Capitolo 10

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Saranno le 5 del pomeriggio e sono in biblioteca, Spencer passava qui quasi tutto il suo tempo le piaceva perdersi nei libri, ora che lei non c'è mi sento come se io mi potessi perdere in questo posto così grande. Non c'è quasi nessuno.
Mi siedo sul bordo di una delle grandi finestre, leggendo uno dei suoi libri preferiti:
                 "La memoria del cuore"
Passo un tempo indeterminabile a leggere qualsiasi tipo di libro per non pensare. A distogliermi dalla lettura sono dei passi, mi guardo intorno e non c'è nessuno, sarà per forza la bibliotecaria a volte mi lascio impressionare da queste cose, non ci faccio caso e continuo a leggere.
Improvvisamente mi sento stattonare un braccio, vengo tirata da qualcuno che con una grande forza, mi spinge atterra.
"Ma che cazzo fai?!"
Urlo, mi fa alzare sollevandomi di peso da un braccio e mi spinge contro un muro. Strillo sentendo dolore alla schiena ma lui posa immediatamente una mano sulle mie labbra
-Voglio la chiavetta WSB-
Urlo, mi fa alzare sollevandomi di peso da un braccio e mi spinge contro un muro. Strillo sentendo dolore alla schiena ma lui posa immediatamente una mano sulle mie labbra
"Voglio la chiavetta WSB, non urlare"
Mi leva la mano dalla bocca
"chi sei?"
"Non ti ricordi di me biondina?"
Lo guardo dalla testa ai piedi
"Non guardarmi con quella faccia che ho una voglia assurda"
Dice strisciando il suo bacino sul mio, lo spingo da me immediatamente.
"Fai schifo"
Si fionda su di me incastrando i miei polsi nelle sue mani.
"lasciami"
"Dimmi dove cazzo è!"
Mi urla contro e io inizio a spaventarmi.
"Mi fai male"
"Non è niente in confronto a quello che ti farò se non mi dici dov'è la chiavetta!"
Dice stringendo ancora di più le sue mani sui miei polsi
"Non lo so!!"
Cerco di scrollarmelo di dosso ma non ho la sua stessa forza.
"Tu e quella stronza ve la siete rubata a casa mia te lo ricordi?"
Annuisco
"Dove cazzo l'hai messa"
"Non c'è l'ho io, non l'ho presa io"
Il suo sguardo diventa ancora più nero di prima
"Allora farai bene a trovarla cazzo, altrimenti non saranno piacevoli i mei modi di ricerca!"
"Ti ho detto di lasciarmi!"
Riesco a dargli un calcio, si piega in due dal dolore. Prendo la borsa ed esco correndo, per la mia sbadataggine sbatto contro qualcuno.
"Emma che ci fai qui?"
Mi batte fortissimo il cuore e ho il fiatone, ma mi rassicuro quando vedo che è il detective.
"C'è un uomo lì dentro voleva.."
"Cosa?"
Meglio non dirgli cosa, voglio scoprirne di più da sola.
"N.. non lo so"
"Vuoi un passaggio a casa? È notte non mi va di lasciarti sola"
Annuisco

"siamo arrivati ah Emma in questi giorni vorrei parlare con te e Antonino in caserma da me"
"Avete scoperto qualcosa di nuovo?"
"No voglio solo parlarvi"
Annuisco ancora scossa
.
-
"Emma ma ti sembra l'ora di tornare?!"
"Scusa Checco ero in biblioteca ho perso la cognizione del tempo"
"C'è Antonio in camera tua"
"ok"
Gli do un bacio e salgo
"Anto?"
"Hey"
Compare da dietro di me facendomi spaventare
"Sei impazzito?"
Sorride
"Mi hai fatta morire"
Mi sfilo il giubbino e mi sistemo una ciocca di capelli.
"Che ti sei fatta?"
"Dove"
Mi prende il polso

Il paradiso non esiste ma stavolta non sarà l'inferno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora