cinquantadue

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La mattina seguente affiancai Filippo e gli altri finalisti di Amici in Sicilia e rimasi con loro per un paio di orette, dato che alle 17.00 avevo un evento in Sardegna.

Appena vidi Lauren le saltai addosso e la riempii di baci sulla guancia. Mi era mancata tanto e non poterla né vedere né sentire mi fece sentire parecchio la sua 'assenza'. Abbracciai anche Carmen, nonostante all'inizio avessimo avuto dei problemi, penso sia tutto risolto tra noi due - anche perché avevamo chiarito in privato.
Poi mi avvicinai ad Einar e lo strinsi tra le mie braccia.

"Mi sei mancata, Lu" mi disse sincero il cubano.

"Anche tu, Ein" confessai, lasciandogli un bacio sulla guancia.

Poco dopo salimmo tutti in macchina e mi misi seduta tra Filippo e Lorenzo, mentre dietro di noi vi erano Einar, Carmen e Lauren.
In quel veicolo si sentivano solo le risate di tutti noi, che trovavamo sempre un pretesto per scoppiare a ridere. Il più delle volte la causa era Lauren, la quale cercava di imparare nuove parole in italiano sbagliandone la pronuncia.

[...]
Avevamo fatto tutti i controlli necessari e, finalmente, ci sedemmo ai nostri posti sull'aereo.
Appena iniziò il decollo, Filippo - che si trovava seduto tra me ed Einar - stritolò la mia povera mano sinistra e quella destra del cubano. Girai la testa verso di lui, il quale si girò dalla mia parte poiché non voleva guardare fuori dal finestrino.

"Sai, più avanti c'è una bambina di sei anni e non si sta comportando come te, anzi si sta quasi divertendo" lo presi in giro.

"Non mi sembra il momento, Lu" mi ammonì lui, mentre Einar cercava di non ridere.

"Ti ricordavo più uomo" continuai, cercando di distrarlo.

"Te lo saresti ricordata se non tu avessi avuto il ciclo" sussurrò, spavaldo, al mio orecchio.
Sgranai gli occhi e spalancai la bocca, tirandogli successivamente uno schiaffo sul braccio. Filippo scoppiò a ridere, mentre io rimasi a fissarlo seria.
Mi lasciò un bacio sul dorso della mano, mentre sul suo viso rimase dipinto quel sorriso che mi contagiava ogni volta.

Filippo si era addormentato sulla mia spalla e nemmeno si rese conto che l'aereo era già atterrato. A svegliarlo fu Marcello, il quale iniziò a scuotere velocemente il mio ragazzo che si svegliò di soprassalto e quasi spaventato.
Sussurrò un suave fanculo e si passò una mano sul viso. Guardai Einar trattenere a stento una risata ed io, non riuscendo più a far finta di niente, iniziai a ridere portandomi una mano allo stomaco.

[...]
Le ore con i ragazzi passarono in fretta, così come il firmacopie in Sardegna. Alcune ragazzine mi avevano portato dei regalini per Filippo, dicendomi che non sarebbero riuscite ad incontrarlo.
Una volta arrivata in hotel, divisi tutti i vari regali così da poter dare a Filippo i suoi l'indomani allo Stadio dei Marmi.

Da Filo 🌪: Sei sveglia?

Era parecchio tardi e quella sera non riuscivo proprio a dormire.
Sapevo che se avessi risposto al suo messaggio, saremmo rimasti svegli fino all'indomani mattina. Se non l'avessi fatto mi sarei sentita terribilmente in colpa.

A Filo 🌪:

Dopo quel messaggio, iniziammo una videochiamata che terminò quando il mio manager mi venne a bussare alla camera dell'hotel.
Il mio aspetto non era uno dei migliori per il firmacopie in Sicilia, considerando anche che sarebbe iniziato presto così da poter essere allo Stadio dei Marmi in orario.

Spazio Autrice:
In questi capitoli vi racconto un po' di più la giornata della protagonista. Il prossimo capitolo sarà sull'evento #giochisenzabarriere.
Successivamente concluderò il firmacopie, quindi ci sarà un salto in avanti e terminerò la storia.
Quindi, scusate se sono un po' pensosi questi capitoli haha.

Quindi, scusate se sono un po' pensosi questi capitoli haha

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Fragile | Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora