Il paradiso non esiste ma stavolta non sarà l'inferno

Capitolo 20

Nella foto è Ian🖤

"ma sei impazzito?"
"come ti sei permessa di uscire senza dirmelo!"
"prima cosa non devo dar conto a quello che mi dici tu, ne tantomeno chiederti il permesso per quello che devo o non devo fare. Seconda cosa eri troppo impegnato a scoparti la tua ragazza"
"non è la mia ragazza e non permetterti più di uscire senza dirmelo, ho promesso a mio padre che mi sarei preso cura di te, e se tu esci così io che ne so che cazzo vai a fare"
"allora mettiamo in chiaro una cosa non mi puoi trattare come tratti tutte le ragazze che muoiono ai tuoi piedi perché io non sono come loro, ne tantomeno puoi decidere quello che io devo fare, non mi interessa di quello che hai detto a tuo padre"
Pov's Stefano
Mi dice tutte queste cose guardandomi negli occhi e a me mi fa solo venire voglia di sbattermela su questo tavolo dietro di noi.
Parla, parla, parla a che servono le parole, ve lo dico io a niente.
"quindi vedi di levarti quella faccia da stronzo con me, perché non vai da nessuna parte"
Dice salendo in camera non ha capito niente se pensa di comportarsi così.
Pov's Emma
È sera non è passato nemmeno un giorno e già non lo sopporto più, vorrei tornare a casa mia, vedere un film con Anto e Spencer ritornare alla mia vecchia vita, ma ora la mia vecchia vita non esiste più, e solo un vecchio e felice ricordo, la mia vita ora è questa è devo accettarlo. Scendo giù per prendere le mie sigarette dalla borsa, vado fuori al bacone della cucina per fumare. C'è una vista davvero bellissima, da qui si vede anche l'Empire State Building e tutti i grattacieli luminosi, tutte le luci, i cartelloni pubblicitari nei grattacieli è davvero bellissimo
"Bello eh?"
Dice Stefano dietro di me
"Da questo palazzo c'è la vista più bella di New York,e non a caso è il mio palazzo"
"Wow allora ti faccio i miei complimenti"
Dico ironica
"La prima volta che sono venuto qui anche io ero affascinato dalle luci e dal resto"
"E ora? Non ti piacciono più"
"Si sono belle, tanto quanto oscure e pericolose, non sai cosa nasconde questa città se non ci hai vissuto, io purtroppo ci vivo da tanto, e so quello che nasconde."
"Se ti spaventa perché non te ne vai allora?"
"Perché io non scappa dai problemi"
Annuisco, che intende con "oscure e pericolose"
"È la prima volta che vieni qui tu?"
"Beh sono venuta una volta quando ero piccola con.."
Mi blocco pensando a quel nome.
"Si sono venuta una volta ma non ricordo nulla"
Dico allontanandomi
"quando esci fuori il balcone devi stare attenta, non fare chiudere la porta perché è rotta e si apre solo da dentro, se si chiude rimani fuori"
Annuisco, e lui mi sorride. Devo dire che se sorride poco ma pochissimo è carino.
Finisco la sigaretta e mi metto sul divano, che da oggi sarà il mio "nuovo letto" dopo poco mi addormento.
Il giorno dopo mi sveglio, a causa di alcuni rumori provenienti dalla cucina. Mi alzo sentendo ancora il sonno impossessarsi di me.
Pov's Stefano
Sono in cucina, sto facendo colazione quando all'improvviso entra Emma
"Buongiorno"
Mi dice con la voce impastata dal sonno, ha una magiettina bianca attillata che le mette in mostra il seno non coperto dal reggiseno, i boccoli biondi che le cadono sulle spalle sembra un angioletto
"buongiorno tesoro"
Pov's Emma
Mi dice fissandomi continuamente il sedere
"hai dormito bene?"
"benissimo"
Dico sarcastica
prendo il latte latte dal frigo e quando mi giro mi ritrovo Stefano davanti a me.
"la prossima volta mettitelo un reggiseno va bene bambolina?"
Sgrano gli occhi, quando realizzo di non avere il reggiseno e sono con una maglietta abbastanza stretta, mi copro immediatamente il seno con le mani diventando tutta rossa lui mi sorride
"però se vuoi girare in casa anche senza maglietta per me non è un problema eh"
"Sei uno stronzo"
"sei carina quando ti imbarazzi"
"Non credo che sarò ancora carina quando ti romperò la faccia"
Sorrido e lui ricambia
"Beh quando vuoi dimmelo"