1. STILES STILINSKI!!!

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"Sveglia, figliolo, o altrimenti tuo padre ti lascerà acasa!"

Mia madre era preoccupata per me, anzi, si è sempre preoccupatadi me. Dopotutto, lei è mia madre.

Mi sveglia sempre per andare a scuola, e oggi non sarebbestato diverso dai alti giorni.

- Oh! Sarò lì. Chiedigli di aspettare ancora un po' che stoscendendo!

- Ciao!? Terra chiama casa! "Mi ha tolto lacopertura."

Mi sono seduto sul letto e stava per parlare mentre hoafferrato alcune cose da indossare nell'armadio. L'uniforme del liceo fuabolito circa 5 anni fa e da allora è sorto il dilemma: "Che cosaindosserò oggi?" Ma dopo un po', la mia eccitazione svanisce del tutto,ancora di più dopo il primo semestre "tu conosci bene tuo padre." A luiNon gli piacciono i ritardi, è un uomo d'affare e ha una riputazione...

"lo definirei: Molto occupato", ho interrotto.

Questo discorso sui "ritardi" era quasi unaroutine in casa mia!

"Comprendilo figlio mio, lavora troppo e il tempo èdenaro," disse, passandomi una mano sul viso e baciandomi la fronte.

Ho annuii con la testa.

Mi sono alzato per fare una doccia veloce.

"Conosco bene mamma, e non lo biasimo, mi piace che siaun uomo impegnato, quindi mi riempie meno le balle!"

"Più rispetto, Stiles.

- Va bene, mamma. Ora, faccio la doccia veloce.

"Presto, tuo padre si sta già radendo." Disse,posizionandosi sulla soglia della porta della camera da letto con il corporivolto all'esterno nella mia stanza.

"Sarò veloce, puoi andartene." Disse sorridendole.

Il bagno non richiedeva molto tempo, dal momento che nondovevo aspettare che qualcuno entrasse nel bagno, i vantaggi di avere il miobagno.

Ho preso i miei vestiti e mi guardavo allo specchio.

Ragazzo di media altezza, anche se un po' 'basso, loammetto. I miei capelli sono molto corti e marrone scuro. Anche il tono deimiei occhi è marrone. La mia pelle è abbastanza bianca, molto chiara, ho alcunechiazze che seguono il mio petto, risalgono il mio collo e finiscono nella miafaccia, considero questo un particolare fascino. Chi voglio prendere in giro dicendoquesto?

Mi stanco di quell'immagine riflessa, pressi lo zaino cheera già stato messo da me la notte prima. L'ho messo su una spalla e ho chiusola porta della mia stanza.

Il luogo in cui ho trascorso il 90% della mia vacanza dimetà anno.

Quando scesi al piano di sotto, andai direttamente a farecolazione, veloce, dato che mio padre stava già suonando il clacson. Appenasono entrato in macchina sono iniziate le domande di primo mattino.

Ho sempre saputo che mi ha fatto queste domande solo persembrare un padre presente e non per porre fine al silenzio da casa a scuola. Eancora il miglior papà dell'anno ... la missione fallì.

"E tu come stai?"

"Assonnato". Ho risposto, guardando lo schermo del miocellulare.

"Divertente, intendevo l'eccitazione di tornare ascuola." Non mi stava guardando. Lo saprei anche con i miei occhinell'altra direzione.

- Papà, sono passati solo 15 giorni, non possiamo nemmenoconsiderarlo una vacanza ...

- Smettila di lamentarti, Junior !!

- Junior? Di nuovo, papà?

"Intendevo, Stiles!" Ora mi guardò.

Mio padre mi aveva già chiamato Junior un migliaio di volte.Mia madre dice che la confonde perché voleva che mi chiamassi Junior, ma havinto Stiles. HO ACCETTATO. NÉ IL MIO NOME L'HA GODUTO.

"E-e i tuoi amici, figliolo?" Sono ancora lì?"Chiese di nuovo, in modalità automatica.4

- Solo Felipe. Tuttavia, non cambierà molto, è un terzo annoe non parliamo così mai. Ecco perché mi manca Scar, ha reso le mie mattine menodolorose.

"Hmmm!" Ringhiò senza ascoltare quello che avevodetto.

E così finì la conversazione di padre e figlio.

Sarebbe una via normale per la scuola, se non piovesse, sela mia testa non fosse appoggiata al finestrino dell'auto, se non avessirivolto la mia attenzione a una fermata dell'autobus mentre il segnale erachiuso e se il destino non volevo giocare con la mia vita.

Indossava una giacca nero e dei jeans, aveva scarpe daginnastica, il suo zaino era scuro, penso in pelle marrone. La sua pelle è piùarrossata della mia, i suoi capelli neri e la barba tipica delle personemisteriose.

Ci sono gli occhi ... Gli occhi erano chiari.

Potresti pensare che io sia pazzo. come è possibile che inun minuto potevo vedere il colore degli occhi di qualcuno?

Beh, non l'ho visto con gli occhi ma con il cuore. Eppurechi era lui? Perché ho rabbrividito quando l'ho visto per strada?

Prematuro sistemare così tanto su qualcuno per strada.

Pensi davvero che controlliamo queste cose dal cuore?

Troppo cliché per vedere qualcuno e per essere interessatoalla persona, lo troverebbe anche, se avessi sentito quel turbinio di emozioninel vederlo.

Non sapevo da dove venisse, dove andasse, e nemmeno sestesse andando da qualche parte. Non conoscevo il suo nome, o qualcosa di lui, maqualcosa che conoscevo nel momento in cui lo vedevo: sentivo che quel mattinogrigio quel ragazzo, che stava schivando le gocce di pioggia, era speciale!

#QUEL_RAGAZZO(racconto gay) [(Italian Translation)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora