Carillon [Tetra]

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- Buonanotte - disse la donna, dando un bacio sulla fronte della piccola bambina. Lei le sorrise, mentre la madre faceva partire il piccolo carillon che la piccola amava ascoltare, subito prima di andare a dormire. Con un ultimo sorriso, il capitano e sua figlia si salutarono. La porta si chiuse, e Tetra rimase da sola.

Una dolce melodia, che sembrava venire dal più profondo dei mari, e che cullava la giovane dalla pelle castana, esattamente come le onde del mare nero come inchiostro, che avvolgevano la nave in un abbraccio freddo.

Tetra, avvolta nella sua coperta, restava a guardare il carillon che, con dolcezza, cantava solo per lei.

Alla luce di una piccola candela, la piccola bambina rimase a guardare il piccolo oggetto, mentre, piano piano, la musica sembrava affievolirsi, e le palpebre della bambina chiudersi.

Tutto diventava più calmo e tranquillo, mentre le onde continuavano a cullare la barca, quasi seguendo il ritmo delle dolci note.

Tetra sbatté per un paio di volte le palpebre, ancora incredula. Le sere della sua infanzia, trascorse quasi tutte a quel modo, le erano tornate alla memoria. La musica dolce, e quel senso di pace che ormai da tempo non provava più.

- Capitano? - chiese la voce di Mako, dietro di lei - Va tutto bene?

La ragazzina guardò l'oggetto che stava tra le sue mani, un piccolo strumento leggermente arrugginito. Poi si voltò verso il suo sottoposto con sguardo duro - Ti sembra che io non stia bene? Comunque si sta facendo tardi, finiremo domani di sistemare la stiva.

Detto questo se ne andò, senza aggiungere altro.

Corse nella sua stanza, tenendo stretto il carillon tra le piccole mani. Dopo anni e anni che era andato perduto, lo aveva finalmente riavuto. L'unico ricordo che le restava della madre, oltre la collana che teneva sempre con lei.

Fece partire la melodia, che quasi ricordava il dolce canto di una sirena, ed iniziò a canticchiare, appoggiando le braccia al tavolino dove l'oggetto era stato posato, e incrociandole sotto al mento.

Il duro capitano alla fine un cuore lo aveva, anche se non lo mostrava. Piano piano, però, si stava sciogliendo, sentendo quella dolce ninna nanna.

Sorrise e, con un'espressione serena sul viso, chiuse gli occhi.

Era quella, la musica del suo passato, che la faceva tornare a tempi antichi, in cui tutto sembrava radioso e sereno.

C'erano solo lei e quella dolce melodia.

Tloz [Raccolta Di OneShots E Storie Brevi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora