corpi dei caduti. Una luccicante armatura argentata che inizia a coprirsi di polvere e le membra grassoccie di un Grublin giacciono vicine, colpite a morte.
E nell'aria si fa strada il vuoto, che piano piano entra nel mio cuore. Per tutti questi anni, Ghirahim è sempre stato dalla mia parte. Ed ora, all'improvviso, è sparito dalla mia vita.
- Sai - dico, sedendomi di fianco a lui - A volte mi chiedo come tu faccia a stare vicino a me. Sono insopportabile.
Ghirahim rise, rivolgendomi uno dei due occhi bruni - Di che parli, Bluebird?
Lo guardai per bene. Non mi somigliava. Eravamo agli antipodi, non solo nell'aspetto.
Sollevai lo sguardo verso di lui, era decisamente troppo alto per me, e mi ritrovai a guardare i suoi capelli candidi, tirati indietro da una parte e messi a coprire un occhio dall'altra.
- Insomma, tu sei così emotivo, espressivo. Hai tanti pensieri, sei estroverso. Non capisco perché dovresti trovare interessante un apatico robottino della Dea.
- Ma tu non sei un apatico robottino - rispose lui, accarezzandomi una guancia con una certa dolcezza - Me l'hai mostrato.
- Quando mai? - risposi io - Mi hai vista, so solo eseguire gli ordini.
Lui sospirò, ed io restai a guardare qualche secondo il pesante trucco violaceo che aveva sull'occhio.
- Ho visto altro di te. Ti ho vista piangere e ti ho vista ridere. Forse mi sono un poco sbagliato, all'inizio credevo davvero che fossi solo un oggetto senza volontà. Ora credo di volerti conoscere meglio Faih. Ho visto che sei in grado di provare qualcosa. È la vera te, la te buona ed emotiva, mi interessa davvero.
La luce fioca attorno a me svanisce, ed io quasi senza accorgermene lascio che la nebbia si impossessi della mia mente, mentre ogni cosa si lascia coprire dal buio.
Perché mi hai abbandonata, perché?
...
Mi risveglio di colpo, prendendo un respiro improvviso, come se per tutto questo tempo fossi rimasta in apnea.
Come è possibile? Credevo che ormai tutti fossero andati via dal campo di battaglia. Credevo che sarei stata finita da dei Boboklin, oppure rapita.
Allora come posso essere nella tenda dell'infermeria, nell'accampamento di Hylia? Qualcuno forse stava ancora cagando tra le macerie, cercando gli ultimi feriti ancora vivi.
Eppure, quando voltò la testa di lato, lo vedo.
La sua figura bianca è coperta dal rosso della sua mantella, e mi rivolge un sorriso. Lo stesso che mi ha accompagnata per tutta la mia vita, smuovendo almeno un poco il mio cuore.
- Ghirahim, cosa...
Lui mi interrompe prima che io possa dire altro. Si china su di me, e sento le sue labbra sfiorarmi delicatamente la fronte.
- Rimettiti presto, Bluebird.
Detto questo, senza darmi il tempo di reagire in alcun modo, lui svanisce con un suono metallico, lasciandosi dietro solo rombi neri, bianchi e dorati, che presto si dissolvono nell'aria.
Per un attimo, solo per un attimo, è stato come se lui non mi avesse mai abbandonata e, involontariamente, un lieve sorriso mi sfiora le guance, rivelando la mia felicità.
Midna_220 TA DAAAAA! BUON COMPLEANNO CON REGALO JN RIATRDO!
Mo' già che ci sono taggo pure ReflectiveEyes ...
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Tloz [Raccolta Di OneShots E Storie Brevi]
FanfictionOneshots e storie brevi a tema Zelda!