Dato che qui a New York fa caldo indosso dei pantaloncini e sopra una maglietta che scopre di poco l ombelico. Domani c è l instore e sono felice.
Facciamo colazione tutti e 4 insieme e poi usciamo.
"Cami devo incontrarmi con quei quattro miei amici, vieni?"
"Si"
"Ragazzi venite pure voi" accettano e camminiamo.
"Eccoli" ci avviciniamo e mi squilla il telefono.
"Pronto?"
"Cami sono Christian"
"Amore come stai?"
"Mi manchii"
"Anche tu" intanto loro sono già da quei ragazzi mentre io appoggiata ad un albero. Alzo lo sguardo e Giordan mi indica.
"Ci vediamo presto" dice lui
"Si, ti voglio bene" rispondo e stacco. Li raggiungo
"Ciao"
"Ciao" mi salutano loro con un sorriso che ricambio.
"Con chi parlavi?"
"Con mio- ma che ti importa" incrocia le braccia al petto sbuffando. Ridacchio mentre lo guardo. Ci sediamo su delle scale, i ragazzi dietro di noi e io e Fede avanti.
"Come va?" mi chiede
"Bene" sorride.
Mi stendo e tengo la testa appoggiata sulla gamba di Giordan.
"Piccoletta non sono un divano" chiudo gli occhi e sento le sue labbra sulle mie.
Sorrido e lui fa lo stesso.
"Ma non avevate litigato?"
"Si ma non stiamo insieme" rispondo
"Che mal di testa! Camilla mi accompagni a casa" fa il finto malato. Rido sotto i baffi "Portalo via prima che lo meno" dice Pietro. Andiamo a casa e si stende sul letto.
"Cosa ti fa male" mi avvicino e mi fa cadere su di lui.
"Lo sapevo" sussurro sulle sue labbra.
Struscia il mio bacino sul cavallo dei suoi pantaloni.
"Giordan Giordan Giordan, hai sempre ciò che vuoi"
"Sempre" mi bacia. Mi toglie velocemente la maglia e subito si attacca al mio seno che è in bella mostra. Sbottono la camicia e gli bacio il collo. Scendo sempre di più e lui mi stringe la mano. Appoggio le mie labbra sulle sue mentre gli abbasso la zip dei jeans per poi toglierli. Strofino la mano sui suoi boxer e mi guarda con desiderio.
"Camilla" ansima quando comincio a muovere la mano.
Dopo un po' viene. Mi scaraventato sotto di lui.
"Adesso voglio sentire te gemere" sussurra nel mio orecchio.
Mi toglie i pantaloni e bacia il mio ventre fino ad arrivare nell interno gamba. Strofina il dito sul tessuto dei miei slip e comincio a sentire caldo.
Siamo entrambi nudi. Mi osserva mentre si morde e lecca le labbra. Lo tiro verso di me baciandolo.
"Che bella che sei" sorrido un po' imbarazzata.
Apro un po' la bocca non appena mi penetra.
Massaggia anche quella zona, mette un dito sulla mia bocca che mordicchio leggermente. Si sta eccitando sempre di più.
Posa le mani sui miei fianchi e da spinte più forte e decise.
"G-Giordan" gemo per il troppo piacere.
"Piccola" sussurra stringendo la presa sui fianchi. Va ancora più veloce e veniamo. Rimane sopra di me mentre recuperiamo il fiato.
"Dio facciamo sempre così" dice affannato. Rido e appoggia la sua fronte sudata sulla mia anch essa sudata.
Mi guarda negli occhi e fa uno sguardo malizioso. Mi sbatte velocemente conto il muro. Sobbalzo per lo stupore ma mi rilasso quando mi bacia.
Muove il mio bacino mentre è ancora dentro di me.
"Non ne hai mai abbastanza?"
"Possiamo anche smettere" mi guarda
"Non dire sciocchezze" ride e continua a fare ciò che stava facendo.
Poso le labbra sul suo collo e le strofino su di esso. Mentre si muove chiudo gli occhi
"Shh, fai piano piccoletta" gli stringo le braccia e ridacchia.
Mette una mano sul muro e ansima.
"Cami sto per..." neanche il tempo di finire la frase che viene. Io lo seguo dopo due secondi.
Mi metto in piedi e quando lo faccio uscire da me mugugna.
Ci mettiamo sotto le coperte e lui sale sopra di me accarezzandomi il viso.
Bacia la mia guancia ed io gli regalo un sorriso.
"Ti piacciono le mie labbra?"
"Per niente" mele mette in bella mostra
"Allora se resisti a non baciarmi per 10 secondi vinci qualcosa che vuoi"
"Accetto" Lo guardo con sfida. Si morde le labbra e fa uscire un po' di sangue, no cazzo. Lo tiro baciando e leccando le sue labbra.
"Ho vinto io"
"Cosa vuoi in cambio?" chiedo in modo sexy.
Mi guarda e scioglie i capelli che fino ad ora avevo legato.
"Voglio vedere il tuo viso pieno di piacere solo grazie a me" entra con due dita mentre massaggia. Chiudo gli occhi e sussurro il suo nome. Prima di venire deciso di farlo uscire di testa così lo scaravento sotto di me.
Si lecca le labbra ed io lo guardo malizioso. Aiuta a muovermi mentre gli bacio il collo.
Toglie dal mio volto i capelli ed io apro un po' la bocca gemendo.
"Premio ricevuto" sussurra sorridendo. Faccio una piccola risata ed appoggio la testa sulla sua spalla.
Palpa il mio sedere.
"Mi era mancato questo squishi" avvicino le mie labbra a lui senza baciarlo ma tira il viso verso di sé ricreando un bacio passionale. Apro di nuovo un po' la bocca e ci infila dentro la lingua.
Lo stringo forte e mi squilla il telefono. Si muove velocemente e veniamo. Ci manca totalmente il fiato, il telefono continua a squillare.
"Pronto?"
"Camilla tutto bene?"
"Oh ciao Mark, comunque si, stavo correndo" Giordan ridacchia
"Il tuo disco esce oggi alle 14.30" sorrido
"Graziee"
"Telo abbiamo spedito all indirizzo del tuo hotel, dovrebbe arrivare a momenti"
"Va bene, ciao" stacco e urlo.
"Cos è successo?"
"Il mio disco esce oggi" mi bacia la fronte anche lui felice.
"Anche a me esce oggi" sorrido
"Sul serio?" annuisce e gli salto in braccio. Ci vestiamo e scendiamo di sotto per vedere se è arrivato qualcosa. Ci avviciniamo alla reception, dietro di noi c è un gruppo di ragazzi con gli occhiali da sole, tutti sbattuti.
"Avete qualcosa a nome Giordan Thomson e Camilla McCall?" annuisce e ci porge due buste. Le apriamo e sorrido. Il mio CD MIO.
Ci giriamo ed i tipi dietro ci guardano per poi seguirci quando saliamo le scale.
"Chi è questa?"
"Tua sorella" mi bacia la guancia e lo abbraccio
"Non vogliamo smancerie in pubblico" dice uno di quei rompiscatole.
Li ignoriamo ed andiamo in camera nostra. Usciamo nel balcone ed appena lo facciamo noi tre ragazzi che abbiamo visto prima sbuffano. Adesso pure come vicini li dobbiamo avere!
Prendo il mio telefono e faccio una storia instagram. Scrivo 'ORE 14.30 ESCE IL MIO DISCOO!'
Pranziamo e aspetto le 14. 30. Il disco è uscito anche su ITunes e Spotify, stessa cosa quello di Giordan. Ho notato che hanno fatto uscire un disco anche Giuseppe e Federica.
Scendiamo le scale e Federica mi salta addosso urlando.
Si girano tutti verso di noi. Mi alzo da terra dolorante.
"Vuoi che ti porti un antidolorifico?" chiede il nostro vicino in compagnia degli altri che ridono.
"Fede cos è successo?" mi massaggio il sedere.
"Sei primaaa"
"Ma che dic-" realizzo qualcosa e controllo la scaletta di ITunes e mi metto ad urlare.
Sono prima, Giordan secondo, Federica terza e Giuseppe quarto.
"Siamo in top 5" dico scioccata e sorridono per poi baccerci il cinque uno ad uno.
"Eppure sono curioso di sentirti cantare" dice quello. Giordan lo fulmina con lo sguardo. Prendo una copia in più che avevo del mio disco e gliela porgo "Fanne buon uso" mi fa l occhiolino e salgono sopra.
"Che si fa ragazzi?"
"Guardiamoci un film" accettiamo e saliamo in camera. Ci riuniamo nella nostra e attiviamo una serie TV, the original.
Siamo sul divano, io e Giordan dietro ed i due piccioncini avanti.
Appoggio la testa sul suo petto e lui mi stringe a sé.
Finisce questo film e passiamo il tempo fino a sera. Ceniamo insieme, loro vanno a letto e noi due non sappiamo come passare il tempo.
Scendo giù e nelle scale vedo quei tipi. Si avvicinano e il ragazzo si avvicina con il mio CD in mano.
"Mh, ho sentito di meglio" lo prendo dalle sue mani
"Beh perché tu riesci a capire solo un porno" faccio uno sguardo seducente che lo lascia di stucco e gli do le spalle.
Sento una presa sui polsi per poi essere scaraventata al muro.
"Un porno?!" mi guarda le labbra
"Eh si."
Mi prende in braccio portandomi in camera sua, i suoi amici ci seguono.
Gli do qualche schiaffo dietro la schiena e mi mette sul suo letto.
Sbuffo e per ignorarlo appoggio la testa sul cuscino e mi metto a pancia sotto. Sento un mugugno, mi giro e mi stanno guardando il culo.
"Cosa volete?" mi metto in piedi.
Si mordono il labbro "Ma perché mi imbatto sempre con ragazzi stran-" il tempo di finire la frase che uno di loro, quello che odio maggiormente mette le mani sui miei fianchi.
"Io sono Davide,loro Marco, Simone, Filippo e Daniele"
"Camilla"
"Lo sapevamo già" risponde ovvio
"Non mi stai molto simpatico DAVIDE"
"Neanche io ti sopporto ma ti scoperei molto volentieri anche su quel tavolino" rido e poso una mano sul suo fianco.
"Aprite la porta" l hanno chiusa a chiave.
"No se non ci dici cosa sei"
"Cosa vuol dire 'cosa sei'?" mi parte l ansia. Guarda i suoi amici che annuisco
"Non riesco a leggerti nel pensiero"
"Mio padre è Carlos McCall" rispondo scocciata.
Questa volta il mio intuito non ha capito che fossero vampiri.
"Anche tu sei..."
"Si" mi sorride e ricambio.
Squilla un telefono, mi guardano tutti.
"Ah si, il telefono. Pronto?"
"Camilla ma dove sei finita?"
"In giro". Davide fa un gemito per farlo ingelosire, lo spingo trattenendo una risata. Finisce la chiamata, ops si è arrabbiato.
"Adesso voi mi farete uscire"
"E chi lo dice?"
"Io" rispondo ovvia. Si avvicina a me ed indietreggio fino ad arrivare alla porta. Siamo vicinissimi, la apre ed io esco.
Raggiungo la stanza e trovo Giordan affacciato alla finestra.
Si gira verso di me, quello sguardo mi fa paura.
"Dove sei stata?" ringhia
"I N G I R O"
"E quel ragazzo?"
"Un mio amico" si avvicina a me e poi mi sbatte al muro.
"TU PUOI AVERE SOLO ME" scandisce bene le parole. Attacca le sue labbra al mio collo, morde e succhia di continuo. Lascia un succhiotto enorme, mi giro a guardarlo negli occhi. Sorride malizioso ed io faccio lo stesso. Mi prende in braccio e ci stendiamo sul letto.
"Stiamo per farlo una seconda volta, cosa vuoi di più nella vita" dice a voce bassa. Toglie velocemente i miei indumenti mentre mi bacia il seno, lo metto sotto di me e scendo con le labbra fino all orlo dei suoi boxer.
"Piccoletta" sussurra. Stringo il suo amichetto da sopra il tessuto, strofino la mano e lo sento raddrizzarsi sempre di più
"Mi stai eccitando così tanto che sto sentendo dolore" ansima.
"Oh non voglio farti male" gli tolgo anche l ultimo indumento che aveva.
In effetti si, è molto eccitato.
"Sentirai un po' di dolore. Lo hai reso troppo duro" mi copro la faccia con la mano per l imbarazzo. La sposta dal mio viso e apre un po' le mie gambe.
"Stringi le mie mani piccola" le intreccio alle sue ed entra in me delicatamente. Sento un po' di fastidio ma si allieva non appena lui mi bacia. Apro di poco la bocca e chiudo gli occhi. Adesso quel fastidio è scomparso completamente. Sento solo la sua erezione prosperosa e dura entrare ed uscire in me velocemente. Mi tappa la bocca con una mano e gli faccio qualche graffio dietro la schiena.
"Cazzo Giordan" gemo totalmente fuori di me.
Sorride mentre continua a far sbattere i nostri bacini.
"Vieni piccola" mi è bastata quella frase per venire. Lui fa lo stesso. Ci baciamo per un po' finché lui non esce da me. Lo vedo un po' titubante.
"Cos hai?" prende la mia mano e la posa sul suo amichetto, minchia se è eccitato.
"Hai esagerato con il tuo sedurre" si morde il labbro.
"Allora come posso rimediare?" gli faccio la mia faccia più sexy. Si mette seduto con la schiena appoggiata alla spalliera del letto con me in braccio
"Cosa vuo- mhhh" mi penetra in un colpo.
Lo aiuto a muovermi "Oh non smettere" geme lui completamente estasiato.
Gli bacio il collo "Mi stai mandando a puttane" sorrido e accarezzo i suoi addominali.
Viene con gli occhi chiusi, ed io faccio lo stesso.
Mi fa stendere sotto di lui per poi baciarmi il seno.
Faccio i grattini dietro la sua nuca e poi vedo guardarmi il basso ventre. Morde e lecca le sue labbra di continuo. Lo tiro verso di me
"Cosa vuoi piccoletta?" sussurra sulle mie labbra. Gli do un bacio a stampo che lui approfondisce. Con la punta del suo amichetto accarezza la mia entrata facendo un po' di pressione. Gemo leggermente ma apro gli occhi appena lui si ferma staccandosi.
"Fatti desiderare e potrai avermi" lo giro violentemente mettendomi su di lui. Mi struscio e metto in bella mostra le mie tette che sta fissa.
"Che belle" tiro la testa indietro per mettermi più in mostra. Mi tira verso di lui "Sei impossibile"
Mi stringe il sedere ed io inumidisco le labbra che bacia. Mi appoggia sotto di lui stringendomi tra le sue braccia. Apre leggermente le mie gambe e si posiziona.
"Giordan"
"Dimmi"
"Muoviti" ride ed entra in me velocemente.
"Piccoletta ti sto viziando troppo"
"Eh già, è solo colpa tua" ansimo.
Da spinte veloci e forti "Vieni piccoletta, solo per me" sussurra nel mio orecchio. Travolta dalla passione apro un po' la bocca, mi bacia ed io vengo. Continua a muoversi nonostante fossimo entrambi stanchi.
Gemo sempre di più, va veloce, cosa vuole fare? Intanto il liquido continua a scendere
"Camilla" geme a voce alta
"Piccolo" sorride a quel soprannome ed io ridacchio. Faccio qualche graffio dietro la sua schiena e su ferma, siamo entrambi senza fiato. I nostri corpi sudati sono appiccicati. Esce piano da me e sorride.
"Perché sorridi?"
"Perché ti ho fatto mia" Si stende al mio fianco, abbiamo ancora il respiro affannato
"Sono sfinita"
"Beh, dovrai abituarti" faccio uno sguardo seducente e mi alzo. Metto gli slip ed il reggiseno. Quando mi giro mi sta mangiando con gli occhi. Si veste ed esce fuori al balcone, è senza maglia. Dato che ho caldo rimango in intimo. Esco fuori al balcone e mi tira verso di lui coprendomi "Sei impazzita?" ringhia per poi guardare il balcone affianco. Ci sono Davide e gli altri.
"Ho caldo" mi libero e saluto quei ragazzi i quali stanno cercando di rimanere vivi.
"Amore entra dentro" lo tiro verso di me e guardo i suoi addominali.
"No" rispondo per provocarlo. Il suo sguardo cade sulle mie tette e tocca il mio sedere.
"Entra dentro" sussurra piano baciandomi il collo
"Adesso lo fanno qui fuori" dice Davide.
Strofina le mie labbra sulle sue, chiudo gli occhi e stringo il suo braccio. Fa una risata malefica
"Sei uno stronzo" dico a voce bassa
Sorride e mi bacia per poi entrare dentro.
La notte passa veloce quando sono con lui, domani c è l instore e non vedo l oraaa.
--------
------
STAI LEGGENDO
|| Un amore soprannaturale. ||
Vampire"Io non dovrei essere qui" "Ma io voglio che tu sia qui"