Quando mi sono svegliato tra le braccia di Jackson, eranogià le cinque del mattino. Il piccolo sole di Beancon Hills, lassù, sembravapiù vivo.
Non ho fatto movimenti bruschi, perché ho visto che luidormiva. Stavamo appoggiati al tronco dell'albero e io ero tra le sue braccia,coperto dalla sua giacca (era dolce quello che lui ha fatto per me).
- Buongiorno! - Ha detto di portarmi fuori da quel piacevolecompito di ammirarlo.
-Non sapevo che eri già sveglio!- Ho parlato dalle suebraccia e mi sono posizionato accanto a lui.
-Bene, ho fatto un pisolino, ma ho dormito malvolentieri.
- Perché?
-Perché avevo paura che quando mi fossi svegliato non cisaresti stato qui, temevo che tutto questo fosse solo un sogno.-
-Non preoccuparti, non era un sogno.- Ero imbarazzante,penso che fosse già più rosso di un pomodoro.
- Dimostra che questo è reale! Si appoggiò davanti a me e lobaciò.
-Non può essere più reale di così- dissi dopo quel primobacio del giorno.
-Sei tutto ciò che cercavo, Stiles.
-Aspetta di trovare tutti i miei difetti.- Lui sorrise.
-Con questo bacio puoi avere tutti i difetti del mondo chenon ti lascio mai-
- Matto. L'ho abbracciato. Era strano essere lì con lui, maun così bravo estraneo.
-Te né stai andando via?- Mi ha chiesto proprionell'orecchio.
- Cosa? Ho anche risposto vicino al tuo orecchio.
Farti felice per sempre.
Mi guardò negli occhi ed ero sicuro che quelle parole nonfossero vuote, ma piene di un sentimento che anch'io desideravo provare perlui.
-Se lo faccio, mi prometti una cosa?- Dissi, abbassando un po'la testa, togliendo il contatto visivo.
- Tutto quello che vuoi Di nuovo sollevò la mia faccia conun tocco delicato sul mio mento.
-Nondeludermi, non farmi soffrire più di quanto ho sofferto, per favore!-
- Lo prometto.- Le sue mani mi tirarono vicino al suo corpoper la vita, e in un modo molto dolce ma sexy, mi passò una mano sul colloseguita da un bacio. Le sue dita mi toccarono le labbra e lui mi baciò, sentiiche quel bacio era il meglio che avrei potuto provare. Stavamo tornando a casa,dovevo arrivarci prima che i miei genitori si svegliassero. Jackson mi lasciòall'angolo della casa, perché non volevo correre il rischio di attirarel'attenzione sul rumore emesso dalla motocicletta. È stato strano salutarlo perla prima volta, visto che siamo rimasti, non potevo baciarlo, solo sorridere,ma è stato abbastanza. Mi rendeva felice, il che era difficile ultimamente, elo ringrazio per averlo incontrato. Sono andato dietro, ho aperto le finestredella cucina e sono saltato. Ho sorriso quando l'ho fatto. Non avrei maiimmaginato di saltare fuori dalla finestra, meno che mai saltare fuori dallafinestra per entrare alle sei del mattino, dopo aver dormito sotto un albero. Hoscalato le scale in silenzio e sono entrato nella mia stanza più velocementeche potevo. Come è stato giocato a letto ho pensato a tutto quello che erasuccesso dopo l'ultima volta che ero nella mia stanza e negli ultimiavvenimenti, che va da inferno (ancora una volta sono stati umiliati e delusida Derek) al cielo (per trovare qualcuno che vuole e fa di tutto per vedermifelice)
-Figlio, svegliati, devi andartene. - L'ho detto a miamadre.
- Mamma, sto arrivando. -Non avevo capito che era giunto ilmomento per lei di chiamarmi, dato che la scorsa notte il mio cellulare eraspento. Mi alzai dal letto, andai a caricarlo, attesi alcune notifiche e vidialcune chiamate di Scarlat.
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#QUEL_RAGAZZO(racconto gay) [(Italian Translation)]
FanfictionStiles Stilinski ha una madre, un padre, alcuni amici, ed è benestante ceto medio, ha una vita comoda. Studia in una delle migliore scuole della zona. Nonostante sia chiamato affettuosamente, è sempre stato un bravo figlio, un grande studente, un in...